Economia reale: Negli States, a gennaio, in crescita moderata il Leading Indicator anticipatore (+0,2% m/m), la capacità di utilizzo degli impianti (79,4%) e la produzione industriale (+0,2% m/m). Sempre a gennaio, le nuove costruzioni abitative flettono del 2% m/m e il PPI cala dell’0,8% m/m. A febbraio, in crescita il PMI manifatturiero a 54,3 p. mentre, nella settimana chiusasi il 14, scendono a 283 mila unità le nuove richiese di sussidi di disoccupazione. Nelle minute della FED molti governatori evidenziano che un rialzo prematuro dei tassi potrebbe frenare la ripresa apparentemente solida ed aprono ad un rinvio dei primi interventi sul costo del denaro. Nell’Area Euro, a dicembre, crescono il surplus delle partite correnti (a €29,2 Mld) e il surplus della bilancia commerciale (a €23,3 Mld); rallenta la produzione edile (-3,5% t/t). A febbraio, sale la Fiducia dei Consumatori (a -6,7 p dato preliminare) e l’indice ZEW relativo alle aspettative sull’economia dell’Area (a 52,7 p.). Il Pmi composito (preliminare) di febbraio sale a 53,5 p. In Germania, a febbraio, l’indice Zew, relativo alla fiducia degli investitori istituzionali sulle aspettative dell’economia domestica sale a 53 p.; positivi anche il Pmi composito (54,3 p.) e il Pmi servizi (a 55,5 p.). A gennaio, si registra un calo dell’indice dei prezzi alla produzione (-2,2% a/a). In Italia le esportazioni nel 2014 salgono un +2% a/a ed il saldo della bilancia commerciale, a dicembre, risulta positivo per €5,8 Mld, in forte incremento rispetto a dicembre 2013 (+€3,4 Mld). A gennaio, l‘IPCA flette dello 0,5% a/a. A dicembre, sale il fatturato (+1,4% m/m) e gli ordinativi (+5,8% a/a).
Tassi di interesse: negli Usa in aumento i tassi a lunga periodo, con il 10Y salito oltre il 2,11%. In Germania, tassi in ribasso con quelli a breve a nuovi minimi storici; su tale trend ha pesato l’incertezza circa la vicenda greca. Lo Spread Btp10y-Bund cala sotto i 122bp. In settimana, nuovo minimo per l’Euribor 3M allo 0,047%.
Valute: dollaro Usa in apprezzamento vs le principali valute mondiali ad eccezione del dollaro neozelandese ed australiano. L’incertezza in Grecia pesa moderatamente sull’€ rimasto vs il biglietto verde sotto l’1,14. Sul fronte emergenti debolezza per il real brasiliano, in apprezzamento il rublo.
Materie prime: settimana negativa per le principali commodity con il caffè che ha registrato il ribasso maggiore. In rialzo il petrolio Wti. In calo i metalli industriali e preziosi.
Borse: nel corso della settimana sono stati registrati nuovi record negli Usa, mentre le borse europee sono salite ai massimi dal 2007. Al massimo dal 2000 il Giappone. In Europa i settori più performanti sono stati l’auto e i bancari, in calo l’immobiliare.