Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria giovedì 29 luglio, alle ore 9, presso la sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala. A questo link l’ordine del giorno.
Questo l’elenco dei lavori del Consiglio in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):
IN CONSIGLIO IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF) DEL SERVIZIO DEI RIFIUTI
Il Consiglio comunale ha approvato il piano economico finanziario (Pef) del servizio dei rifiuti ai fini della Tari per l’anno 2021.
A illustrare l’atto è stata l’assessore all’Ambiente, Silvia Buzzichelli: “Rispetto agli anni precedenti ci sono differenze sostanziali”, ha esordito, spiegando che “a ottobre 2019 Arera è entrata anche all’interno del sistema dei rifiuti, rivoluzionando il modo di formulare i Pef e quindi i vari piani economico-finanziari su cui poi vengono stabilite le tariffe”. Una nuova metodologia, riguardo alla quale “chi dice che non porta aumenti è nel falso, come abbiamo visto anche su altri servizi pubblici”, ha chiarito l’assessore.
Buzzichelli ha dunque spiegato il cosiddetto “metodo Arera che prevede un PEF per l’intero ambito che, nel nostro caso, ingloba le province di Siena, Grosseto, Arezzo e la Val di Cornia e pari a 128.783.869 euro. Dal Pef di Ambito, mediante i vari PSE (progetto dei servizi) presentati dai comuni con il gestore si va poi a determinare i vari singoli PEF e quindi la tariffa dei vari Comuni”.
Dunque l’Ato, in base alle clausole decise da Arera, “richiede al gestore, e dunque nel nostro caso a Sei Toscana, un Pef grezzo che non è più formulato in base ai costi previsti nella gara del 2013 ma in base ai costi effettivamente sostenuti dal gestore”. Una novità che “cambia completamente la formulazione del Pef passando a un calcolo sui costi effettivamente sostenuti dal gestore. Un fatto che, dal nostro punto di vista, è preoccupante perché, venendo meno la gara, vengono meno anche le scelte che l’amministrazione aveva compiuto in base alle logiche di questa e si trova a fare i conti con un sistema introdotto strada facendo, ovvero a riorganizzazione del servizio in corso”.
Da tener presente che il sistema Arera, introdotto a ottobre 2019, è retroattivo e prevede conguagli che interessano anche il 2018. In questo quadro, ha dichiarato l’assessore “il ruolo del Comune è quello di stabilire, insieme al gestore, i servizi sul territorio” e, nel caso del Comune di Siena, “siamo riusciti a contenere l’aumento del circa 5 per cento della tariffa nonostante gli investimenti fatti. Un risultato raggiunto grazie a un intervento calmierante del nostro assessorato al Bilancio e ai ricavi della raccolta differenziata su cui ci siamo battuti perché rappresentassero un vero fattore incentivante”.
Da tenere in evidenza il fatto che “a seguito dell’introduzione del nuovo metodo tariffario Arera, spetta all’autorità di ambito assumere le pertinenti determinazioni in ordine al Pef ed ai corrispettivi di servizio, mentre l’amministrazione comunale è chiamata ad una mera presa d’atto dello stesso Pef”.
Buzzichelli ha dunque spiegato che “dei quasi 10 milioni di euro di ricavi della differenziata relativi all’intero Ambito, raggiunti grazie agli sforzi dei cittadini, circa 2,8 milioni, con il nuovo metodo Arera, vengono riconosciuti al gestore, mentre prima tutti i proventi andavano ai Comuni così da poter calmierare le tariffe. In particolare a Siena, di oltre 750.000 euro di ricavi della differenziata, circa 200.000 vanno al gestore e i restanti 550.000 al Comune”.
La metodologia introdotta da Arera “per riequilibrio economico finanziario del gestore porta aumenti, soprattutto perché il nostro gestore ha presentato bilanci in negativo. In definitiva il corrispettivo per la città di Siena è pari a 15milioni e 500mila euro e se non avessimo avuto bonus sarebbe stato di oltre 17milioni”.
SIENA PARCHEGGI: RIDETERMINAZIONE CANONI
Il Consiglio comunale ha approvato lo schema di contratto tra l’Amministrazione e la Siena Parcheggi S.p.A. per il servizio di gestione della sosta tariffata, nonché gli importi dei canoni che la società dovrà corrispondere a partire dal prossimo anno.
Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “anche per quest’anno abbiamo ritenuto necessario, a causa della persistenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha determinato una contrazione delle presenze turistiche con conseguente calo del gettito della partecipata, ridurre il canone dovuto da Siena Parcheggi all’Ente a 500mila euro, oltre Iva. Nonostante si stiano concretizzando segnali di una progressiva uscita dall’emergenza sanitaria, sussistono ancora pesanti incertezze per una città a forte vocazione turistica come Siena. Lo confermano i dati sul 2020 recentemente pubblicati dalla Camera di Commercio che evidenziano una riduzione del 58% degli arrivi, del 55% per le presenze negli alberghi della nostra provincia e un’ipotesi di un ritorno dei flussi turistici a livelli pre-covid solo nel 2023”.
Il nuovo contratto, che decorrerà dal 2022, disciplina i rapporti giuridici tra il Comune e la Siena Parcheggi, secondo il modello gestionale dell’in house providing, vi rientrano l’insieme dei parcheggi in struttura e in superficie, compresi gli impianti di risalita complementari, il check point per autobus turistici e camper, i bagni pubblici dei parcheggi in struttura, il controllo delle infrazioni nelle aree di superficie mediante l’impiego degli ausiliari del traffico, nonché ogni ulteriore attività accessoria, purché strumentale al servizio, come ad esempio il bike sharing.
“A decorrere dal 1° gennaio 2022 – ha concluso Fazzi – per l’intera durata dell’affidamento, la società corrisponderà all’Amministrazione, in due rate semestrali, di pari importo, entro il 30 giugno e il 31 dicembre dell’anno successivo, un canone unico variabile legato ai ricavi ottenuti. Se questi saranno inferiori a 5milioni di euro il canone sarà 500mila euro più iva; tra 5 e 6 milioni di euro, 750mila; tra 6 e 7 milioni 1milione e 500mila; tra 7 e 8 milioni 2milioni; oltre 8 milioni 2milioni e 500mila. Rimane, comunque, la possibilità di variare gli importi in caso di modifiche nei servizi affidati dal Comune all’azienda”.
IN CONSIGLIO IL NUOVO REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DEL GIOCO LECITO
L’assemblea consiliare ha approvato il nuovo Regolamento per l’esercizio del gioco lecito.
Come ha sottolineato l’assessore al Commercio e Attività Produttive Alberto Tirelli, “il testo è stato condiviso con l’assessore al Sociale Francesca Appolloni, visto come la dipendenza patologica al gioco possa avere risvolti nel sociale”.
Il Regolamento, oltre ad adeguare la disciplina locale alla sopravvenuta normativa regionale e alla relativa giurisprudenza amministrativa e costituzionale “è finalizzato alla promozione del gioco responsabile – ha evidenziato Tirelli – e al contrasto del rischio di diffusione nel territorio di fenomeni di ludopatia, che comportano conseguenze pregiudizievoli nella vita personale e familiare dei cittadini, nonché maggiori costi sociali per la collettività sostenuti dai servizi sociali comunali e dal servizio sanitario nazionale. Inoltre, tra gli obiettivi, la salvaguardia del centro storico, la tutela del contesto urbano e della sicurezza, la viabilità, l’inquinamento acustico, la quiete pubblica, i vincoli di destinazione urbanistica e, maggiormente, la tutela della salute psico-fisica delle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, da contemperare con le esigenze del rispetto della libera iniziativa economica e tutela della concorrenza”.
Nel Regolamento, composto da 18 articoli, vengono descritti i luoghi sensibili da salvaguardare e le distanze minime da rispettare per l’apertura di centri scommesse e spazi gioco, che non possono essere situati a meno di 500 metri da: istituti scolastici, comprese le scuole dell’infanzia e i nidi; luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, strutture residenziali o semi residenziali in ambito sanitario o socio assistenziale, ospedali, centri di primo soccorso, centri di recupero psichico e motorio, case di cura, istituti di credito e sportelli bancari, postali e bancomat, agenzie di prestiti e di pegno, compravendite di oggetti preziosi e d’oro usati, oratori, giardini e parchi pubblici, oltre a stazioni e fermate ferroviarie, terminal di autobus urbani ed extraurbani.
A difesa del patrimonio storico monumentale della città e per esigenze di decoro urbano, nel centro storico (zona A) non è consentito l’insediamento di nuovi locali per il gioco, così come nei locali di proprietà dell’Amministrazione e delle società partecipate e negli esercizi situati su area pubblica in concessione, compresi i dehor.
Definiti i requisiti strutturali degli spazi dedicati al gioco, tra questi: la non ubicazione in edifici notificati o vincolati, la collocazione al piano terra con accesso diretto dalla pubblica via e la superficie utile minima di 150mq; le norme per la loro apertura, ampliamento, variazione e trasferimento, oltre alle previsioni sull’installazione degli apparecchi e per lo svolgimento delle attività connesse; specifiche sulle attività di somministrazione di alimenti e bevande che, per evitare commistioni e cogestioni, dovranno rimanere distinte e differenziate dalle attività di gioco; definite, infine, le sanzioni per le violazioni allo stesso Regolamento.
INTEGRATO IL REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA E CIVICA BENEMERENZA
L’assemblea consiliare ha integrato il Regolamento per la concessione della Cittadinanza onoraria e civica benemerenza, approvato dal Consiglio lo scorso settembre 2018.
“Abbiamo preso atto della necessità – ha sottolineato l’assessore Francesco Michelotti – di intervenire con una modifica al testo per consentire di riconoscere la cittadinanza onoraria anche alla memoria”.
IL CONSIGLIO APPROVA LE TARIFFE DELLA TARI PER IL 2021 E LA MODIFICA APPORTATA AL RELATIVO REGOLAMENTO
Il Consiglio comunale ha approvato le tariffe della tassa sui rifiuti (TARI). Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “le tariffe sono state calcolate con le stesse modalità degli anni precedenti. Il PEF (Piano Economico Finanziario) prevede un aumento generalizzato sul costo dei servizi pari al 5% che, inevitabilmente, sarà recepito dalla tariffazione. Grazie, però, ai fondi, in parte statali e in parte messi a disposizione dall’amministrazione comunale riusciremo ad abbattere di circa il 90% la quota variabile del primo acconto delle tariffe delle utenze non domestiche, che a causa della pandemia, tuttora in corso, hanno dovuto chiudere o hanno visto ridurre drasticamente i loro introiti. Inoltre sono stati stanziati circa 550.000 euro che saranno destinati alla famigli per fronteggiare gli aumenti TARI e saranno distribuiti con apposito bando”.
Durante la stessa seduta consiliare è stata anche approvata la modifica al Regolamento per la disciplina della Tari che, come ha detto Fazzi “ha potuto così accogliere le agevolazioni riconosciute alle utenze non domestiche e la nuova disciplina per i rifiuti assimilati agli urbani”.
IN CONSIGLIO GLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2021/2023
L’assemblea consiliare ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione finanziario 2021/2023 dell’Ente, rispettando gli equilibri dello stesso e i vincoli di finanza pubblica.
L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi, nell’illustrare all’Aula l’atto, ha precisato che “entro il prossimo 31 luglio il Consiglio comunale deve procedere alla verifica del permanere degli equilibri di bilancio come previsto dall’art.193 del TUEL. L’operazione prevede un’analisi del bilancio in corso di gestione sia per quanto riguarda la gestione di competenza, la gestione dei residui e la cassa.
Ad oggi il bilancio del Comune di Siena non presenta squilibri di sorta e dispone di sufficiente liquidità. Vengono tuttavia apportate alcune variazioni al bilancio per soddisfare le richieste dei vari assessorati e degli uffici oltre che porre in essere alcuni interventi di aiuto alle imprese ed ai cittadini in questo momento di generale difficoltà legato alla pandemia che, seppur attenuata, continua a far sentire i suoi effetti. Tra i principali provvedimenti viene previsto lo stanziamento di circa 900.000 euro di contributi statali per abbattere quasi completamente la quota variabile della prima rata TARI 2021 per le attività economiche colpite dalla crisi pandemica e, allo stesso tempo, vengono previsti fondi per circa 650.000 (di cui circa 400.000 di fondi comunali) per riconoscere un contributo alle famiglie maggiormente in difficoltà da usare per gli affitti, le utenze, i beni alimentari. Tali risorse verranno ripartite con apposito bando. Utilizzati, poi, attingendo alle risorse statali trasferite al Comune, 1.220.000 euro per ridurre il canone della Siena Parcheggi causa dell’emergenza Covid; 1 milione di euro per diminuire lo stanziamento dell’Imu ordinaria a seguito di minori entrate e 600mila per fronteggiare il minor gettito previsto dell’addizionale Irpef. Vengono inoltre stanziati euro 450.000 per il turismo che sta ripartendo e previste maggiori spese di circa euro 750.000 per i servizi di Sei Toscana
Per quanto riguarda le spese di investimento, si è proceduto alla verifica delle coperture finanziarie, accertandone l’effettiva realizzazione e dell’andamento dei lavori pubblici finanziati, per i quali gli uffici comunali svolgono il periodico monitoraggio. Sempre sui lavori pubblici con la variazione viene applicato un cospicuo avanzo destinato al 31/12/2020 che comporta la modifica delle fonti di finanziamento di alcune opere, inserite nel DUP, ma inizialmente finanziate con ricorso a mutui. Per quanto riguarda gli accantonamenti, è stata verificata la congruità del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE), rideterminato applicando la stessa metodologia di calcolo del rendiconto 2020. Sull’avanzo di amministrazione, derivante dal cosiddetto “fondone”, applicato in sede di approvazione del bilancio di previsione, stante l’inesistenza dello stesso verificata dopo l’invio della certificazione COVID-19, si è sostituito questo avanzo con quota parte di quello destinato a rinegoziazione dei BOC che le Sezioni Riunite della Corte dei Conti ci hanno consentito di utilizzare per coprire le spese correnti”.