Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, è scomparso il 13 agosto 2021. Due settimane dopo la Giunta del Comune di Monteriggioni ha deliberato l’intitolazione di una piazza alla sua memoria, posta nel complesso monumentale di Abbadia a Isola, di fronte alla chiesa dei Santi Salvatore e Cirino.
Oggi, domenica 5 dicembre alle ore 11.30, si è tenuta la cerimonia ufficiale di intitolazione della piazza. Presente l’Amministrazione comunale ed ha partecipato anche una delegazione di Emergency, costituita da Pietro Protasi (direttore coordinamento volontari) Mario Spallino (attore e fondatore della compagnia teatrale di Emergency) e Stefano Dragoni (referente del gruppo di volontari Emergency Siena).
La giornata è continuata alle ore 17.00, sempre ad Abbadia a Isola, sala Ildebrando, con il racconto “Un viaggio per toccare un’idea”. Attraverso le foto e i video di Elena Nebiolo, la voce di Mario Spallino ha accompagnato il pubblico a Karthoum, dove Emergency ha aperto il Centro Salam di eccellenza in cardiochirurgia, l’unico ospedale di cardiochirurgia totalmente gratuito in un’area abitata da oltre 300 milioni di persone. Il viaggio proseguirà, poi, verso Mayo, dove vivono più di 300.000 profughi scappati dalla povertà e dalla guerra. Qui, nel Centro pediatrico di Mayo, Emergency offre cure gratuite ai bambini fino ai 14 anni di età, un programma di assistenza prenatale e screening per la malnutrizione.
«Oggi andiamo a rendere omaggio alla memoria di una personalità, che oserei definire un bene dell’umanità – dichiara il sindaco Andrea Frosini nel corso dell’intitolazione – perché con l’impegno e il grande amore che ha messo in tutte le sue attività in Italia e all’estero, con le azioni concrete compiute in prima persona a favore dei più deboli, dei più vulnerabili, ha provato davvero a rendere il mondo migliore. Emergency, lo voglio ricordare ed evidenziare, è stata e continua ad essere un punto di riferimento nel mondo per l’immediata assistenza alle persone vittime di conflitti e violenze. Oltre 11 milioni di persone curate in circa 20 anni.
Dunque, sono molto orgoglioso di celebrare questa persona, che ha lasciato un segno indelebile in tutti noi, con una targa che lo ricordi, e non o non solo per celebrarne la memoria, ma soprattutto perché le piazze intitolate, le targhe come questa devono servire a stimolare, a scuotere le coscienze di tutti noi su tematiche importanti, come quelle su cui Gino Strada si è impegnato tutta la vita.
Perciò faccio alcune brevi riflessioni. La prima: credo che incidere il nome e il ricordo di Gino Strada in questa piazza, dove ogni anno si raccolgono numerosi pellegrini che percorrono la via Francigena, qui c’è un ostello che li accoglie, renda simbolicamente omaggio al suo modo di essere, alla sua umanità, soprattutto per quanto riguarda appunto l’accoglienza, una tematica molto cara alla comunità di Monteriggioni e sulla quale Gino Strada ci ha insegnato molto facendo del servizio per gli altri la sua ragione di vita. La seconda riflessione è che ritengo questa intitolazione anche una valorizzazione identitaria un tratto distintivo per il nostro territorio, per la nostra comunità, che si è sempre dimostrata aperta e sensibile all’aiuto verso il prossimo.
Concludo con un’ultima riflessione che è anche un invito: Gino Strada è deceduto lo scorso agosto, ma il suo percorso deve andare avanti, perché ci ha insegnato che ciascuno di noi può fare la differenza con la propria condotta, mettendosi al servizio degli altri. La nostra Amministrazione ha scelto di riaffermare questo messaggio con questa intitolazione e siamo orgogliosi anche del rapporto instaurato con Emergency che ha ricevuto un’eredità importante da valorizzare e portare avanti con determinazione, sapendo però che da oggi potranno contare su un partner in più, la nostra amministrazione, che si mette a disposizione per supportare ogni iniziativa utile allo scopo. Grazie a tutti, grazie a Gino Strada e ai volontari di Emergency per il lavoro che svolgono e per essere qui con noi oggi».
«Desideriamo ringraziare la comunità di Monteriggioni per l’intitolazione di questa piazza e la stima per il nostro fondatore – aggiunge Pietro Protasi direttore coordinamento volontari di Emergency – Queste occasioni sono un modo per tenere viva la memoria di Gino Strada che, nel suo lavoro con Emergency per il diritto alla cura libero per tutti, ha lasciato un ricordo indelebile in tutti noi. È per questo che proseguiremo con impegno e determinazione nel portare avanti i suoi stessi valori con le attività di Emergency per contribuire a creare un mondo più giusto».
Gino Strada nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948. Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Per completare la formazione da medico-chirurgo, negli anni ‘Ottanta vive per 4 anni negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Si sposta poi in Inghilterra e in Sud Africa, dove svolge periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo.
Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.
Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa lo spinge, insieme alla prima moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare Emergency, associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Il primo progetto di Emergency, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni.
Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, Emergency apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir. Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese. Oggi Emergency è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso.
Emergency è presente in Iraq, a Sulaimaniya, con un Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale dove i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all’applicazione di protesi, oltre alla possibilità di frequentare corsi di formazione professionale per imparare un lavoro compatibile con l’handicap. Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove Emergency è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola. Emergency ha curato oltre 11 milioni di persone.