La Giunta regionale dovrà promuovere l‘apertura di un nuovo tavolo regionale con la multinazionale GlaxoSmithKline, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti sindacali aziendali per la stabilizzazione dei lavoratori con contratto di somministrazione negli stabilimenti di Siena e di Rosia.
Il Consiglio regionale ha approvato, mercoledì 10 ottobre, all’unanimità una mozione dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Si-Toscana a sinistra), che chiedono, più in generale, una regolamentazione dell’uso del lavoro interinale all’interno dell’azienda farmaceutica.
“Una lavoratrice è stata licenziata dopo aver lavorato come precaria per 78 mesi – ha rilevato Fattori –. Altri due lavoratori hanno dovuto lasciare dopo cinque anni”.
“E’ una realtà strategica per l’economia senese sia per investimenti e occupazione sia per innovazione e ricerca – ha osservato Simone Bezzini (Pd) –. Ci sono ragioni oggettive dietro gli accordi fatti, come il ciclo produttivo e gli andamenti di mercato, che richiedono flessibilità. Credo, però, che una nostra sollecitazione, in questa sede, sia importante per una loro verifica”. A questo scopo Bezzini ha suggerito di prevedere specifici strumenti di monitoraggio del settore. Un suggerimento accolto.