Il libro sarà presentato dallo storico e docente universitario, Marcello Flores; sono previsti interventi di Giuseppe Gugliotti, sindaco, e di Donatella Pollini, vicesindaco.
L’opera è ricavata da una tesi di dottorato di ricerca in “Letteratura, storia della lingua e filologia italiana” discussa all’Università per Stranieri di Siena nel marzo 2011. E’ fondamentalmente composta da una serie di dodici diari inediti di scriventi, non professionisti, rinvenuti presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
Un saggio introduttivo di natura storico-letteraria descrive come in Italia la forma testuale del diario sia riuscita a divenire un genere narrativo vero e proprio, soprattutto attraverso la volontà di lasciare un segno scritto nella memoria collettiva della guerra, senza percorrere quindi le vie dell’intimismo come è avvenuto in altri paesi. La possibilità di poter scrivere diari per chiunque avesse raggiunto un livello sufficiente di alfabetizzazione, unitamente alla necessità di raccontare avvenimenti di portata epocale come quelli dell’ultima guerra, ha facilitato l’affermazione di un genere letterario che, per certi aspetti, può dirsi “democratico”.