Il Consiglio non ha voluto accettare il cambiamento di passo che avevamo proposto, che chiedeva di modificare il piano triennale regionale per i progetti di Vita Indipendente stanziando ulteriori fondi e garantendo maggiore autonomia di scelta alle associazioni del settore, abbandonando una volta per tutte i percorsi di istituzionalizzazione”. È quanto ha affermato con rammarico il consigliere di Toscana a Sinistra Paolo Sarti, dopo aver visto bocciata dall’aula la mozione sottoscritta insieme al capogruppo Tommaso Fattori e alla collega Monica Pecori del Gruppo misto Toscana per Tutti.
“Le associazioni che lavorano per le persone con disabilità hanno tenuto numerosi presidi davanti alla Regione per ribadire quanto sia necessaria e urgente una svolta verso la vita indipendente ma la maggioranza non ha voluto ascoltare le loro istanze – ha detto Sarti -. È nostra intenzione proseguire questa battaglia anche nella prossima legislatura perché crediamo fermamente che anche l’emergenza Covid-19 ci imponga di ripensare il modello di assistenza alle persone non autosufficienti garantendo quanto più possibile la loro autonomia. Privilegiandone la permanenza nel proprio domicilio e nel proprio contesto abituale si migliorerebbe la qualità della vita riducendo o ritardando l’intervento dei servizi dedicati”.