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SIENA

Siena, il Consiglio comunale del 15 novembre 2018

15 Novembre 201835 minuti di lettura
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sala-del-capitano-del-popolo_650Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria giovedì 15 novembre a partire dalle 9, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.

Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):


18) L’INTERROGAZIONE DI CERRETANI SUI REATI DI PECULATO DA PARTE DELLE STRUTTURE RICETTIVE
 
Il consigliere Claudio Cerretani (In Campo), durante l’interrogazione che ha presentato ha ricordato che “i gestori delle strutture ricettive sono direttamente legati all’amministrazione comunale da un rapporto funzionale di servizio, per il quale la Corte dei Conti ha ritenuto che il mancato versamento dell’imposta di soggiorno determina un danno erariale a cui deve rispondere la stessa struttura”. Cerretani, evidenziando che la Corte di Cassazione con la sentenza 32058 dello scorso 12 luglio ha ritenuto configurabile il reato di peculato, ha chiesto di conoscere: “Se il Comune ha ricevuto formale notizia della pendenza di procedimenti penali nei quali è stato contestato il reato di peculato ai danni dell’Amministrazione da parte di gestori di strutture ricettive;  quali siano le iniziative che l’Ente ritiene necessario adottare al riguardo; e se intenda costituirsi parte civile nei relativi procedimenti penali”.

“Il Comune di Siena – ha risposto l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – ha ricevuto in più casi la formale notizia della pendenza di procedimenti penali di peculato ai danni del Comune stesso da parte di gestori di strutture ricettive che si erano appropriati dell’imposta di soggiorno. Si tratta, di norma, di casi di evasione relativamente consistente, scaturiti da rilevazioni del Servizi Tributi ed oggetto di indagini specifiche a cura del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale. Naturalmente, trattandosi di procedimenti penali, non ci è dato in questa sede fornire ulteriori dettagli sulle fattispecie.

Attraverso le sentenze dei tribunali in sede penale e di quelle della Corti dei Conti per danno erariale (per inciso, numerosi casi sono avvenuti in Toscana, regione con spiccata vocazione turistica) si è venuto a determinare un quadro piuttosto chiaro delle responsabilità, confermato anche dalla recente sentenza di Cassazione 32058 del 17 maggio 2018, secondo il quale ai fini dell’imposta di soggiorno, i titolari delle strutture alberghiero/ricettive sono incaricati di pubblico servizio e agenti contabili, nei confronti del Comune, sin dal momento dell’incasso del tributo. Pertanto, attualmente le responsabilità dei gestori che si appropriano dell’imposta emergono sia in sede penale (con il reato di peculato) sia in sede contabile (con le condanne per danno erariale). Il Servizio Tributi e l’Avvocatura Comunale hanno via via valutato l’opportunità di costituzione di parte civile nei procedimenti penali, ma fino ad oggi il recupero – quando non è avvenuto, per così dire, “spontaneamente” ad opera del gestore condannato durante il procedimento o ad esito della sentenza – è stato attuato con le modalità richieste espressamente al Comune di Siena dalla Procura della Corte dei Conti Toscana, ossia secondo le procedure di cui all’art. 214 e seguenti del D. Lgs. 174/2016 “Codice di giustizia contabile”, che giungono fino al recupero coattivo mediante ruolo consegnato all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Tale procedura, tutto sommato, consente comunque all’Ente di recuperare le somme senza la necessità della costituzione di parte civile.

Ciò non toglie che in futuro il recupero di quanto spettante al Comune possa essere operato con modalità alternative, ove si dimostrino più efficaci, alla luce della normativa vigente e di quella di auspicabile futura emanazione”.

Claudio Cerretani, ha ringraziato l’assessore per la risposta ricevuta dichiarandosi soddisfatto.


17) LA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA DEI PISPINI NELL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA

Presentata da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) un’interrogazione sulla riqualificazione della zona dei Pispini.

Griccioli, evidenziando che “le aree periferiche dentro le mura siano soggette ad un progressivo degrado e continuo spopolamento con la conseguente chiusura delle attività commerciali come già avvenuto in via dei Pispini”, in parallelo ha posto l’attenzione “sulla mancanza di posti macchina sia per i residenti, sia per tutti quei contradaioli che abitando lontano dalla Contrada hanno difficoltà a frequentarla”.

Per questi motivi ha chiesto “se è stata valutata la possibilità dell’acquisizione da parte di Siena parcheggi degli stalli invenduti che si trovano nella parte interrata sotto via Formichi, costruiti dalla società edile Focardi che si trova, al momento, in gravi difficoltà economiche; se sussiste l’intenzione di acquisire l’ex Distretto Militare di S. Chiara per favorire la riqualificazione di tutta la zona dei Pispini e quella fuori della Porta di San Viene; se in questo eventuale progetto di acquisto e successivo recupero si ritenga indispensabile collaborare con la Contrada del Nicchio che già ha effettuato interventi di miglioria nella parte prospicente al vicolo di S. Chiara; se il Comune è a conoscenza degli studi effettuati da alcuni professionisti contradaioli tesi proprio alla riqualificazione della zona; se  in via Aretina, per la sicurezza dei pedoni, si ritenga opportuno, oltre che strutturare un marciapiede,  installare dei tutor che controllino la velocità dall’inizio della via fino all’altezza dell’Hotel Il Giardino”.

Nella sua risposta l’assessore ai LL.PP. Massimo Sportelli  ha comunicato che “L’acquisizione, da parte della Siena parcheggi, degli stalli invenduti della Società Focardi pare non essere percorribile, stante l’esiguità del numero di posti disponibili che, da un lato non pare utile ad evadere le aspettative esistenti dei cittadini, e, dall’altro, non si presenta neppure come economicamente appetibile per la partecipata; verso la quale peraltro esistono delle pressioni di questa amministrazione perché si faccia finalmente carico di altre situazioni al momento più idonee a risolvere criticità incombenti anche se in altra zona, ad esempio la rimessa interrata in via Fraiese”.

L’assessore ha fatto presente che stante il pregresso ereditato il Comune può, attualmente “Protendersi solo verso la riqualificazione, la dovuta certificazione e la messa in sicurezza del proprio patrimonio immobiliare, è escluso pertanto che ci siano risorse da destinare ad acquisizioni di così importanti cespiti. Si guarda però con attenzione ad ogni opportunità di riqualificazione del territorio e quindi di interessamento di terzi purché con ricadute implicanti benefici nel senso suddetto”.

“Ad ogni Contrada – ha proseguito – l’Amministrazione riconosce la qualifica di Ente di Antico Diritto che esplica che le proprie storiche attribuzioni con riferimento al proprio territorio di riferimento; quindi, in ogni caso, anche in quello di intromissione di diritti di terzi, le aspettative della Contrada verranno tenute nella dovuta considerazione rispetto alla fattispecie del caso, ma comunque saranno garantite le storiche prerogative che vanta sul suo territorio. Personalmente non sono a conoscenza dei dettagli degli studi effettuati dai contradaioli, ma perché in questo momento l’Assessorato che rappresento ha altre priorità e non può spendersi su beni adesso di proprietà del demanio, viceversa sono pronto ad occuparmi di ogni ipotesi di riqualificazione anche in project, ed in caso di acquisizione del cespite anche in partnership”.

Per quanto riguarda via Aretina “questa Amministrazione, attenta alle politiche di mobilità e di sicurezza stradale soprattutto per gli utenti più deboli: i pedoni, ha deciso di realizzare un nuovo marciapiede della lunghezza di circa 600 metri nella parte in cui la via ne è sprovvista. L’intervento è inserito nella programmazione triennale per il 2019”. Si tratta infatti di completare il collegamento pedonale in sicurezza – attraverso le curve del ‘Tondo’ – fino al parcheggio scambiatore dei Due Ponti.

La direttrice è anche coincidente con lo storico percorso dell’itinerario cosiddetto Via Lauretana senese, approvato con delibera di giunta nello scorso mese di settembre secondo un protocollo già sottoscritto tempo addietro tra più comuni, tra cui Siena.

La Regione Toscana ha quindi aperto linee di finanziamento per alcuni progetti di messa in sicurezza dei tratti ‘critici’ lungo l’antico tracciato della Via Lauretana, con tempi stringenti. Gli uffici comunali, in coordinamento con gli uffici degli altri comuni e i referenti della Regione, hanno redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo marciapiede e la Giunta lo ha approvato il mese scorso ed inviato alla Regione. “Siamo in attesa di riscontro sull’ammissione o meno al cofinanziamento – ha precisato Sportelli.

Il costo complessivo è di circa 120mila euro  ed è stato suddiviso in due lotti funzionali di circa 300m ciascuno, per permettere maggiore flessibilità al recepimento di eventuali quote parziali di cofinanziamento”.

Il primo lotto si svilupperà sul lato sinistro a scendere e il secondo  sul lato destro. Una scelta dovuta a vincoli preesistenti sulla strada: accessi, ostacoli, sottoservizi, etc.

“Sull’opportunità di istallare tutor dall’inizio di via Aretina fino all’Hotel Il Giardino in via Peruzzi si ritiene che non sia una soluzione efficace per il rallentamento dei veicoli. Il tutor infatti rileva la velocità media dei veicoli rilevati sia in ‘ingresso’ del tratto misurato che in ‘uscita’, alla fine del medesimo. Visti i numerosissimi accessi e le numerose intersezioni intermedie (via Gigli, via Sant’Eugenia, via Vivaldi, Cozzarelli, Strada Busseto…) il sistema non sarebbe efficace”.

“Per quanto concerne gli stalli sotto via Formichi – ha controbattuto Griccioli – chiedo all’Amministrazione di verificare sia la quantità sia l’entità economica, vista la situazione di fallimento in cui si trova la società Focardi. Per il Distretto Militare, a memoria, ricordo che il Ministero della Difesa era possibilista nel concedere l’immobile al Comune, quindi su questo punto presenterò, in seguito, un’apposita interrogazione; allo stesso modo procederò per  l’installazione di tutor in tutte le strade adiacenti alla cinta muraria, vista la velocità con la quale vengono spesso percorse”.

Il consigliere si è dichiarato “soddisfatto” sui rapporti che intercorrono tra il Comune e le Contrade, così come per la realizzazione del tratto di marciapiede mancante in via Aretina. Mentre sulla riqualificazione dell’area dove si trova il Fortino del Peruzzi ha chiesto “maggiore attenzione, viste le condizioni del prezioso manufatto”.


16) APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DI BENINI SULL’ILLUMINAZIONE IN PIAZZA DEL CAMPO

E’ stata approvata, all’unanimità, con un emendamento a firma di Alessandro Masi (PD), la mozione presentata da Paolo Benini (Gruppo misto) sull’illuminazione in piazza del Campo.

Il consigliere Benini ha ricordato che “il Comune ha attivato la nuova illuminazione a luci Led in Piazza del Campo, che non ha schermature verso l’alto e, utilizza una temperatura di colore che produce una luce bianchissima, deteriorando notevolmente l’estetica del luogo”.

Poiché le due stazioni astronomiche nel territorio di Siena, una nella sede dell’università in via Roma 56 e l’altra in strada Laterina “non sono più in condizione di operare a causa della nuova illuminazione, pur essendo previsto dalla normativa regionale che le stazioni siano garantite da un’area di protezione con un raggio di 10 km dal loro centro”. “Questo perché – ha proseguito Benini –  il segnale fondo cielo orientato in direzione sud, opposta alla piazza, risulta aumentato di circa sei volte, rendendo impossibile l’osservazione e la ricerca scientifica del telescopio universitario”. Inoltre ha sottolineato come “l’eccessiva illuminazione produca possibili danni alla salute umana e al mondo animale, identificabili in alterazioni dei bioritmi, rilevati anche nella flora”.

Per questi motivi il consigliere ha chiesto l’impegno del sindaco a “verificare le iniziative assunte dall’Amministrazione per arrivare alla conclusione dell’intervento, il capitolato di spesa e il progetto dell’azienda incaricata dei lavori, la corrispondenza tra progetto e capitolato con l’opera reale, il rispetto delle normative, compresa quella sulla misurazione della luminescenza del cielo”.

Inoltre, in caso di violazioni, è stato chiesto l’impegno ad accertare eventuali responsabilità e a ripristinare le condizioni che permettano l’operatività delle due stazioni.

La mozione è stata arricchita dall’emendamento di Masi il quale ha ricordato che “l’intervento sull’illuminazione aveva l’obiettivo di migliorare gli impianti con le tecnologie a Led e che il progetto Citelum può essere opportunamente aggiustato in piazza del Campo e aiutare la coerenza del successivo intervento in piazza del Duomo”.


15) NON PASSA LA MOZIONE DEL GRUPPO PER SIENA SUL TAVOLO ISTITUZIONALE PERMANENTE PER LA RISOLUZIONE DELLE CRISI

Non è passata la mozione dei consiglieri Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini, gruppo Per Siena, nella quale si chiedeva l’istituzione di un Tavolo permanente per la risoluzione delle situazioni di crisi.

Griccioli partendo dalla considerazione che “alcune aziende strategiche del territorio si trovano in una situazione di crisi, e tra queste il gruppo Bassilichi, per il quale è stato sottoscritto in Regione un accordo quadro per dare garanzia occupazionale, territoriale e professionale ai lavoratori”, aveva sottolineato come “il Comune ha il dovere di tutelare le opportunità di lavoro e di sviluppo a garanzia della collettività, visto che non esiste un coordinamento tra istituzioni e soggetti sociali per far fronte ai problemi legati all’occupazione”.

Da qui la richiesta del consigliere alla Giunta e al sindaco “di impegnarsi a istituire un Tavolo permanente per affrontare le diverse situazioni di crisi, coinvolgendo le associazioni di categoria, i sindacati, le istituzioni pubbliche e le parti interessate”.

Dai banchi della maggioranza Francesco Mastromartino (Lega) ha motivato il respingimento della mozione sul fatto che “l’istituzione di un Tavolo permanente non è sufficiente per trovare risposte alle crisi delle aziende, perché ognuna ha una storia e un’evoluzione a sé, che deve essere affrontata singolarmente e in maniera diversa. Questo, chiaramente non significa limitare la nostra attenzione al tema del lavoro, tutt’altro. Lo dimostra il caso Whirlpool per la quale è stata coinvolta la Regione e il Governo”.


14) IL SINDACO RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI VALENTINI E PERICCIOLI SU AVVISO PUBBLICO

Bruno Valentini e Giulia Periccioli (PD) hanno presentato oggi in Consiglio comunale un’interrogazione sull’adesione del Comune ad Avviso Pubblico (l’associazione nazionale di enti locali e regioni contro le mafie, in nome della lotta alla corruzione, al malaffare e alla cattiva amministrazione). Periccioli ricordando all’aula che “nel 2015 l’Amministrazione lo aveva fatto per tutelare la legalità democratica e rendere trasparente l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche”.

La consigliera ha sottolineato che “l’adesione a questo codice etico di comportamento rafforza le regole e gli impegni di trasparenza e di responsabilità degli amministratori pubblici, introducendo anche nuovi obblighi per gli stessi”. Periccioli, osservando che, durante la campagna elettorale, molti candidati sindaco si erano impegnati pubblicamente ad aderire ad Avviso Pubblico, ha chiesto al sindaco se intende sottoscrivere il documento.

Il sindaco Luigi De Mossi, precisando che nel periodo della campagna elettorale, durante l’incontro con l’Associazione Libera aveva aderito ai principi di Avviso Pubblico riservandosi una riflessione sui contenuti, ha sottolineato come “nessuno possa contestare tali principi, tantomeno una Pubblica Amministrazione. Principi, peraltro, contenuti nella nostra Carta costituzionale,

e per i quali non necessita nessuna adesione formale perché fatti propri dagli stessi Enti”. Il primo cittadino, riportando anche la non adesione ad Avviso Pubblico del Comune di Firenze, ha evidenziato che non aderirà, “pur rispettando ed adottando detti  principi per l’amministrazione del Comune di Siena”.

Giulia Periccioli, considerandosi insoddisfatta, e pur concordando con il sindaco sul fatto che i principi di Avviso Pubblico devono sempre guidare l’agire degli amministratori, ha proposto “l’adozione di una Carta del Comune di Siena  sulla quale declinare Avviso Pubblico e altri principi, uno specifico Codice etico dell’Ente, che potrebbe rappresentare un “laboratorio” da emulare a livello nazionale”.


13) IN CONSIGLIO UN’INTERROGAZIONE SULLA SPERIMENTAZIONE DELL’AMBULANZA INFERMIERISTICA

Carlo Marsiglietti del gruppo Voltiamo Pagina, durante la seduta odierna del Consiglio Comunale, ha presentato un’interrogazione sulla sperimentazione dell’ambulanza infermieristica nel sistema 118. Il consigliere comunale ha spiegato in aula che si tratta di un progetto “in gestazione da anni del quale improvvisamente ne è stata predisposta l’attivazione esclusivamente a Siena nel primi giorni di luglio 2018”, che “prevede una massiva demedicalizzazione del territorio”. L’improvvisa attuazione, inoltre, è stata effettuata “con la giustificazione della maggiore carenza dei medici nel periodo estivo per la concomitanza delle ferie”. Marsiglietti ha inoltre ricordato che “il progetto è stato dichiarato ufficialmente una sperimentazione”, e che “nel mese di agosto ci sono state giornate di vera congestione al Pronto Soccorso, verosimilmente dovute al fatto che il personale infermieristico è obbligato a trasportare il paziente in ospedale, in quanto la competenza di fare diagnosi e prescrivere terapie è esclusiva prerogativa del medico”. Il consigliere ha dunque interrogato l’Amministrazione affinché “solleciti la sospensione del periodo sperimentale e il ripristino dell’ambulanza con medico a bordo”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alla Sanità Francesca Appolloni la quale, sottolineando l’attenzione dell’Amministrazione sull’argomento, ha dichiarato che in merito alla fine della fase di sperimentazione “non è stata ricevuta alcuna comunicazione ufficiale. Le motivazioni addotte a favore dell’adozione del nuovo modello ci vedono in attesa dei dati monitorati dalla AUSL, ma, nel frattempo, si è proceduto alla convocazione delle direzioni sanitarie sia dell’Usl sia dell’azienda ospedaliera”.

“Non sfugge, infatti, a questa Amministrazione – ha proseguito – che la riorganizzazione del 118 abbia ricadute pratiche sul Pronto Soccorso, motivo per cui a questa prima convocazione per l’apertura di  un Tavolo tecnico con i direttori sanitari seguirà l’interessamento anche delle associazioni di volontariato che insistono nel sistema”.

Il consigliere Marsiglietti si è dichiarato soddisfatto della risposta. E ha evidenziato come “la situazione attuale altro non sia che una conseguenza di quella precedente. L’auspicio è che il tutto non finisca senza risposte concrete come in genere accade nel nostro paese”.


12) L’ASSESSORE BIONDI SANTI HA RISPOSTO ALL’INTERROGAZIONE DI MASI SULLA PROPOSTA DI LEGGE INERENTE L’INTRODUZIONE, NELLE SCUOLE, DELL’INSEGNAMENTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Il consigliere Alessandro Masi (PD)  ha presentato, nella seduta di oggi, un’interrogazione sulla proposta di legge di iniziativa popolare “sull’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma, con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”, promossa dal Comune di Firenze e fatta propria dall’ANCI.

Masi, ricordando che è in corso la campagna di raccolta delle firme per la quale ANCI invita i Comuni a individuare una o più giornate per l’effettuazione attraverso momenti di sensibilizzazione, ha chiesto al sindaco “se la richiesta è stata valutata, e se intende accogliere l’invito dell’ANCI per promuovere la proposta di legge”.

Concordando con Masi sull’importanza dell’educazione alla cittadinanza, l’assessore all’Istruzione Clio Biondi Santi ha fatto presente “Come oggi si registri un andamento negativo verso l’assimilazione di valori come il rispetto reciproco, il senso di responsabilità e il senso di appartenenza”, e come sia “già in Senato una proposta su questo tema. “Mi riferisco, nello specifico al DDL n. 796, recante: “introduzione dell’insegnamento curriculare nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, allargamento della partecipazione degli studenti agli organi collegiali della scuola, non che reintroduzione del voto in condotta”.

Come si evince dal titolo, il DDL riprende la ratio della proposta di legge di iniziativa popolare del comitato dell’ANCI. Riteniamo dunque non più necessario proseguire alla promozione di un’iniziativa che, per quanto lodevole, in qualche modo sarebbe ripetitiva di un atto già presente in un ramo del Parlamento.

Informo dunque il consigliere Masi e tutti i presenti che questa Amministrazione non può raccogliere l’invito alla raccolta firme, in quanto l’iniziativa è già stata presa in carico da un gruppo Parlamentare, nell’auspicio che questa trovi il più ampio consenso e possa diventare norma applicabile il prima possibile”.

“Non soddisfatto” per la risposta ricevuta, il consigliere Masi ha evidenziato come “una iniziativa non escluda l’altra, anzi la rafforzi, così da sensibilizzare le persone su temi importanti e sempre più di attualità. Si tratta di un’occasione persa per un’Amministrazione che sostiene il valore della cittadinanza attiva, ma soprattutto per la città. Un Comune attivo su questi temi sarebbe stato un segnale per il futuro”.


11) IN CONSIGLIO COMUNALE SI E’ PARLATO DELLA SICUREZZA PEDONALE E VEICOLARE IN STRADA DI SCACCIAPENSIERI

Con un’interrogazione, Luca Micheli (PD) ha chiesto informazioni relative ai lavori di ripristino della sicurezza pedonale e veicolare in Strada di Scacciapensieri.

Il consigliere ha ricordato all’aula che nel luglio 2017 i consiglieri PD Bruttini e Persi avevano già presentato un’interrogazione con lo stesso oggetto, evidenziando che già da alcuni mesi si era verificato un movimento franoso che aveva interessato anche Strada di Scacciapensieri, all’altezza dei numeri civici 7-9 e fino all’incrocio con via di Colledoro, al quale era stato provveduto limitandosi al posizionamento di barriere new jersey e l’attivazione di un semaforo per regimentare il traffico in corsia unica creando costanti incolonnamenti. Micheli ha fatto presente che “l’allora assessore Mazzini, da ispezioni effettuate, aveva dichiarato che non si era trattato di una frana, bensì di un taglio cospicuo della folta vegetazione che aveva reso evidente come il bordo strada non fosse stato realizzato proprio a regola d’arte. E che nella deliberazione consiliare dello scorso 30 gennaio, avente per oggetto il programma triennale die Lavori Pubblici 2018-2020, si prevedeva, per il corrente anno, l’intervento denominato “Lavori di ripristino della sicurezza pedonale e veicolare di strada di Scacciapensieri e per la fruibilità dell’Istituto Bettino Ricasoli con un importo di spesa di 500mila euro””. Il consigliere ha, quindi, evidenziato “come fino ad oggi nessun lavoro sia stato realizzato nel tratto in questione”, e come  “La circolazione continui ad essere regolata da un semaforo con un senso unico alternato, permanendo le stesse forti criticità  per la fruibilità dell’ingresso al plesso scolastico”, ed ha chiesto di conoscere le tempistiche stabilite per l’intervento annunciato e non ancora realizzato.

“Il movimento franoso verificatosi nella tarda primavera del 2017 non è altro che la punta di un iceberg”, ha risposto l’assessore ai LL. PP. Massimo Sportelli.

“Il problema della viabilità di Scacciapensieri è infatti atavico, poiché già diversi anni fa l’Amministrazione aveva ritenuto di rivolgersi ad un progettista esterno (Ing. Capotorti), il quale aveva redatto un progetto giungendo sino alla fase esecutiva.

L’inerzia e gli annosi ritardi nell’attuazione di tale progettazione, che riguardava la viabilità dell’intera area, sono stati tali da non rendere più attuabili detti proponimenti perché ormai obsoleti sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista delle mutate esigenze dell’attuale viabilità”.

La frana non è stata quindi che l’occasione per evidenziare le criticità emerse a seguito di una potatura consistente “che ha fatto appurare l’esistenza di cavità che si insinuavano pericolosamente sin sotto la sede stradale”.

Sulla tempistica per la realizzazione del necessario intervento per la messa in sicurezza veicolare e pedonale della strada Sportelli ha informato che “non è stato rinvenuto alcun elaborato progettuale ancorché preliminare, ma data la volontà di intervenire stiamo valutando come riuscire ad inserirlo già nel 2019, o se invece sia opportuno, come pare, spostarlo al 2020 (proprio per l’attuale assoluta assenza di una pur minima elaborazione progettuale utile quanto meno per l’accensione di un mutuo).

Anche ipotizzando di riuscire a far elaborare una progettazione di massima in tempi strettissimi, proprio nel prendere conoscenza dei proponimenti di intervento di chi ci ha preceduto, non abbiamo potuto prescindere dal considerare che detti intenti imponevano delle riflessioni.

In particolare si è ravvisato la condivisibile volontà di una rettifica planimetrica della sede stradale con allargamento al fine di migliorare le caratteristiche geometriche della carreggiata e dell’intersezione, con realizzazione di un percorso pedonale a quota strada sul lato dell’Istituto Agrario; ma abbiamo altresì ravvisato che per realizzare tale intendimento così come ipotizzata pare  necessario acquisire una porzione dell’oliveta di proprietà dell’Istituto.

Inoltre nella realizzazione delle opere di contenimento del nuovo rilevato stradale mediante strutture in c.a. e terre armate si voleva anche realizzare un percorso, e più che altro un sottopasso pedonale in modo da rendere indipendenti i flussi degli studenti correlati all’attività didattica dalla viabilità pubblica con conseguente adeguamento della fermata autobus e dell’attraversamento pedonale.

La riflessione che stiamo facendo è sia di carattere temporale sia economico e verte proprio sulla necessità di acquisizione di un terreno (anche se in via convenzionale), e sull’opportunità di previsione di un sottopasso pedonale (così oneroso), per raccordare un immobile di proprietà terza, della provincia, con i propri “campi didattici”.

Tutto ciò per di più in assenza di una progettazione preliminare ed in presenza di un esborso sensibile: 500mila euro, impone a nostro avviso di dover riconsiderare una necessaria dilatazione temporale, e  valutare di postergare quantomeno al 2020 la realizzazione delle opere che verranno ritenute necessarie dalla intervenuta progettazione preliminare. Resta inteso che sono in corso di attuazione accorgimenti atti a migliorare la viabilità, ed attenuare i disagi dei cittadini nelle necessarie more che la situazione ci impone”.

“Mi fa piacere – ha controbattuto Micheli – che la Giunta condivida le priorità da me esposte, vista la criticità del traffico veicolare presente in questa zona. Già ripristinare la doppia carreggiata è un passo avanti, l’auspicio è quello di veder migliorare ulteriormente la situazione in tempi brevi”.


10) CON UN’INTERROGAZIONE CONSILIARE VALENTINI CHIEDE INFORMAZIONI SUL CAMPO DA RUGBY DELL’ACQUACALDA

Bruno Valentini (PD) ricordando al consesso che la stessa assemblea lo scorso aprile “approvò all’unanimità l’acquisizione al patrimonio comunale del campo da rugby dell’Acquacalda attraverso la risoluzione anticipata per mutuo consenso della convenzione con la quale l’amministrazione aveva concesso per 99 anni all’Università agli Studi di Siena  il terreno dove si trova l’impianto”; e che da notizie di stampa “sembra che l’acquisizione si stia perfezionando e quindi si possano utilizzare anche i 150mila euro già deliberati per i lavori di adeguamento della struttura sportiva”. Ha chiesto una serie di informazioni e nello specifico di: “conoscere lo stato effettivo dell’acquisizione; quali i tempi per dotare il rugby di un impianto adeguato; se, come ipotizzato dalla precedente amministrazione, si intende garantire la fruizione pubblica dell’area verde adiacente al campo”.

“E’ vero – ha risposto l’assessore ai LL.PP. Massimo Sportelli – che nel 1989 fu concesso il diritto di superficie all’Università per 99 anni, che il Consiglio comunale ha approvato detta risoluzione, così come è vero che contestualmente fu previsto che il Cus potesse proseguire la gestione fino all’avvio delle opere di adeguamento e comunque fino al termine della stagione sportiva. Non è vero, invece, che l’impianto possa adesso rientrare sic et simpliciter nel patrimonio comunale, perché per poter acquisire qualsiasi immobile è necessario che esso sia trasferibile in quanto esente da vizi come richiesto per legge (doppia conformità).

Il fabbricato di corredo all’impianto, invece, ha un progetto approvato nel 1996, ma è conforme a una variante successiva, in realtà mai approvata, e in più necessita di deposito al Genio civile.

L’immobile può però essere sanato,  la procedura è in itinere e a questa seguirà un accertamento di conformità del Comune, in modo che si possa finalmente procedere all’ipotizzato re-impossessamento.

La procedura non potrà dirsi però conclusa perché i locali dovranno essere resi idonei all’attività sportiva cui sono stati da sempre destinati”. “Nessuno prima di adesso – ha evidenziato l’assessore – si era preoccupato di verificare che gli spogliatoi di una squadra di Rugby devono avere un dimensionamento più ampio,   pertanto si è reso necessario studiare un’alternativa che anche attraverso lo sfruttamento di strutture temporanee e di previsione progettuale consenta  di assicurare la continuità di utilizzo sportivo, mentre si costituiscono i titoli per svolgere gli imprescindibili adeguamenti. Nel contempo la società sportiva  porterà a compimento il proprio percorso di distaccamento dall’Ente di gestione provvisorio (Cus) per poter così sottoscrivere un’adeguata convenzione con previsione delle idonee prescrizioni di interesse pubblico”.

In merito all’ultimo punto  dell’interrogazione, relativo all’utilizzo pubblico dell’area verde, Sportelli ha informato che il progetto esecutivo dell’intervento è stato approvato con determina dirigenziale n. 2030 del 14/09/2018, e aggiudicato tramite il sistema Acquisti Regionale della Toscana Start con determina dirigenziale n. 2303 del 16/10/2018.

I lavori saranno consegnati ed eseguiti, condizioni meteorologiche permettendo, entro questo mese.

Bruno Valentini, nel prendere atto che l’iter, seppur faticosamente, sta andando avanti, ha esortato il Comune affinché “faccia il possibile, collaborando anche con tutti gli altri interlocutori,  affinché la squadra di rugby abbia la possibilità di usufruire del campo di gioco, anche se questo dovrà essere oggetto di adeguamenti per risultare idoneo alle esigenze degli sportivi”. Il consigliere si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta relativa all’area verde adiacente alla struttura.


9) CERRETANI RIPORTA IN CONSIGLIO COMUNALE LA PROBLEMATICA SULLA FORNITURA DEI LIBRI DI TESTO ALLE PRIMARIE

Claudio Cerretani (In Campo) ha riportato all’attenzione del Consiglio Comunale i disguidi relativi verificatisi in merito alla fornitura dei libri di testo agli alunni delle scuole primarie.

Il consigliere, dopo aver ripercorso i vari passaggi burocratici relativi all’affidamento della fornitura e riportata la risposta dell’assessore Clio Biondi Santi fatta durante la seduta consiliare dello scorso 27 settembre ha chiesto “Se e come sia stato monitorato il processo di compilazione degli elenchi da parte delle scuole e il procedimento contrattuale per la consegna dei testi; se all’inizio dell’anno scolastico sia stato controllato che questi fossero stati consegnati; e se si è conclusa, e quando, la consegna. Oppure, in caso contrario quali risultano essere le scuole ancora scoperte ed i tempi previsti per la consegna”.

L’assessore all’Istruzione Clio Biondi Santi ricordando come “Determinate scelte e tempistiche siano  state volute dalla precedente Amministrazione”, ha informato il consesso “Che il monitoraggio non è mai venuto meno”. In data  11 ottobre, infatti il dirigente del Servizio, Casprini, ha inviato una prima richiesta ufficiale di chiarimenti, alla quale ne è seguita un’altra il 16 con un sollecito scritto ad adempiere. Non ottenendo risposte definitive in data 26 ottobre è stato proceduto con un atto di contestazione: una diffida, nella quale si intimava il fornitore a quanto ancora non evaso, applicando, in caso contrario, le penalità ex art. 9 del capitolato.

L’assessore nel sottolineare che ha, quindi, tenuto fede ai tempi di azione anticipati durante il Consiglio comunale del 27 settembre “Per la volontà di risolvere il problema, che è stata sempre primaria a prescindere di chi fossero le inadempienze, sia  riguardo alla gara, sia per la consegna”. “L’Amministrazione – ha proseguito – ha provveduto al controllo della consegna dei libri ad inizio anno, basandosi, ovviamente, sulle scuole che avevano compilato e inviato gli allegati alla ditta fornitrice. Su questo punto, tra l’altro, Fidenia, la ditta fornitrice, cerca di basare le sue difese, denunciando forti ritardi nella consegna o errori di compilazione degli elenchi da parte delle segreterie. Stiamo indagando sulla questione, anche se la cosa  non ha nessun risvolto sulla risoluzione del problema”.

Precisando che l’Amministrazione deve agire in ossequio agli articoli del capitolato e alle leggi in materia, Biondi Santi ha rimarcato “la solerzia nell’esperire tutto ciò che le norme concedono per eliminare un disagio che ci coinvolge totalmente, come amministratori, cittadini e genitori”. Per quanto riguarda il completamento della consegna, da un controllo con le segreterie scolastiche risultano “18 libri ancora da consegnare per i residenti del nostro Comune, 2 per Sovicille, 6 per Monticiano, 5 per Monteroni e 10 per Castelnuovo Berardenga”.

“Tralasciando le iniziative di varia natura che verranno attivate nei confronti della ditta fornitrice – ha concluso – per il prossimo anno scolastico sarà cura di questa Amministrazione impostare nuove regole e tempistiche per la consegna degli elenchi dei libri, in modo che qualsiasi inadempienza del fornitore non possa, in alcun modo, essere mitigata da mancanze o ritardi a noi anche indirettamente imputabili”.

Cerretani, nel prendere atto della risposta ricevuta ha auspicato che per il prossimo anno scolastico la situazione non si ripeta.


8) L’ASSESSORE FAZZI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI VALENTINI E PERICCIOLI SULL’ALLACCIAMENTO DELL’ACQUEDOTTO A MONTECHIARO

Bruno Valentini e Giulia Periccioli (PD), con l’interrogazione presentata in Consiglio Comunale hanno fatto presente al consesso che “la zona di Montechiaro, nel Comune di Siena, è sprovvista da decenni di allacciamento all’acquedotto, e che, a seguito di un complesso percorso che ha coinvolto oltre quaranta famiglie lì residenti, era già stata  prevista una contribuzione economica da parte di queste così da permettere di portare l’acqua corrente nelle loro abitazioni”.

Lo stanziamento di circa 190 mila euro era stato inserito nel bilancio previsionale 2018 e il seguente 17 maggio era stato approvato il progetto definitivo elaborato da Acquedotto del Fiora  per un intervento dal costo complessivo di oltre 300mila euro.

Valentini ha quindi chiesto, vista la copertura finanziaria del progetto, “di dare l’autorizzazione  affinché sia realizzata questa importante opera pubblica, in modo da rispondere a un bisogno primario reclamato da tempo dagli abitanti della zona”.

“Con una variazione della Giunta, con i poteri del Consiglio, – ha risposto l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – si è provveduto a stornare una spesa di investimento che non sarebbe stato possibile far partire entro fine anno per mancanza di progettazione (è stata riprogrammata sul triennio 2019-21), e parte delle risorse sono state utilizzate per finanziare il prolungamento dell’Acquedotto di Montichiaro. L’opera era stata tolta dalla variazione di assestamento perché finanziata con mutuo. Inoltre era previsto che il Comune anticipasse le quote dei privati per l’allacciamento all’acquedotto”.

“Con la manovra adottata dalla Giunta – ha evidenziato l’assessore – sono stati raggiunti due obiettivi: si è evitato il ricorso all’indebitamento e, inserendo nella convenzione un termine entro il quale i privati dovranno versare le quote di loro pertinenza all’Ente, pena il mancato allacciamento all’acquedotto, si eviterà ragionevolmente che il Comune anticipi somme per conto di privati cittadini nel momento in cui partiranno i lavori”.

Valentini si è dichiarato soddisfatto per la conferma ottenuta dall’amministrazione sull’investimento richiesto, anche se è mancato il chiarimento sulla volontà del Comune sulla metanizzazione della zona, su cui seguirà un’ulteriore interrogazione.


7) MARSIGLIETTI NUOVO CAPOGRUPPO DI “VOLTIAMO PAGINA”
Durante la seduta consiliare odierna, il presidente Marco Falorni ha informato l’aula che Carlo Marsiglietti è il nuovo capogruppo di “Voltiamo Pagina”.


6) IL CONSIGLIO APPROVA LA CONVENZIONE CON IL COMUNE DI PIANCASTAGNAIO PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI DI SEGRETARIO COMUNALE

L’assemblea consiliare ha approvato la convenzione tra il Comune di Siena e quello di Piancastagnaio per l’esercizio, in forma associata, delle funzioni di Segretario Comunale.

“L’accordo – ha spiegato il presidente della Commissione consiliare Programmazione, Bilancio e Affari generali Mauro Marzucchi – allo scopo di conseguire economie di spesa a beneficio di entrambe le Amministrazioni, risulta proficuo per la razionalizzazione e il contenimento dei costi, in virtù della ripartizione dei relativi oneri fra i due Enti”.

Il Comune di Siena, che assume il ruolo di capo convenzione, valida per la durata del mandato elettorale del Sindaco di Siena, e quello di Piancastagnaio si accordano per un unico segretario comunale che presti la propria opera in entrambe le sedi, assicurando la propria presenza a Siena per quattro giorni settimanali e a Piancastagnaio per un giorno, oltre la partecipazione alle sedute di entrambi gli organi comunali.


5) IN CONSIGLIO IL RINNOVO DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI IN MATERIA PREVIDENZIALE

L’assemblea consiliare ha deliberato il rinnovo della convenzione per lo svolgimento, in modo coordinato e unitario, delle funzioni e dei servizi previdenziali relativi al personale dei Comuni di: Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Casole d’Elsa, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Radda in Chianti, San Gimignano, Sovicille, Asciano e Rapolano Terme, attraverso un ufficio comune, gestito operativamente, dall’Amministrazione.

Prima della scadenza, sono arrivate istanze formali dai 10 comuni convenzionati per chiedere il rinnovo dell’accordo per poter programmare la continuità gestionale del servizio. Un supporto specialistico in materia previdenziale che, in questi anni, è stato valutato altamente soddisfacente e svolto con puntualità e professionalità da parte del Comune.

Alla luce delle nuove competenze attribuite agli enti in materia di previdenza complementare, e i nuovi sistemi di calcolo pensionistico, la convenzione viene integrata con nuovi compiti per l’ufficio comune che vanno dall’istruttoria fino alla definizione delle pratiche di coloro che vorranno optare proprio per la previdenza complementare. In questo modo si pongono i presupposti per il consolidamento di strumenti organizzativi di carattere associativo per la gestione comune di funzioni e servizi, con il fine prioritario di realizzare sensibili economie di scala attraverso la combinazione sinergica delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Perseguire l’armonizzazione e omogeneizzazione degli strumenti applicativi e dei procedimenti amministrativi in materia semplificherà, in prospettiva, anche il rapporto interfunzionale tra gli Enti coinvolti.

I Comuni convenzionati contribuiranno annualmente all’Amministrazione senese un finanziamento, omnicomprensivo, in base al numero dei dipendenti a tempo indeterminato: fino a 40 dipendenti 3mila euro, da 41 a 80 4mila euro, e oltre 80 5mila euro.


4) IN CONSIGLIO LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE

L’assemblea consiliare ha approvato alcune modifiche al Regolamento per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale.

Come ha sottolineato l’assessore al Patrimonio Luciano Fazzi “il documento ha permesso, in questi anni, di rendere omogenee e trasparenti le procedure di aggiudicazione degli immobili, individuando dei criteri che agevolassero soprattutto le Contrade, e tutte quelle associazioni no-profit che svolgono attività di interesse generale a favore dei cittadini residenti nel comune di Siena. In questi casi il regolamento prevede anche la possibilità di ridurre i canoni di affitto”.

“Si è, però, rilevata la necessità di inserire nel testo – ha proseguito – una riduzione del 100% del canone di locazione a favore dei soggetti che hanno in affitto immobili di proprietà comunale ma che svolgono gratuitamente, nei confronti dell’Amministrazione comunale, un’attività di interesse pubblico che genera introiti per le casse comunali, maggiori dello stesso canone di affitto”.

Tale ulteriore agevolazione riguarda pertanto i soggetti, operanti senza fini di lucro, che svolgono statutariamente una delle attività elencate nel Regolamento e sono titolari di uno specifico rapporto convenzionale con l’Ente.


3) IL CONSIGLIO APPROVA ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO SULL’IMPOSTA DI SOGGIORNO

L’assemblea consiliare ha approvato alcune modifiche e integrazioni al Regolamento dell’imposta comunale di soggiorno, che entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio.

Come ha ricordato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “l’imposta è stata istituita con lo scopo di finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché per la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, e i relativi servizi pubblici. Questa delibera  è tesa innanzi tutto a semplificare la gestione dell’imposta”.

Tra i principali provvedimenti previsti si ricorda la riduzione del periodo di applicazione dell’imposta, l’esenzione per particolari categorie di utenti svantaggiati, la possibilità di stipulare convenzioni con gestori di portali telematici che gestiscono gli affitti brevi, la riscossione mensile dell’imposta.

“Tali modifiche – ha proseguito l’assessore – si vanno ad aggiungere alla riduzione/omogenizzazione tariffaria già deliberata dalla Giunta che, oltre che a ridurre la pressione fiscale sugli operatori del settore turistico, favorirà anche la stipula di una convenzione con Airbnb, portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi, con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare, generalmente privati”.

“Si tratta di una modifica regolamentare utile alla razionalizzazione e all’adeguamento normativo per andare incontro alle esigenze delle strutture ricettive ed a migliorare il servizio di accoglienza e promozione turistica a Siena. Allo stesso tempo rappresenta il primo passo dell’Amministrazione verso una progressiva riduzione della pressione tributaria e fiscale promessa in campagna elettorale”, ha concluso Fazzi.


2) IN CONSIGLIO COMUNALE IL SINDACO DE MOSSI INFORMA SULLA VIABILITA’ IN VIA FIORENTINA

A seguito dell’interrogazione presentata lo scorso Consiglio comunale relativamente alla pericolosità della circolazione in via Fiorentina, a causa del cedimento del muro di cinta di pertinenza dell’ex Hotel Villa Patrizia, il sindaco Luigi De Mossi ha fatto la seguente comunicazione.

“Sia l’assessore ai LL.PP. Massimo Sportelli sia il collega all’Urbanistica Francesco  Michelotti e, in parte il sottoscritto, ci siamo attivati presso il curatore fallimentare che ci ha dato una serie di informazioni, ovviamente pubbliche. Il comparto di cui stiamo parlando, che comprende anche il muro perimetrale che è stato oggetto della legittima e giusta attenzione, è all’asta giudiziaria e non riescono a venderlo nelle forme previste per un motivo molto semplice: ci sono alcuni beni, segnatamente una piscina, che sono risultati abusivi. Hanno venduto altre piccole porzioni, di cui non c’è stata fornita l’entità economica. Per quanto riguarda questa posizione, il curatore avrebbe chiesto, nella massima trasparenza di questa Amministrazione, la possibilità di chiedere la sanatoria della piscina. Per sanare una piscina di questo genere (fortunatamente stiamo parlando di una procedura a evidenza pubblica, quindi ci sarà la massima trasparenza), l’iter prevede per la sanatoria la doppia conformità, quindi non soltanto la conformità per quanto riguarda il nuovo strumento, ma anche per quello precedente. Su questo stiamo ancora valutando perché non so se sarà possibile farlo. Ove fosse possibile, visto che fortunatamente, come ho detto prima, si parla di un’asta pubblica nella quale non ci sono motivi particolari per l’acquisto di questo bene, potremmo risolvere il problema sanando la posizione, ove la legge lo consenta. Questo permetterebbe di raggiungere, da parte della curatela, una provvista economica per la quale si sarebbero impegnati a queste condizioni non ricattatorie per avere una disponibilità economica nell’effettuare quel legittimo intervento per la riapertura della strada.
Ho predisposto personalmente una lettera con la quale scriviamo al curatore per sollecitare questo tipo di intervento, indipendentemente dal procedimento di approvazione, che sarà lungo e non breve, per risolvere questo problema che è stato, giustamente, sollevato in questo consesso.

Questo è lo stato dell’arte per quanto riguarda la strada.

Stiamo anche valutando, per evitare danni erariali, se è possibile fare un nostro intervento per poi rimettere il conto alla curatela fallimentare. Anche questa è un’altra opzione. Sinceramente, proprio per un problema di bilancio, preferirei far intervenire loro direttamente per due ordini di ragioni: il primo è perché si opera in una proprietà che non è la nostra e, quindi, con tutti i problemi del caso nell’eventualità di un lavoro che non fosse a regola d’arte, non per colpa dell’Amministrazione, ma perché capita che i lavori non riescano bene. Il secondo profilo è perché, ovviamente, dal punto di vista del bilancio queste somme andrebbero recuperate, ma non sappiamo i tempi e i modi delle stesse, fermo restando il problema della sanatoria”.


1) APPROVATE IN CONSIGLIO ALCUNE MODIFICHE ALLO STATUTO COMUNALE

L’assemblea consiliare ha approvato alcune modifiche e integrazioni allo Statuto comunale. Dall’approvazione del testo vigente, la normativa si è arricchita di nuove disposizioni; da qui l’esigenza di procedere alla revisione del testo per renderlo più organico, dotando l’Ente di prescrizioni e regole più consone in termini di un migliore efficientamento dell’attività amministrativa e rispetto delle mutate sensibilità nel contesto sociale.

Una delle modifiche riguarda le prerogative dei consiglieri comunali, stabilendo che possono essere incaricati, dal primo cittadino, di approfondire e valutare specifici interessi o progetti in vista del conseguimento di obiettivi programmatici.

Abrogata la norma che prevedeva un’eventuale revisione o cancellazione delle norme statutarie solo dopo un anno dall’entrata in vigore del documento, o della sua ultima modifica.

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