con qualsiasi mezzo, con la donna e i figli, emesso dal GIP presso il Tribunale di Siena nei confronti di un italiano di 45 anni.
Dalle indagini svolte dalla Polizia è emerso un quadro familiare di ripetute violenze subite dalla donna che aveva infine deciso di lasciare il marito per stabilirsi in un’altra abitazione con i figli, cercando di liberarsi dallo stato di pericolo cui era continuamente sottoposta.
Purtroppo l’incubo non era finito con l’allontanemento dalla casa familiare dato che l’uomo, non accettando la separazione, aveva continuato a perseguitarla con messaggi, chiamate e incursioni sul luogo di lavoro, una piccola attività commerciale che la vittima, 36enne italiana residente a Poggibonsi, aveva aperto per conquistarsi una indipendenza economica.
In una circostanza il 45enne si era addirittura presentato al negozio brandendo un’ascia, con cui aveva danneggiato una grata di protezione della vetrina, atto che solamente il pronto intervento di un congiunto della moglie aveva impedito potesse essere portato a conseguenze ancora più estreme.
La donna aveva anche cercato di convincerlo a desistere, ma senza esito. Dopo un breve periodo di calma apparente, l’uomo aveva ripreso, infatti, con le minacce ed i comportamenti sempre più aggressivi, tanto da costringerla a modificare le sue abitudini di vita, procurandole uno stato di persistente timore.
L’epilogo era stato raggiunto circa venti giorni fa quando l’uomo, telefonicamente, aveva minacciato di raggiungere lei e i figli dicendole presso la loro abitazione per farsi esplodere.
Nella circostanza era intervenuta subito una pattuglia del Commissariato di Poggibonsi che aveva constatato lo stato di terrore della donna, adoperandosi per garantirne l’incolumità. Immediatamente era stata raccolta la denuncia della vittima ed attivata la procedura prevista dal cosiddetto “Codice Rosso”.
Le indagini successive, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e condotte poliziotti, hanno consentito di ricostruire il quadro delle violenze subite, già perduranti dal passato, che si erano aggravate negli ultimi mesi segnando una significativa escalation che andava assolutamente interrotta.
A seguito dei riscontri investigativi e degli elementi gravemente indiziari e probanti raccolti, il GIP ha quindi emesso il provvedimento, subito eseguito dalla Squadra di PG del Commissariato che ha fermato l’uomo in un comune limitrofo. Ora dovrà osservare scrupolosamente le prescrizioni imposte dalla misura cautelare per non aggravare ulteriormente la sua posizione.