La Montesport che scende al palazzetto di via Banchi è, almeno sulla carta, una formazione davvero temibile, guidata da quella Alice Balducci che, con la Fiorentina Rinascita Volley, tanto male fece al CUS due anni fa nei play-off per la promozione in B2. Però le ragazze senesi partono senza timori riverenziali, una buona ricezione permette ad Angiolini di variare il gioco e di innescare tutte le sue attaccanti, che rispondono positivamente e sorprendono a più riprese le avversarie, che forse non si aspettavano un atteggiamento così aggressivo. La frazione rimane a lungo in equilibrio, 9-9, 16-16, 18-18, 20-20, finché uno spunto imperioso di Livia Mazzini chiude il set con due fast consecutive da manuale.
I problemi cominciano nel secondo set, complice l’arbitro che, nell’arco di qualche minuto, prima giudica fuori una battuta sulla linea e poi non vede un quarto tocco (va detto per onestà che di sviste l’arbitro ne compie diverse, qualcuna nel finale anche a vantaggio del CUS). Il Montesport si stacca e il CUS fatica a inseguire. Viene fuori la maggiore età e la maggiore esperienza delle ospiti, che prendono le misure alle locali e cominciano con una serie di difese e di coperture asfissianti, di quelle che tolgono fiato e fiducia alle attaccanti avversarie. Le ragazze senesi si disuniscono e iniziano a sbagliare, con la sola Pasqualini che mantiene una qualche continuità.
Peggio, molto peggio, va nel terzo set. Il CUS riesce a mantenere il ritmo del Montesport fin sul 10 pari, poi cala il buio. Concentrazione e spirito se ne vanno chissà dove. Le ospiti inanellano punti con irrisoria facilità, senza che dall’altra parte della rete si riesca ad organizzare la benché minima resistenza. Il punteggio finale del set, 13-25, è quanto mai eloquente.
Appare qui, in tutta la sua macroscopica evidenza, quanto sia importante avere la capacità di gestire la tensione nei momenti clou di un match, e il CUS, da questo punto di vista, non possiede ancora continuità. Va pericolosamente a sprazzi. Però ce la fa di nuovo, quando era ormai difficile sperarvi. Coach Cervellin azzecca la mossa giusta giocando la carta Eva Guerrini per una Costagli a corrente alternata (d’altronde la ragazza è del ’98 e deve fare ancora molta esperienza), che dà maggior sicurezza e omogeneità alla difesa, le ragazze senesi hanno un sussulto di orgoglio, ritrovano le energie e una maggiore lucidità, e le ospiti, che forse avevano già venduto la pelle dell’orso, si ritrovano al primo time-out tecnico in svantaggio per 8-2. Nel frattempo sale in cattedra Caterina Cencini (foto), che piazza due aces consecutivi in un momento topico della gara, a muro è un autentico mal di denti per il Montesport (12 a 4 i muri complessivi a fine gara a vantaggio del CUS), e dal centro impallina ripetutamente la difesa avversaria, mettendo a referto 20 punti personali. Nonostante la solita rimonta che siamo abituati a vedere (dal 16-7), il CUS prevale per 25-22.
Il tie-break vede due squadre molto provate e a corto di energie nervose. Il CUS fa valere ancora una volta la propria fisicità, riesce ad operare un piccolo break in avvio che il Montesport non è capace di colmare, fa qualche errore di troppo e infine cede per 15-11, subendo la seconda sconfitta consecutiva dopo 13 vittorie di fila. Quindi due punti importantissimi che fanno molto morale e spingono le cussine, ancora purtroppo in zona retrocessione, ad affrontare con molta serenità le prossime due gare, almeno sulla carta non certo proibitive.