All’appuntamento si sono presentate 4 squadre: le padrone di casa del Gambassi, le Amazzoni del Mugello, Lucca e le senesi. I primi due incontri vedono schierate le compagini di Gambassi contro Siena e nel campo adiacente Lucca contro Mugello. Le senesi si scaldano subito e dopo due minuti vicino alla loro linea di meta, Cennini ingrana la marcia giusta e schiaccia la prima meta. Il gioco si sposta sulla metà campo avversaria e Fattorini non tarda un secondo a fare la seconda meta. Gambassi non molla e rilancia con una meta all’ala. La difesa di Gambassi è ben allineata e i placcaggi efficaci, l’attacco di Siena è attento e organizzato e permette al Capitano Veronesi di mettere a segno la terza meta.
Il secondo tempo è più combattuto e sudato, infatti si vedono solo una meta, sempre dell’ala del Gambassi e la doppietta di Cennini. Il match finisce con un punteggio di 3 a 4 per le Cittine, ma la squadra locale tenta il tutto e per tutto con i calci piazzati ma Faleri riesce a trasformare tutte e quattro le mete, portando in netto vantaggio il Siena.
La partita nel campo accanto, invece, vede un Lucca sfortunato e costretto a ritirasi per tre infortuni e quindi il mancato numero sufficiente di giocatrici per continuare.
Il concentramento continua con una lunga pausa per le Cittine, nel frattempo le Amazzoni vincono contro le locali.
L’ultima partita è quella decisiva per il primo e secondo posto della giornata: Siena contro Mugello. Entrambe le squadre lottano con tutte le loro forze per conquistare la vittoria, difese impenetrabili e attacchi concreti. La partita diventa molto fisica dopo la prima meta del Mugello all’ala e la meta fischiata in seguito all’annullamento da parte di Stella. Nel secondo tempo, Cennini porta a segno una bella meta, ma dopo pochi minuti Mugello ne fa un’altra. Purtroppo per le senesi l’arbitro fischia la fine della partita e decreta una sconfitta di 3 a 1.
Le Cittine hanno comunque dimostrato tanta forza d’animo e spirito di squadra, non hanno mai mollato anche davanti alla stanchezza e all’amarezza della sconfitta.