. Lo ha affermato a Il Sole 24 ore il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich, aggiungendo che “non metteremo la liquidità in una sola partecipazione”.
“Sul prossimo aumento di capitale di Banca Mps – ha proseguito Clarich – faremo le valutazioni a tempo dovuto ma dobbiamo diversificare il rischio e assicurarci un reddito che permetta alla Fondazione di svolgere il suo ruolo sul territorio, con una prospettiva molto diversa dal passato. Certo lo statuto ci vincola a perseguire l’obiettivo di mantenere il legame del Monte con il territorio. Nei limiti del ragionevole”.
”E’ prematuro dirlo – ha risposto Clarich ad una domando su cosa farà quindi la Fondazione -: aspettiamo di conoscere i contenuti della manovra sul capitale e intanto ci stiamo confrontando con gli altri partner del patto di sindacato – Fintech con il 4,5% e Btg Pactual con il 2% – con i quali pero’ voglio sottolineare che non ci sono vincoli rispetto al prossimo aumento di capitale di Rocca Salimbeni. Con Fintech e Btg Pactual presenteremo invece una lista comune per il rinnovo del cda di Mps: sei nomi, con qualche vincolo legato alla presenza di due indipendenti e alla parità di genere. L’obiettivo prendere il maggior numero di voti in assemblea, il prossimo 14 aprile, in modo da esprimere metà del consiglio compresi presidente e amministratore delegato”.
Sulla conferma degli attuali vertici di Mps, Clarich ha detto che “in tempi di tempesta non si cambia il timoniere. Il giudizio della Fondazione su cio’ che il presidente Profumo e l’a.d. Viola stanno facendo in questa fase così delicata, di negoziati con la Bce e la Commissione Ue, assolutamente positivo e ritengo che gli altri azionisti del patto condividano questo giudizio”.