Un 53enne nato a Chiusi e residente a Sarteano, legale rappresentante della ditta, per non avere posto a disposizione dei propri operai opere provvisionali e ponteggi a norma; un 61enne nato a Pienza e residente a Sarteano, titolare di ditta individuale, per non aver redatto il P.O.S.; un 59enne nato a Chiusi e residente a Sarteano, geometra, poichè in qualità di coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione, non aveva aggiornato il P.S.C. (piano sicurezza e coordinamento) con i dati delle ditte operanti nel cantiere.
Nel contesto è stata sospesa l’attività lavorativa nel cantiere oggetto delle violazioni fino al loro ripristino, e sono state comminate sanzione amministrative e ammende per un valore di 22mila euro.
L’attività ispettiva si inquadra in un programma di controlli svolti del nucleo specializzato dell’Arma dei Carabinieri, allo scopo di porre un freno al fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro, per i quali il nostro Paese detiene un triste primato in campo europeo. Le attività proseguiranno anche nelle prossime settimane con verifiche stringenti.
SMENTITA
Facendo riferimento a quanto sopra pubblicato, l’avvocato Giovanni Cupelli a nome dei suoi assistiti, ha inviato in data 7 febbraio 2017 la seguente smentita che pubblichiamo integralmente:
“Nell’ambito di una ispezione di routine (non vi è stato nessun “blitz” né vi è stato intervento della locale stazione dei Carabinieri), è stato accertato che uno delle decine e decine di piedini di appoggio dei ponteggi in essere –peraltro giustamente ancorati dal punto di vista della sicurezza- non era perfettamente in piano; il Piano di Montaggio era all’interno del fuoristrada del titolare dell’impresa, in quel momento temporaneamente assente, parcheggiato proprio nei pressi del cantiere stesso; l’artigiano elettricista –era la mattina del 1° febbraio- aveva appena fatto ingresso in cantiere per il suo lavoro ed in giornata si sarebbe “aggiornato” il P.S.C. regolarmente predisposto e presente, ed il Geometra avrebbe preso visione del P.O.S., immediatamente fatto pervenire in cantiere. Nessuna denuncia è stata fatta a loro carico né sono state comminate multe (peraltro per tali mere irregolarità formali e questioni non riguardanti l’effettiva sicurezza sono previste solamente ammende e non multe) ma è stata posta la prescrizione (prontamente eseguita immediatamente dopo) circa il posizionamento del piedino di cui sopra (che si sarebbe potuto effettuare addirittura nei successivi 7 giorni). Ovviamente non è stata “chiusa la ditta” né tantomeno il cantiere dove si continua a lavorare regolarmente”