“La rana gracida”, lo spettacolo sulla Resistenza che racconta le vicende del partigiano “Gino”, ha debuttato a Roma al pari di “Il gesto di Pedro”, dedicato a Carlo Petrini. Sono due personaggi intimamente legati a Monticiano, che trovano una giusta valorizzazione nella capitale. “Questa straordinaria concomitanza – osserva il sindaco Sandra Becucci – mette in risalto due vicende molto diverse, due storie di vita che rappresentano importanti valori senza tempo. Valori positivi, incarnati da due giovani del nostro territorio che in periodi diversi del ‘900 fanno i conti con la durezza della realtà”. I due spettacoli raccontano di avventure che si snodano attorno a vite legate a valori profondi e senza tempo.
Francesco Burroni con “La rana gracida” (Pascal editrice), ha portato sul palco l’autobiografia di Renato Masi al teatro Il Cantiere sabato 14 e domenica 15 gennaio. Una storia partigiana, una delle tante che videro molti giovani combattere nelle file della Resistenza (voce narrante sul palco insieme a Francesco Oliveto, tastiere, e Martina Bellesi, violoncello). La storia inizia con l’arresto a Siena, per volantinaggio, per proseguire con il trasferimento nel carcere di Parma e la fuga sotto un bombardamento, un nuovo arresto e la liberazione a Casciano di Murlo, l’ingresso nella brigata partigiana Garibaldi “Spartaco Lavagnini”, la battaglia di Monticiano, la Liberazione di Siena e ancora la partenza come volontario nella divisione Cremona per la Liberazione del nord est d’Italia. Una produzione Aresteatro in collaborazione con Anpi Siena, Istituto Storico Resistenza senese e dell’età contemporanea, Stanze della memoria.
È ancora in scena, invece l’altro spettacolo, che ha esordito in anteprima al Teatro dell’Angelo di Roma il 6 dicembre, e che continuerà ad essere replicato fino al 5 febbraio. “Il gesto di Pedro” è relativo a un episodio accaduto il 14 dicembre del 1975: allo stadio Olimpico di Roma si gioca Roma – Sampdoria. Carlo Petrini, detto “Pedro” allora vestiva la maglia giallorosa e quel giorno dopo essersi divorato nei primi minuti di gioco una serie di gol, mortificato, raggiunse il centro del campo, e alzando la mano destra chiese scusa a tutto lo stadio. Pochi minuti dopo segnò il gol della vittoria. Un episodio che offre lo spunto a Giuseppe Manfridi, autore e interprete teatrale, per portare in scena uno spettacolo dedicato all’odissea sportiva e umana, del calciatore, scomparso nel 2012 dopo aver pubblicato vari libri, attraverso i quali ha denunciato i mali del calcio, dalle scommesse al doping, col suo tragico elenco di vittime. Idealmente, si lega a “Moto per Pedro”, ovvero quattro edizioni di memorial dedicati a questo personaggio, che si sono svolti a Monticiano e, l’ultimo nel 2016, a Roma, nell’ambito di un festival di Fondazione Roma solidale. Il partigiano “Gino” è sopravvissuto alla battaglia del granaio a Monticiano i cui boschi sono stati ricovero e luoghi di battaglia, mentre “Pedro” è nato a Monticiano ed è ritornato al paese di origine negli ultimi anni della sua esistenza.