“L’Italia è l’ultimo paese in Europa in termini di diritti civili per le minoranze sessuali: le persone lgbti non hanno diritti che nel resto d’Europa sono acquisiti da anni. Nel nostro paese manca una legge contro l’omotransfobia, non esiste l’aggravante per i crimini d’odio perpetrati per orientamento sessuale e identità di genere. Le persone lgbti non vedono riconosciuta la propria affettività, né come singoli, né come coppie: in Italia non esiste una legge che riconosca e tuteli le famiglie di fatto. Il nostro paese è ancora lontano dalla piena equiparazione dei diritti delle famiglie di fatto: oggi alle persone dello stesso sesso è ancora negato l’accesso al matrimonio civile. Dagli ultimi dati ufficiali i figli che vivono in famiglie omogenitoriali in Italia sono almeno 100.000: 100.000 bambini che non hanno gli stessi diritti degli altri”. E’ quanto dichiara il candidato alla Presidenza della Regione Toscana per Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori alla vigilia della Giornata mondiale contro l’omotransfobia che si celebra domani.
“SI’, Toscana a sinistra propugna la laicità dello Stato e il rispetto delle libertà individuali, perché è da qui che discende il diritto di ognuno a decidere della propria vita in ogni suo aspetto ed in ogni fase, fino alla fine, anche in caso di testamento biologico.
La società contemporanea ha di fronte due nuove sfide. In primo luogo, l’accettazione che alla “famiglia” tradizionale, fatta da un uomo e una donna, si sono sostituite “le famiglie” e nuove modalità di relazione tra le persone che vanno regolate nel pieno rispetto di ogni scelta e di ogni orientamento sessuale. La Regione deve contribuire a equiparare i diritti della coppie di fatto, di omosessuali e delle famiglie arcobaleno a quelli delle coppie eterosessuali, senza alcuna discriminazione. In secondo luogo, occorre introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado una forte iniziativa sull’educazione alla differenza, per agire contro le radici delle violenze, del bullismo e della sopraffazione maschile; contrastare ogni tipo di discriminazione razziale, religiosa e basata sugli stereotipi sessisti e sui sentimenti di paura verso l’altro.
Noi di Sì Toscana a Sinistra non vogliamo persone, cittadine/i e famiglie di serie B, ma la parità dei diritti per tutte/i. Noi – conclude Fattori – siamo per nuovi fondi della Regione Toscana per i programmi scolastici che contrastino l’omotransfobia e promuovano una cultura inclusiva delle differenze; nuovi fondi della Regione Toscana nel piano sociosanitario per la formazione del personale sulle tematiche lgbti; un osservatorio permanente operativo riguardo le discriminazioni basate su identità di genere e orientamento sessuale; nuove misure efficaci che contrastino esclusione e discriminazione nell’accesso e nella permanenza nel mercato del lavoro; una forte presa di posizione per il pieno riconoscimento e la parità dei diritti di tutte le forme familiari basate su legami di affettività, reciprocità e solidarietà”.