L’associazione dei diabetici della Valdichiana senese (ADIVASE – Onlus) organizza un convegno di aggiornamento sul piede diabetico; l’appuntamento è fissato per mercoledì 25 novembre, dalle 14.30 alle 18.00 presso l’auditorium della nuova sede della Banca di Credito Cooperativo, in via Mencattelli a Montepulciano. L’accesso al convegno è libero e non necessita di prenotazione.
Il convegno è dedicato alle persone con diabete mellito per fornire loro adeguata conoscenza e informazione sul piede diabetico, la complicanza di questa sindrome che insorge con maggiore frequenza in chi ne è affetto e che richiede in molti casi il ricovero ospedaliero, con inevitabili costi sociali e sanitari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che circa il 15% dei diabetici nella vita andrà incontro a un’ulcera del piede che richiederà cure mediche.
Sono interessate all’aggiornamento anche le persone che danno assistenza ai malati di diabete (familiari e assistenti domiciliari, assistenti sociali e infermieri del distretto e delle case di riposo) in quanto la comparsa del “piede” riduce notevolmente l’autonomia e induce condizione di dipendenza fisica e assistenziale che può essere parziale o totale, come nei casi in cui si rendano necessarie delle amputazioni.
Nel corso del convegno sarà messo in risalto il riconoscimento precoce della condizione (dottoressa Paola Fiorini) e l’applicazione delle misure idonee a contenere e rallentare l’evoluzione, talvolta ineluttabile, verso forme più avanzate della patologia. Queste saranno illustrate dalla dottoressa Lucia Ricci, direttrice della Diabetologia di Arezzo e responsabile della programmazione regionale toscana per il piede diabetico.
Saranno poi presentate le strutture ambulatoriali mediche (dottor Giovanni Notario e l’infermiera professionale Barbara Bianchini) e chirurgiche (dottor Cosimo Maglio) che la USL 7 ha attivato presso l’ospedale di Nottola e mette a disposizione degli abitanti della Valdichiana senese.
Concluderà i lavori una tavola rotonda dei relatori, aperta ai presenti, con lo scopo di evidenziare i percorsi diagnostici e terapeutici specificamente attivati per questo problema tra le varie figure professionali medico-sanitarie coinvolte ai vari livelli (quello del medico di medicina generale, quello delle strutture ambulatoriali locali e quello delle strutture di alta specializzazione esistenti nell’area vasta sud-est). Potranno infine essere individuate le modalità per realizzare nella nostra zona i progetti innovativi derivanti dalla nuova programmazione prevista dal piano regionale per il diabete mellito.