L’aumento della quota deriverebbe dall’eventuale pagamento in azioni degli ultimi interessi che la banca deve al ministero per i Monti Bond, l’aiuto di Stato da 4 miliardi interamente rimborsato.
Nell’intervista Morando afferma di non sapere se il Tesoro deciderà di ricevere il pagamento in contanti o in azioni ma che la decisione di via XX settembre “non è lontana”. La quota del 7% nel capitale che renderebbe il Tesoro primo azionista della banca “non è un problema in un contesto in cui questa partecipazione non è destinata a durare per secoli. Potrebbe essere una soluzione utile che non creerebbe particolari imbarazzi”. Morando aggiunge di essere fiducioso sul rafforzamento del Monte Paschi.