• SIENA
  • PROVINCIA
  • TOSCANA
  • POLITICA
  • ECONOMIA
  • ARTE E CULTURA
  • EVENTI E SPETTACOLI
  • SPORT
    • CALCIO
    • BASKET
    • VOLLEY
    • ALTRE DI SPORT
  • AMBIENTE ed ENERGIA
  • AGROALIMENTARE ed ENOGASTRONOMIA
  • LAVORO e FORMAZIONE
  • SALUTE e BENESSERE
  • SCIENZA e RICERCA
  • SCUOLA e UNIVERSITA’
  • TURISMO
  • PALIO e CONTRADE
    • PALIO
    • AQULA
    • BRUCO
    • CHIOCCIOLA
    • CIVETTA
    • DRAGO
    • GIRAFFA
    • ISTRICE
    • LEOCORNO
    • LUPA
    • NICCHIO
    • OCA
    • ONDA
    • PANTERA
    • SELVA
    • TARTUCA
    • TORRE
    • VALDIMONTONE
Facebook Twitter WhatsApp Telegram Instagram
ULTIME NOTIZIE
  • Mps, De Mossi: “Oggi la banca è più forte, merito di Lovaglio ma anche dell’azione dei territori”
  • Ernesto Campanini (iep): “Le gare al massimo ribasso incidono sulla qualità dell’educazione dei bambini”
  • Palasport di Siena, la Giunta approva il disciplinare per l’utilizzo
  • Anestesia e rianimazione neurochirurgica e Laboratorio patologia clinica, nominati i nuovi direttori al policlinico di Siena
  • Reddito di cittadinanza: 38 persone denunciate dai Carabinieri di Siena
  • Open Day 2023. L’Università di Siena si presenta agli studenti delle scuole superiori, alle famiglie e agli insegnanti
  • Molesta ragazze nel centro di Siena: trovato con due coltelli nell’auto
  • “Ciao Mia”, musica e parole a sostegno della chirurgia pediatrica di Siena
  • “Canapa industriale: da fibra tessile a pianta ecosostenibile”, convegno all’Accademia dei Fisiocritici
  • Montomoli: “Una seria ed efficace politica per le abitazioni tra le nostre priorità con la costituzione di un’agenzia sociale per la casa”
Facebook Twitter Instagram WhatsApp Telegram
lunedì, 6 Febbraio 2023
Siena FreeSiena Free
MENU
Facebook Twitter Instagram WhatsApp Telegram
Siena FreeSiena Free
GAIOLE IN CHIANTI

Gaiole difende le origini del Chianti

10 Novembre 20184 minuti di lettura
Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn

gaioleinchianti650Il Manifesto dei sindaci del Chianti, firmato alla Certosa di Pontignano il 15 marzo del 1997  comprendeva 8 Comuni: Tavarnelle, Barberino, San Casciano, Greve in Chianti, Castellina, Radda, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga. Era una scelta nata dalla volontà di valorizzazione della comune identità regolata da uno statuto che prevedeva che le decisioni di questa aggregazione fossero tutte prese SOLTANTO all’unanimità. Nel 2009, a dodici anni di distanza, la conferenza permanente degli otto sindaci del Chianti tornò a riunirsi per confermare questa visione e, successivamente, gli otto i sindaci decisero insieme di istituire la tassa di soggiorno.

Un lungo percorso comune interrotto nel 2018.

Il 5 ottobre 2018, infatti, sette di quei Comuni hanno deciso di escludere Gaiole in Chianti da questo percorso, e arbitrariamente hanno modificato lo statuto che li univa nonostante il voto contrario della stessa Gaiole. Oggi richiedono a Gaiole l’approvazione delle modifiche allo statuto della Conferenza Permanente dei Sindaci del Chianti approvato a maggioranza quindi inefficace in base alle regole fondative.

Il Consiglio comunale di Gaiole, chiamato a pronunciarsi, non ha riconosciuto la validità di questo percorso e si è opposto nel metodo e nel merito. I consiglieri comunali di Gaiole hanno votato compatti all’unanimità una delibera che stabilisce di non procedere all’approvazione delle modifiche allo statuto della Conferenza Permanente dei Sindaci del Chianti e richiedere la revoca degli atti dei Comuni coinvolti e l’intervento per competenza della Regione.

La delibera del Comune di Gaiole sarà inviato alla Regione affinché agisca e sospenda la procedura di richiesta di riconoscimento ufficiale del ruolo della Conferenza. Il Consiglio comunale si riserverà inoltre ogni azione ritenuta opportuna e necessaria per la tutela degli interessi del Comune di Gaiole.

“Uno tra i principali valori fondativi che fecero del Patto di Pontignano un progetto di condivisione delle iniziative di sviluppo del Chianti – spiega il sindaco Michele Pescini – fu la prescrizione che tutte le decisioni dovessero essere assunte all’unanimità tra i Comuni sottoscrittori dell’accordo. Questa apparente limitazione, oggi presa a pretesto per cambiare una regola fondamentale, non ha impedito nel tempo il crearsi di condizioni favorevoli per portare avanti politiche del territorio e del turismo in modo condiviso, attraverso il dialogo e del reciproco rispetto, in una collaborazione fattiva tra pari”.

“Quello che oggi viene richiesto è un passo indietro – prosegue Michele Pescini –  non rispetta le regole concordate e condivise, è illegittimo. Si tratta di una scelta che giudichiamo priva dei profili normativi che lo statuto impone: cambiare le regole di uno statuto che prevede decisioni all’unanimità, non può che farsi con un’espressione unanime della volontà di tutti gli 8 Comuni aderenti. Qualsiasi altra scelta presa a maggioranza contrasta con lo statuto vigente ed è quindi, a nostro parere, da respingere per manifesta contrarietà alla norma”.

“Da dove nasce questa volontà di rottura? – prosegue il sindaco – Il contrasto non è formale, è profondo e di merito quando i rappresentanti di sette comunità vogliono far prevalere il concetto di identificazione e commistione tra le zone di produzione del vino Chianti Classico e il territorio del Chianti.

Una scelta che contrasta con la verità storica e geografica e individua il “mercato” come regolatore sociale. La DOCG Chianti Classico definisce e protegge l’area di produzione di uno dei vini più famosi del mondo e il Consorzio del Chianti Classico è l’interlocutore di primaria importanza a cui tutti dobbiamo riconoscere il diritto e dovere di tutelare e proteggere la zona di produzione.

Il nostro Chianti è fatto di persone, lavoro, bellezza, strade bianche e castelli, non solo bottiglie di vino e lo difenderemo come, questo sì, principio fondatore dei nostri paesi, uniti o da soli.  La nostra qualità di amministratori ci impone il rigoroso rispetto delle norme, della storia e della geografia e vogliamo ricordare che non ci risulta esistere un’indicazione formale del Chianti nella sua accezione di ‘territorio’, approvata da chi ne avesse titolo, se non quella riportata nel toponimo di alcuni dei comuni che ne fanno parte. Greve diventò ‘in Chianti’ nel 1972 solo dopo numerose richieste, avanzate al Ministero prima e alla Regione Toscana poi, che trovarono inizialmente la ferma opposizione dei tre comuni di Gaiole, Radda e Castellina in Chianti”.

Condividi: Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn
Articolo precedente”Il laboratorio nelle malattie autoimmuni”, corso di formazione dell’Università di Siena
Articolo successivo Tra fake news e privacy, professionisti della salute alle prese con le nuove tecnologie

RACCOMANDATI PER TE

GAIOLE IN CHIANTI

Gaiole in Chianti: individuati i responsabili del danneggiamento degli addobbi natalizi

27 Gennaio 2023
AGROALIMENTARE ed ENOGASTRONOMIA

Consorzio Chianti Colli Senesi a Wine&Siena 2023

26 Gennaio 2023
ALTRE DI SPORT

Chianti Ultra Trail, si va verso il record di presenze

25 Gennaio 2023

ULTIME NOTIZIE
ECONOMIA, COMMERCIO e FINANZA

Mps, De Mossi: “Oggi la banca è più forte, merito di Lovaglio ma anche dell’azione dei territori”

6 Febbraio 2023
SIENA

Ernesto Campanini (iep): “Le gare al massimo ribasso incidono sulla qualità dell’educazione dei bambini”

6 Febbraio 2023
SIENA

Palasport di Siena, la Giunta approva il disciplinare per l’utilizzo

6 Febbraio 2023
SALUTE e BENESSERE

Anestesia e rianimazione neurochirurgica e Laboratorio patologia clinica, nominati i nuovi direttori al policlinico di Siena

6 Febbraio 2023
SIENA

Reddito di cittadinanza: 38 persone denunciate dai Carabinieri di Siena

6 Febbraio 2023
SCUOLA e UNIVERSITA'

Open Day 2023. L’Università di Siena si presenta agli studenti delle scuole superiori, alle famiglie e agli insegnanti

6 Febbraio 2023
Carica altri articoli

  • Facebook 67.237
  • Twitter 7.627
  • Telegram 475
  • 3.595 WhatsApp
Copyright 2017-2022 © Sienafree srls - Tutti i diritti riservati
Editore: Sienafree srls - Sede legale: viale Vittorio Veneto, 41 - 53100 Siena - sienafree@pec.it
Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Siena 01431460524 | R.E.A. di Siena: 147263
Iscrizione al Registro della stampa del Tribunale di Siena: 04/17 del 29/05/2017 | Iscrizione al R.O.C.: 36060
Direttore responsabile: Giuseppe Nigro
Redazione e invio comunicati stampa: stampa@sienafree.it
Per la pubblicità: Sienafree srls - publi@sienafree.it
Consorzio Tutela Palio di Siena
Gli stemmi, i colori delle Contrade e le immagini del Palio sono utilizzati con l'approvazione del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena. Ogni altro uso o riproduzione sono vietati salvo espressa autorizzazione del Consorzio.
Facebook Twitter Instagram WhatsApp Telegram
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e condizioni
© 2023 Siena Free. Realizzato da Sienafree srls

Inserisci il termine di ricerca e premi Enter. Premi Esc per annullare.