Come forza che nasce dal basso e che intende rimanere a fianco delle persone, il Movimento 5 Stelle ha un programma sociale estremamente articolato ed attento ai bisogni dei più fragili, dai bambini agli anziani”. Così interviene Paolo Pajer, candidato al Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle.
“Vogliamo promuovere buone prassi e forme innovative di solidarietà ed aiuto per le famiglie in difficoltà – prosegue Pajer -: costruire una rete di solidarietà istituzionale e privata (sotto la supervisione del servizio sociale) per prendersi cura di nuclei familiari in difficoltà, anche affiancandoli ad una o più famiglie appositamente formateper prestare aiuto.
Intendiamo promuovere sul territorio le attività di auto mutuo aiuto: dai genitori agli adolescenti, dalle persone con disabilità fisica ai familiari di malati di Alzheimer. Vogliamo affiancare l’esperienza genitoriale, sia biologica che adottiva, con attività di prossimità e di consulenza, anche per cercare diprevenire precocemente il fenomeno della depressione post-partum.
Vogliamo riconoscere e valorizzare la figura di colui (o più spesso colei) che si occupa dell’assistenza familiare (caregiver). Il caregiver familiare è la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque non in grado di prendersi cura di sé.
Vogliamo alleviare la fatica del familiare che assiste, il quale sacrifica spesso la sua vita sociale, lavorativa e relazionale. Per questo dovremo avviare progetti flessibili ed accessibili (anche economicamente), in appoggio a strutture residenziali e semiresidenziali. Queste stesse strutture fungeranno anche da riferimento per la formazione, il supporto e la supervisione dei familiari con il coordinamento dei servizi sociali.
Per quanto riguarda gli anziani – continua il candidato del M5S – che non potranno rimanere a casa e che saranno costretti a rivolgersi a strutture residenzialiintendiamo istituire la figura del medico geriatra di struttura (RSA), che prenderà direttamente in carico tutti gli ospiti non autosufficienti delle strutture di un dato territorio. Il geriatra diRSA consentirà, grazie alla sua specializzazione, di aumentare la qualità e la quantità dell’assistenza degli anziani ospiti delle strutture e contemporaneamente di alleggerire il sovraccarico di lavoro dei medici di base. La figura del geriatra di RSA saràinserita nella rete dei servizi assistenziali territoriali ed ospedalieria fianco dei medici di base.
Queste sono solo alcune delle proposte che abbiamo raccolto sul territorio: le idee ci sono, dunque, le risorse anche. Basta metterle in rete. Questo – conclude Pajer -è per noi ottimizzare le risorse e stare accanto ai più deboli”.