Sul mercato monetario, scendono l’Euribor a 1M e a 3M, rispettivamente allo 0,012% e allo 0,07%; stabili allo 0,168% e allo 0,319% il 6M e l’Euribor a 1 anno. In ribasso il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,075%.
In rialzo i rendimenti dei Treasury statunitensi e degli omologhi europei sul medio-lungo periodo. Salgono su tutte le scadenze gli yield italiani con il decennale che fissa all’1,93%; si allargano il differenziale Btp-Bund, intorno i 145 pb e gli spread degli altri periferici. Aumentano i prezzi dei Cds a 5Y, Dublino esclusa. Il Tesoro inglese colloca £950 Mln di bond index-linked con scadenza marzo 2044 e rendimento del -0,739%. La Germania emette €4,048 Mld di Schatz biennali con rendimento al minimo storico del -0,11%. Atene colloca bond semestrali per €1,625 Mld con tassi in rialzo al 2,30% (dal 2,15% precedente). Sul fronte macro, l’Area Euro si ritrova in deflazione per la prima volta dal 2009, con il Cpi stimato di dicembre sceso dello 0,2% a/a, e a novembre, la disoccupazione rimane invariata all’11,5%. In Germania, diminuiscono le vendite al dettaglio (-0,8% a/a a novembre) e si contrae il relativo Pmi di dicembre (a 51,7 p.); in quest’ultimo mese, la disoccupazione scende al 6,5% (minimo da oltre un ventennio) e 27 mila in meno risultano le richieste di sussidio rispetto a novembre. In Italia, nella stima preliminare di dicembre, l’indice Nic rimane al palo sia su base annua che mensile, l’Ipca scende dello 0,1% a/a e l’inflazione media annua per il 2014 rallenta allo 0,2%; a novembre, la disoccupazione sale al record del 13,4% con il 43,9% dei 15-24enni italiani senza lavoro. Negli States, sempre a novembre, il deficit commerciale scende a $39 Mld e a dicembre, secondo la stima ADP, si registra un aumento di 241 mila nuovi posti di lavoro creati nel settore privato; rimbalzano le richieste di prestiti ipotecari presentate nella settimana chiusasi il 2 gennaio (+11,1% s/s).
Tra le valute, l’euro si deprezza vs il dollaro (-0,7%) per il quarto giorno consecutivo, con il cross €/$ sceso sino all’1,1802 intraday in scia al dato sul Cpi preliminare dell’Eurozona, che alimenta la probabilità che la Bce annunci l’avvio del QE nel prossimo meeting di gennaio.
Negative le principali commodity; in controtendenza il Wti (+0,4%) e il gas naturale (+2,2%). Poco mosso l’oro, scambiato intorno le 1.215 dollari l’oncia.
FTSE Mib: -0,11%
I migliori del FTSE Mib: BUZZI UNICEM 3,08% SALVAT FERRAGAMO 2,68% ATLANTIA 2,39% I peggiori del FTSE Mib: B P EMILIA -2,25% SAIPEM -2,47% YOOX S.P.A. -5,19% I competitors sul listino: BMPS -0,15% BANCOPopolare -0,37% INTESA -1,23% BPM -0,56% UNICREDIT -0,98% B P EMILIA -2,25% UBI BANCA -2,08%