opera di un artigiano locale dell’epoca, del valore di 80mila euro, rubato in epoca imprecisata nel corso di uno scavo clandestino (vai all’articolo).
Nel 2018 era stata organizzata proprio a Chiusi una mostra dal titolo “Omaggio a Chiusi: Materiali dispersi, ritornati, donati”, che ha permesso, grazie a numerose istituzioni e volontari, di tenere alta l’attenzione ed evidenziare alcune delle opere rubate e che non sono mai tornate nella città di Chiusi e nel Museo.
“Da quel momento in poi la città di Chiusi ed il territorio sono ancora più consapevoli – dichiara in vicesindaco con delega alla Cultura Chiara Lanari – di quanto sia importante il patrimonio culturale etrusco ed i numerosi beni e reperti che provengono da Chiusi e dai suoi territori. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a più titolo a recuperare il bronzetto etrusco e a restituirlo al suo territorio di origine, la Città di Chiusi in primis e all’intera comunità mondiale. Del resto il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, dove sarà conservato il reperto da oggi in poi, è un Museo di rilevanza Nazionale nato come museo civico e poi, nel 1963, divenuto per volontà della comunità locale museo statale. Negli ultimi anni abbiamo lavorato in maniera integrata, diffusa e congiunta che, anche attraverso una bigliettazione unica tra i musei cittadini – oltre che a protocolli e progetti integrati con altre realtà toscane interregionali e nazionali di cui la nostra città e promotrice e capofila – mirano ad una consapevolezza e ad una valorizzazione, diffusione e promozione adeguata del nostro immenso patrimonio culturale in generale, Etrusco in particolare”.
“Abbiamo sempre lavorato in maniera integrata – sottolineano il direttore regionale dei Musei della Toscana Casciu e la direttrice del Mnec Maria Angela Turchetti – con il Comune, il territorio e tutte le Istituzioni locali e continueremo a farlo per il bene della comunità e dei territori stessi. Nel ringraziare tutti coloro con cui lavoriamo in stretta collaborazione, in questa circostanza aggiungiamo i più sentiti ringraziamenti ai Carabinieri del Nucleo Tutela e alla Procura della Repubblica di Udine che con il loro intenso lavoro sono stati decisivi per il recupero del bronzetto. Un’operazione sinergica che ci auguriamo possa portare al rientro di tutto il materiale trafugato dal museo nel 1971 e che possa contribuire alla piena godibilità del Museo stesso e del patrimonio culturale territoriale”.
Il bronzetto, dunque, è tornato “a casa” e rimarrà in maniera permanente in esposizione all’interno del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, visibile a cittadini e turisti che lo vorranno, negli orari di apertura del museo. Per info sul Museo Nazionale Etrusco di Chiusi 057820177. Per info sui Musei della Città di Chiusi uniti da biglietto unico museale Città di Chiusi Card VisitChiusi.it, ufficio turistico comunale Proloco Chiusi 0578227667, o direttamente nei singoli Musei.