mettendo in grave disagio le lavoratrici e i lavoratori – spiega la FP CGIL esprimendo preoccupazione per gli atti prodotti dall’Amministrazione comunale di Siena –. Inoltre, leggendo gli atti, veniamo a conoscenza della mobilità di una dipendente a tempo indeterminato del Comune di Arezzo, inquadrata nel profilo professionale di Dirigente, con decorrenza dal 1° maggio 2022, per la durata di un anno, eventualmente prorogabile, da assegnare, per espressa ed esplicita indicazione contenuta nel provvedimento, alla Direzione Risorse Finanziarie.
La determina – afferma il sindacato – sorprende non poco per il fatto che al momento dell’adozione dell’atto la reggenza della Direzione Risorse Finanziarie era assegnata ad altro dirigente, ma quello che appare più sconcertante è che la determinazione in oggetto è priva di impegno di spesa. Il punto 3 del dispositivo del medesimo atto recita infatti di stabilire che si procederà con successivo atto di impegno di spesa, da adottarsi al momento dell’esatta quantificazione degli importi e della modalità di gestione degli aspetti economici tra gli Enti interessati. La gravità di un atto che comporta una spesa privo del relativo impegno è così macroscopica da non richiedere grosse argomentazioni. Il principio della copertura finanziaria degli atti legislativi ed amministrativi che comportano una spesa pubblica è un principio generale ed inderogabile dell’ordinamento.
Ulteriore irregolarità – secondo quanto afferma il sindacato – è l’aver proceduto all’attivazione di un comando, oltre che su un posto già coperto, in piena violazione dell’art. dall’art. 9, comma 1 quinquies, del D.L. 24 giugno 2016, n. 113. Infatti il rendiconto 2021 (bilancio consuntivo) non è stato ancora approvato e siamo quindi in presenza di un generalizzato blocco delle assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale. Si evidenzia inoltre la mancata approvazione del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2022-2024, la semplice adozione da parte della Giunta comunale non è sufficiente per poter dare seguito alle assunzioni/mobilità/comandi, ecc…
Ci domandiamo se l’Amministrazione comunale abbia valutato i danni che, stante così le cose, simili irregolarità potrebbero portare all’Ente – conclude l’organizzazione sindacale – e chiediamo al Comune di rivedere/annullare/revocare gli atti adottati riconducendoli al rispetto della normativa vigente”.