(vai all’articolo), lo studio legale tributario Dentons di Milano, che lo difende, precisa in una nota riportata dall’Ansa che «le operazioni oggetto di contestazione non hanno generato nel complesso la benché minima sottrazione d’imposta. In altri termini, a seguito delle operazioni contestate il Fisco non ha perso nemmeno un euro; tali operazioni, infatti, sono state effettuate esclusivamente per fini estranei a motivi fiscali».
Per lo studio legale la GdF «non ha tenuto conto dei principi più volte affermati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i quali conducono a opposte conclusioni. La Corte di Giustizia Ue è la più alta autorità in materia di Iva avendo questo tributo matrice comunitaria e chiunque, per quanto concerne l’applicazione di tale imposta, deve conseguentemente attenersi rigorosamente ai suoi dettami, a nulla rilevando, ove siano difformi, interpretazioni di qualsiasi altro soggetto».
«In questo caso – prosegue la nota dello studio legale tributario Dentons che difende Jacopo Biondi Santi -, sono state commesse, al massimo, solo talune violazioni formali, dalle quali possono discendere – sempre in base a pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea – solo sanzioni corrispondenti alla natura di tali violazioni, il cui ammontare è conseguentemente molto modesto; non può invece derivarne la debenza di alcuna somma a titolo d’imposta».
«Alla luce di tali precisazioni siamo certi che quanto è accaduto verrà rapidamente chiarito, sia in ambito tributario che penale», dichiarano i difensori dopo aver anche premesso che, riguardo ai reati fiscali per cui è indagato Biondi Santi, «sono ancora da accertare sia i fatti sia le eventuali responsabilità».
Jacopo Biondi Santi ha conferito allo studio legale tributario Dentons – con un team composto dal partner professor Giulio Andreani, dal counsel Domenico Rettura e dall’associate Valeria Andreani – la difesa tributaria relativa alle accuse fiscali mosse dalla Guardia di Finanza nei suoi confronti e delle società Montepo’ Srl e Jbs Srl. Contestazioni da cui è dipeso il sequestro per circa 4,8 mln di euro tra terreni, immobili e altri beni. Jacopo Biondi Santi è assistito per la difesa penale dagli avvocati Enrico De Martino e Lorenzo De Martino di Siena, e per quella attinente gli eventuali profili societari dall’avvocato Giovanni Gatteschi.