L’altro argomento riguarda l’epidemiologia locale e le modalità di prevenzione delle infezioni ospedaliere. La presenza negli ospedali di ceppi batterici multiresistenti agli antibiotici è una delle attuali criticità della sanità ospedaliera nel mondo occidentale ed è causa di numerose complicanze a volte mortali; esse cancellano a volte eccellenti risultati chirurgici e medici.
“Ci attendiamo – dichiarano i consiglieri – che il DG ci illustri l’entità del problema e i mezzi messi in campo per prevenire la diffusione di queste gravi patologie. Salta agli occhi di quanti vanno alle Scotte la presenza di operatori che, con le uniformi destinate ad aree critiche, stazionano al bar o nei corridoi del nosocomio: ciò è inaccettabile. La scarsa cura delle zone filtro, la mancaza di uniformi dedicate e rinnovabili e l’assenza di rigidi controlli per sanzionare comportamenti sbagliati, espongono la popolazione ospedaliera ed i cittadini-pazienti a grandi rischi. Il nostro interessamento deve essere inteso per la maggior tutela dei cittadini-pazienti e per la migliore immagine dell’azienda, nella preoccupazione che tale fenomeno, non considerato con la necessaria priorità e non adeguatamente gestito possa nuocere alla sicurezza degli Utenti e alla buona reputazione delle cure.
Per quanto riguarda la riforma della sanità regionale vogliamo conoscere dal DG i tempi e le modalità di attuazione; soprattutto vogliamo conoscere il ruolo dell’ospedale di Siena all’interno dell’area vasta ed essere rassicurati sulla sua centralità per i servizi di alta specializzazione. Il nostro è un Ospedale a doppia valenza, assistenziale e didattica, e deve mantenere e semmai aumentare il suo ruolo di capofila all’interno della macro-area. Non sarebbe accettabile un “livellamento distributivo” tra le varie aziende. Siena è il centro di alta specializzazione di riferimento che deve essere potenziato e incentivato.
Chiederemo inoltre se l’Azienda Senese ha predisposto programmi di ampliamento e rafforzamento operativo per le sue eccellenze, mettendo a massimo regime le attuali strutture, spesso penalizzate da tagli di letti e dalla mancanza di personale. Desideriamo conoscere come il management intende agire per evidenziare i punti di forza dell’azienda e valorizzarne il ruolo e la visibilità all’interno della sanità toscana.
Infine richiamandoci a quanto affermato dai Sindacati, in merito agli emolumenti non corrisposti agli operatori per straordinari e reperibilità, desideriamo conoscere se ciò corrisponde a vero e in caso affermativo se ciò influenzerà gli investimenti per l’aggiornamento tecnologico e strutturale dell’ospedale”.