Dal luglio del 2020 l’uomo, con cittadinanza italiana, aveva attuato una serie di condotte aggressive e persecutorie ai danni della compagna, di cinque anni più giovane, da lui ritenuta colpevole dell’affidamento esclusivo della bimba di appena due anni da parte del Tribunale per i minorenni di Firenze.
I due, nonostante i dissidi, avevano trovato un accordo per condividere con la bambina le numerose occasioni in cui decidevano di incontrarsi. Ma è proprio in queste occasioni che lui aveva dato più volte il peggio di sé: non sono poche, infatti, le circostanze raccontate dalla donna agli operatori della Squadra Mobile in cui il compagno l’aveva ingiuriata, anche in presenza della piccola, apostrofandola pesantemente ed accusandola di aver intrapreso relazioni clandestine con altri uomini anche durante il periodo della gravidanza.
Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal Commissario Capo Riccardo Signorelli, hanno accertato che l’uomo aveva esercitato sulla vittima e sulla bambina uno stretto controllo, disattendendo le prescrizioni impostegli dal giudice, il tutto con l’aggiunta di minacce anche gravi. Numerosi sono stati i messaggi di morte inviati al cellulare della compagna, talmente gravi da cagionarle un forte stato d’ansia e di paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita arrivando a cercare rifugio all’interno di una struttura protetta: “ti ammazzo”, “ti butto l’acido”, “ti brucio la casa”, “se scopro dove sei ti ammazzo ma prima ti faccio soffrire lentamente”, sono solo alcune delle minacce di morte alla donna.
Purtroppo l’aggressione e la sua pericolosità si erano manifestate anche con violenza fisica. In una circostanza il 26enne, mimando il gesto di tagliarle la gola, le aveva graffiato il collo col pollice, mentre la donna teneva in braccio la bambina.
Con questo caso, ammontano a sette le misure cautelari eseguite negli ultimi cinque mesi dalla Squadra Mobile di Siena, di cui una in carcere, correlate a reati emersi nell’ambito di rapporti fra conviventi, nella maggioranza dei casi a discapito della donna.