Economia reale: Negli States, a gennaio, in ribasso dello 0,8% m/m le vendite al dettaglio anticipate. Aumentano le nuove richieste di disoccupazione a 304 mila unità nella settimana chiusasi il 7 febbraio, mentre in quella chiusasi il 6 febbraio, si contraggono le richieste di ipoteche (-0,9% t/t). A febbraio, l’indice dei prezzi all’importazione scende dell’8% a/a mentre quello dell’Università del Michigan relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi cala a 93,6 p. (dato preliminare). Nell’Area Euro, a dicembre, la produzione industriale registra una variazione nulla su base mensile e una contrazione dello 0,2% a/a. A febbraio, si registra una notevole crescita dell’indice Sentix della fiducia degli investitori (a 12,4p. da 0,9 p.). Nel 4Q 2014, il Pil cresce dello 0,3% t/t e dello 0,9% a/a. A trascinare il dato europeo la Germania che ha segnato, nello stesso periodo, una crescita dello 0,7% t/t. Sempre in Germania, a gennaio, si registra una forte diminuzione dell’indice dei prezzi all’ingrosso (-2,6% a/a) e del’indice dei prezzi al consumo (-0,4% a/a); l’indice armonizzato mostra una variazione negativa dello 0,5% a/a. Nel mese di dicembre, l’export tedesco aumenta del 3,4% m/m, mentre l’import segna un calo dello 0,8% m/m: il saldo della bilancia commerciale registra così un surplus di 19,1 miliardi. In Italia, a dicembre, aumenta la produzione industriale (+0,4% m/m e 0,1% a/a) e si intravede la fine della recessione: nel 4Q 2014 il Pil registra una variazione nulla in termini congiunturali; dello 0,5% la contrazione su base annuale. A dicembre, il debito pubblico mensile diminuisce leggermente attestandosi a circa €2134,9 Mld.
Tassi di interesse: negli Usa salgono i tassi sulla parte a lunga, con il tasso a dieci anni tornato oltre il 2%. In Germania, il 10Y scende sotto lo 0,35% e il 2Y registra un minimo storico a -0,22%. Nel resto dell’Area, rendimenti generalmente in rialzo con il decennale italiano salito oltre l’1,6% e lo spread Btp-Bund sopra i 126pb. Nuovo minimo storico per l’Euribor 3m allo 0,048% registrato venerdì scorso.
Valute: Dollaro in generale deprezzamento vs le controparti, con il cambio €/$ intorno quota 1,14. Robusto apprezzamento per £ e dollaro neozelandese. Sul fronte emergente, rublo in forte recupero mentre si svaluta il real brasiliano.
Materie prime: settimana mista per le commodity. Bene gli energetici, spinti dal petrolio, con il brent tornato oltre i 60$/barile. Tra le agricole spicca il forte rialzo del cacao, migliore materia prima della settimana.
Borse: settimana positiva per le borse mondiali, con il listino tedesco e quello americano che hanno fatto registrare nuovi massimi storici. In sostanziale aumento i settori dell’Eurostoxx600, con quello risorse base e costruzioni tra i migliori. Negativi alimentari e utilitiy.