Sul posto è intervenuta una pattuglia della Stazione Carabinieri di Siena centro ai quali la donna ha raccontato i particolari dell’accaduto. La vittima ha specificato ai militari dell’Arma che, nella tarda mattinata, era stata prima contattata telefonicamente da un presunto avvocato che la avvisava di un incidente in cui sarebbe rimasto coinvolto il figlio. Successivamente uno sconosciuto socio del sedicente avvocato si era poi presentato presso l’abitazione dell’anziana dove, per la risoluzione del problema, gli erano stati consegnati 700 euro in contatti e due bracciali in oro. La donna, ripensando all’accaduto, ha poi capito di essere stata vittima di una truffa ed ha segnalato il fatto ai Carabinieri. L’ammontare complessivo del danno è da quantificare e le indagini sono state prese in carico dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Siena.
“La tecnica del falso incidente è efficacissima – spiegano i Carabinieri -, oltre che particolarmente infame, perché fa leva sui sentimenti più nobili della vittima ed è pertanto molto diffusa. Nel caso si dovesse ricevere una chiamata del genere si deve prendere tempo e chiamare i Carabinieri al 112, in breve giungeranno sul posto carabinieri in borghese con auto civetta. Nessun timore di disturbare. I carabinieri saranno anzi grati a chi li aiuti a far meglio il proprio lavoro. L’andamento di tali reati è ciclico per cui è prevedibile che si possano a breve verificare degli altri casi. Le “squadre” che compiono tali attività delittuose si spostano per l’Italia ed effettuano più tentativi ad ogni spostamento. Non sempre va loro bene, ma quando la truffa riesce il danno anche morale per la vittima è sempre rilevante. Spesso l’anziano si sente inadeguato, non più valido. Cadere nel tranello gli abbatte l’autostima e lo fa davvero soffrire.”