che comprenda le attività artigianali e commerciali operanti all’interno dei centri storici patrimonio dell’Unesco ed equipararli alla filiera turistica per far sì che vengano riconosciute le reali perdite economiche causate dalla pandemia.” Così un intervento del Gruppo consigliare CambiAmo San Gimignano.
“È fondamentale prevedere ristori più adeguati per il calo dei fatturati e includere tra i possibili beneficiari anche le attività economiche rientranti tra quelle “essenziali” o che sono state solo parzialmente limitate dai provvedimenti sanitari, ma che possono aver subito gravi perdite in ragione della rilevante diminuzione della presenza turistica. È un impegno inoltre a dare liquidità e a ridurre gli oneri e tributi regionali agli operatori turistici in una logica non meramente settoriale ma di filiera.”