“Il Governatore della Toscana, Enrico Rossi, con un post sulla sua pagina Facebook (che si può leggere al termine della dichiarazione, ndr) è intervenuto sulla questione dei compensi percepiti dai consiglieri regionali durante il lockdown, delineando un parallelo tra questi e la cassa integrazione erogata alle imprese.” Così una dichiarazione di Leonardo Nannizzi, presidente provinciale Confesercenti Siena.
“Un riferimento a nostro avviso inopportuno e irrispettoso per migliaia di imprese in forte difficoltà, molte delle quali rischiano la chiusura in questa fase di ripartenza, come descrivono anchei i dati pubblicati dall’Irpet.
Tali affermazioni tendono a confondere le acque su una vicenda censurabile come quella dei rimborsi percepiti dai consiglieri regionali, offendendo l’intero mondo imprenditoriale.
È utile ricordare che la cassa integrazione viene erogata secondo schemi ben precisi e non correlati al volume di affari mensile, e che il dato riportato dalla stampa va saputo leggere: se ci sono comportamenti impropri questi vanno censurati e perseguiti ma non si posso gettare strali su un intero comparto che offre occupazione, ed è il motore pulsante della nostra regione.
Piuttosto che postare sui social network, il Governatore si impegni a sostenere l’economia della nostra regione, al pari delle imprese.”
Questo il post pubblicato da Rossi: “Chiediamo al governo in che modo intenda recuperare le risorse, che risulterebbero pari a un quarto del complesso di quelle devolute per la cassa integrazione, percepite da aziende che non hanno visto in questo periodo di emergenza sanitaria calare i loro fatturati ma hanno pagato i lavoratori con i soldi di tutti i cittadini. Questo a fronte di altre che a causa dei ritardi si sono caricate direttamente dell’onere di anticipare la cassa integrazione. Il tema della giustizia e della correttezza, e anche del senso di responsabilità, è questione sempre importante ma lo è ancora di più in tempi così difficili per tanti italiani.”