Stando agli studi condotti negli anni ’90 del secolo scorso, il manufatto faceva parte di un corredo funebre e fu realizzato verosimilmente nella Roma augustea. Scelto pertanto per l’esposizione dedicata alla regina d’Egitto, nota per riuscire ad esercitare un fascino magnetico sugli uomini del suo tempo, che sedusse Giulio Cesare e Marco Antonio.
Reperto archeologico di epoca augustea rinvenuto a Torrita in mostra a Madrid
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