Sul mercato monetario, in ribasso l’Euribor a 1M al -0,04% mentre rimane stabile il 3M al – 0,005%; in rialzo il 6M e l’1Y rispettivamente allo 0,064% e allo 0,171%. In rialzo il tasso overnight Eonia che ieri quotava al -0,072%. La BC russa taglia il tasso benchmark al 12,5%.
In rialzo i rendimenti dei treasury americani e degli omologhi europei su tutte le scadenze. Si abbassa la curva dei rendimenti dei titoli di Stato italiani con il Btp10Y all’1,48%. Lo spread Btp10Y-Bund scende a quota 111 pb. In ribasso i cds dei periferici. Nell’Area Euro, ad aprile, l’inflazione registra una variazione nulla su base tendenziale, confermando il consensus, mentre quella core si mantiene stabile al +0,6% a/a. Stabile anche il tasso di disoccupazione dell’Area a marzo (11,3%), mentre torna a salire quello italiano attestandosi a quota 13%. Ad aprile, il dato sull’indice Nic italiano supera la mediana del stime degli analisti crescendo dello 0,3% m/m e registrando una variazione nulla su base annua; il dato armonizzato segna un +0,5% m/m e un +0% a/a. In forte ribasso il PPI del Bel Paese a marzo (-3,1% a/a). Nello stesse mese, calano a sorpresa le vendite al dettaglio in Germania (-2,3% m/m) mentre, ad aprile, la disoccupazione tedesca resta stabile ai minimi storici (6,4%). In Francia, a marzo, l’indice dei prezzi alla produzione flette del 2,2% a/a mentre la spesa al consumo registra una crescita annua superiore alle attese (+2,1%). L’indice britannico Gfk relativo alla fiducia dei consumatori rimane stabile a 4 p. ad aprile. Negli States, a marzo, i redditi personali frenano registrando una variazione nulla su base mensile, mentre la spesa per consumi cresce dello 0,4%, entrambi i dati deludono le attese. Nella settimana conclusasi il 25 aprile, le nuove richieste di sussidio statunitensi si attestano a 262mila unità in forte calo rispetto alla recedente rilevazione. La produzione industriale nipponica segna una flessione dell’1,2% a/a a marzo.
Tra le valute, il biglietto verde cede terreno dopo il deludente dato sul Pil del 1Q 2015 e dopo il meeting Fomc al termine del quale la Fed ha lasciato intendere che per un rialzo dei tassi potrebbe essere necessario aspettare fino al terzo trimestre dell’anno; il cross €/$ quota a 1,12.
Tra le commodity, in forte calo l’oro (-2,5%) e il frumento (-1,1%).
Le chiusure di oggi
FTSE Mib: 0,22%
I migliori del FTSE Mib: B P EMILIA 5,12% LUXOTTICA 2,97% MEDIOBANCA 2,53% I peggiori del FTSE Mib: YOOX S.P.A. -3,66% FIAT CHRYSLER AM -5,65% I competitors sul listino: BMPS 1,28% BANCO POPOLARE 2,38% INTESA SANPAOLO 0,60% B P EMILIA 5,12% UNICREDIT 1,42% UBI BANCA 1,86%