e per questo motivo doveva rispettare la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’obbligo di trattenersi in casa dalle 21 alle 5.
La misura era stata stabilita a dicembre dal giudice del Tribunale di Siena dopo la convalida dell’arresto del 19enne, marocchino residente a Casole d’Elsa, e i Carabinieri, conoscendo bene il giovane, hanno intuito che dopo un paio di controlli a distanza ravvicinata presso l’abitazione, avesse pensato di farla franca uscendo negli orari non consentiti.
Alla terza verifica effettuata il 6 gennaio scorso poco dopo la mezzanotte infatti, i militari dell’Arma hanno visto confermate le proprie intuizioni: il 19enne era assente. Mentre i Carabinieri stavano provvedento agli accertamenti del caso, il marocchino è stato notato mentre stava sopraggiungendo a bordo di un’auto, risultata poi intestata al padre. Alla vista dei Carabinieri, il 19enne ha abbandonato il veicolo con i fari accesi, scappando e raggiungendo l’entrata posteriore del palazzo per poi affacciarsi al balcone di casa negando l’evidenza dell’accaduto.
Oltre alla segnalazione di infrazione alle prescrizioni imposte inoltrata al giudice competente, che potrà valutare un aggravamento della sua posizione, il 19enne è risultato anche privo di patente di guida ed, essendo sottoposto anche a misura di prevenzione personale, è scattata così la denuncia prevista dal ”Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione” che prevede la pena dell’arresto fino a 3 anni.