Questi i nostri voti ai dieci fantini che hanno corso il Palio:
ANDREA COGHE detto TEMPESTA (Tartuca): 8,5
Aspettava con trepidazione la sua occasione che è arrivata, anche un po’ a sorpresa, dopo l’altalena del 17 tra la Tartuca e Trecciolino. Al canape, con la Torre accanto, cerca di leggere la mossa e le intenzioni di Gingillo e del Nicchio che tentava di avvantaggiarsi con un posto basso. Quando l’Oca entra non parte bene, ma riesce a trovare un corridoio interno che lo fa uscire quinto dal primo San Martino. Si mette dietro ai primi ed il vero capolavoro lo compie al secondo San Martino quando infila tutti di dentro e si porta in testa. Cade al Casato entrando forse un po’ troppo interno, ma è fortunato perché Remorex prosegue la sua corsa permettendogli di mettere il primo sigillo.
OPPORTUNISTA
ANDREA MARI detto BRIO (Civetta): 7+
Il suo primo giro e mezzo è praticamente perfetto. Durante la mossa Techero sembra un altro cavallo rispetto a quello riottoso visto durante le prove (brava anche la stalla della contrada), e lui lo gestisce al meglio anche se all’ingresso della rincorsa si fa trovare leggermente in ritardo. Si butta nel “corridoio Mari” e alla Cappella è già terzo. Al Casato compie un altro mezzo miracolo e passa tutti dall’interno con il cavallo che sembra volare, ma che inspiegabilmente va dritto a San Martino ponendo fine ad una corsa che avrebbe avuto probabilmente ben altro epilogo.
SFORTUNATO
GIOSUE’ CARBONI detto CARBURO (Torre): 7
Aveva un compito ben preciso e come fin qui è sempre accaduto, lo porta a termine con successo. Tonina gli dà una bella mano perché al canape è praticamente immobile. Quando Gingillo entra cerca di andare subito a prenderlo, ma ci trova il Nicchio. L’Oca prova a scappare dall’interno, lui prima cerca di ostacolarla ma senza troppo successo, riuscendoci invece a San Martino quando fa cadere Gingillo mettendo fine alle speranze di vittoria della rivale.
ESTREMO DIFENSORE
JONATAN BARTOLETTI detto SCOMPIGLIO (Giraffa): 6
Dal secondo posto al canape prende bene la mossa ed esce secondo dietro la Chiocciola. Quando si accorge di non riuscire a “coprirla” richiama il cavallo e si porta in traiettoria interna girando secondo a San Martino. Raol tende ad andare largo in curva, ma lui prova comunque a guidarlo al meglio mettendosi in scia alla Civetta. Tempesta lo passa dall’interno al secondo San Martino, ma al Casato la sua corsa finisce sul tufo perché il cavallo scivola con il posteriore e cade.
INDOMITO
CARLO SANNA detto BRIGANTE (Selva): 6-
Sfruttando la buona posizione al canape parte tra i primi arrivando terzo in entrata a San Martino, ma al Casato va veramente troppo largo non sfruttando gli errori di chi lo precede. La sua traiettoria è alta e non riesce a guadagnare posizioni neanche al secondo San Martino, mantenendosi comunque nel gruppetto di testa. Come per altri, la sua corsa finisce con la caduta “di gruppo” al secondo Casato.
SENZA INFAMIA E SENZA LODE
ELIAS MANNUCCI detto TURBINE (Chiocciola): 5,5
Voto condizionato dalla vittoria della rivale. Dal primo posto parte benissimo e prende la testa. Cerca di guidare al meglio Terribile da Clodia andando largo, però, sia a San Martino che al Casato. Verso l’altezza della mossa viene sopravanzato dalla Civetta, ma qui si nota il suo tentativo, andato a vuoto, di tenere basso il proprio cavallo, che invece non risponde ai comandi. Al secondo San Martino va nuovamente molto largo e finisce la sua corsa al Casato trascinato suo tufo dallo scivolone della Giraffa.
COLPEVOLE… CON ATTENUANTI
GIOVANNI ATZENI detto TITTIA (Nicchio): 5+
Ultimamente è sfortunato per il posto al canape, stavolta il nono. Cerca di gestire lui la mossa cambiando spesso di posto per andare accanto alla Torre e sfruttare un corridoio più interno. Quando l’Oca entra lui si trova a contatto con la Torre e non riesce a partire, impostando San Martino da ottavo. Prova a sfruttare i numerosi errori di quelli davanti, ma non recupera molto terreno fino al secondo San Martino. Al Casato è particolarmente fortunato a non cadere dopo aver battuto sul colonnino. Si ritrova praticamente da solo a cavallo a lottare con gli scossi. Finisce secondo con più di un rammarico.
OCCASIONE PERSA
VALTER PUSCEDDU detto BIGHINO (Lupa): 5
Gli capita un buon posto al canape, ma sotto ha delle contrade molto svelte in partenza. Fianca comunque tra i primi, ma non riesce a coprire Chiocciola, Giraffa e Selva, che lo costringono all’impostazione di una traiettoria piuttosto alta. A San Martino finisce coinvolto nella lotta tra Torre e Oca che lo travolgono facendolo cadere.
TRAVOLTO
FEDERICO ARES detto ARES (Drago): 5-
Al primo palio, in una situazione tranquilla e senza pressioni, ci saremmo aspettati qualcosa in più. L’unico aspetto sufficiente è lo spezzone di corsa dalla mossa a San Martino, quando nonostante il posto alto al canape riesce a impostare la curva in quinta posizione. Da qui, però, non si vede più. Va larghissimo in curva, al secondo San Martino lo sorpassano anche i cavalli scossi, ed al terzo cade senza un apparente motivo valido.
ARRENDEVOLE
GIUSEPPE ZEDDE detto GINGILLO (Oca): S.V.
impossibile trovare un voto per il suo Palio. L’Oca era tra le accoppiate favorite, ma la sorte ha voluto metterla di rincorsa dando una bella mazzata alle speranze di vittoria. Con la Torre che aveva un unico obiettivo, lui ha provato a sorprenderla in partenza buttandosi nel corridoio interno che lo aveva premiato due mesi fa. Ci riesce solo in parte perché Carburo cerca di ostacolarlo subito. Riesce a divincolarsi, ma al primo San Martino non ha scampo.
COLPITO E AFFONDATO
(contrada, nome cavallo, manto, sesso, età, proprietario;
nome fantino, soprannome)
LINK alla presentazione del Drappellone realizzato da Gian Marco Montesano
Immagini © FotoStudio Siena
www.fotostudiosiena.it facebook
www.alessiabruchifotografia.it facebook
instagram