La Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa ringrazia gli operatori delle residenze per la grande professionalità profusa. Nelle quattro strutture gestite, per anziani e una per persone con diversa abilità, i tamponi effettuati per il Covid-19 hanno dato tutti esito negativo sia per gli ospiti che per gli operatori.
“Ce lo ha comunicato la nostra Azienda sanitaria e la riteniamo una informazione bella da condividere con la nostra comunità, conseguenza di un complesso di misure introdotte e della grande professionalità della nostra Fondazione e delle tante persone impegnate – dice il presidente della FTSA Alessandro Donati, sindaco del Comune di Colle di Val d’Elsa -. Una grande attenzione prima di tutto da parte degli operatori, anche nella propria vita privata – dice Donati – Li ringrazio per la serietà con cui hanno continuato a svolgere il loro lavoro, a contatto con persone fragili e in contesti di certo non semplici né sereni, caratterizzati da un’evoluzione repentina di procedure normative e operative. Lo hanno fatto attuando le direttive e cercando di fare il meglio possibile in una situazione comunque d’emergenza. Una grande responsabilità che abbiamo condiviso e su cui ora più che mai è assolutamente vietato abbassare la guardia”.
Facciamo un passo indietro. In seguito alle recenti disposizioni da parte della Regione Toscana le RSA e le RSD sono state messe al centro di verifiche a tappeto che hanno riguardato ospiti e operatori, tutti sottoposti a tampone. Questo ha interessato, per quanto riguarda i servizi della FTSA, la RSA Bottai di Colle di Val d’Elsa, la RSA Gandini di Poggibonsi, la RSA Santa Fina di San Gimignano e la RSD il Mulino di Poggibonsi. In base ai protocolli in essere sono stati effettuati i tamponi ai 167 ospiti e ai 140 operatori. Tutti negativi. “Abbiamo comunicato l’esito alle famiglie ed è stata anche l’occasione per ringraziarle per la comprensione dimostrata – dice Donati –. E’ oltre un mese che abbiamo chiesto di non entrare nelle strutture per visitare i parenti. Abbiamo trovato altri modi di contatto, come le videochiamate, ma comprendiamo il sacrificio importante se pur chiaramente a tutela delle persone presenti”. “Ringraziamo – prosegue Donati – le importanti donazioni che privati e associazioni hanno fatto per dotare gli operatori delle residenze dei dispositivi di sicurezza. Un grande gesto per la comunità e per chi ogni giorno ha svolto e continua a svolgere con spirito di servizio il proprio compito di cura e assistenza verso persone più fragili”. “Nulla cambia, adesso, perché la situazione resta complessa e delicata e nostro impegno è quello di continuare a garantire attenzione, prudenza e professionalità a tutela dei nostri servizi e della persone coinvolte”, chiude Donati.