Economia reale: Negli States, la crescita del Pil nel 4Q 2014 viene rivista al ribasso al 2,2% t/t annualizzato (dal 2,6%). L’indice S&P/Case-Shiller Composite-20 di dicembre aumenta del 4,46% a/a. A gennaio, l’indice dei prezzi al consumo cala dello 0,7% m/m, la lettura preliminare del Pmi servizi sale a 57 p. e l’indice sull’attività nazionale della Fed di Chicago sale a 0,13 p; nello stesso mese, l’indice di fiducia dei consumatori crolla a 96,4 p (sale invece a 95,4 p. quello rilevato dall’Università del Michigan). Nella settimana conclusasi il 21 febbraio, le richieste di sussidi di disoccupazione balzano a 313.000 unità. In aspettato calo, a febbraio, il Pmi Chicago (a 45,8 p. da 59,4 p.). Nell’Area Euro, a gennaio, l’indice dei prezzi al consumo cala dell’1,6% m/m. A febbraio, l’indice di fiducia dei consumatori si attesta a -6,7 p. mentre quello relativo al settore industriale sale a -4,7 p.; l’indicatore del clima economico dell’Area cresce a 102,1 p. In Germania, nel 4Q 2014, il Pil cresce dello 0,7% t/t (+1,6% a/a). A gennaio, il CPI segna un +0,9% m/m mentre i prezzi all’importazione crollano del 4,4% a/a. A febbraio, migliora l’indice IFO (a 106,8 p.) e il sottoindice relativo alle aspettative (a 102,5 p) mentre quello corrente cala a 111,3 p; nello stesso mese, la disoccupazione scende al 6,5% e la fiducia dei consumatori di marzo aumenta a 9,7 p. In Italia, a dicembre, in crescita il saldo del partite correnti (a €5177 Mln). Il deficit commerciale di gennaio si attesta a €234 Mln. A febbraio, l’indice relativo alla fiducia al consumo sale a 110,9 p.; in crescita anche l’indice di fiducia delle imprese (a 99,1 p.) e l’indice dei prezzi al consumo (+0,3% m/m).
Tassi di interesse: in diminuzione i tassi americani sulla parte lunga della curva, con il 10Y appena sopra il 2%. In Germania, si sono registrati nuovi minimi con tassi negativi fino alla scadenza a 7Y. Nuovo minimo per il decennale italiano (1,33%). Lo spread Btp10Y-Bund scende per la prima volta da maggio 2010 sotto quota 100 pb. Nuovo minimo anche per l’Euribor 3M allo 0,039%.
Valute: in apprezzamento generalizzato il $ con il cambio €/$ sceso fino a quota 1,12, livello minimo da 1 mese. Sul fronte emergenti, forte indebolimento per la lira turca che risulta la valuta peggiore della settimana.
Materie prime: settimana mista per le commodity, con il petrolio che ha chiuso febbraio con la migliore performance mensile dal 2009. Bene anche i metalli industriali e mediamente positivi quelli preziosi. Tendenzialmente in calo le agricole.
Borse: nel corso della settimana hanno registrato nuovi record storici l’S&P500 ed il Dax. Nuovi massimi dal 2008 per l’Eurostoxx50. Cina migliore listino tra gli emergenti. In Europa i settori più performanti sono stati l’alimentare e le utilities.