Così l’inizio di un intervento della lista Potere al Popolo che appoggia la candidatura a sindaco di Alessandro Vigni.
“Ad oggi, continuiamo a non conoscere però se la Bassilichi (e soprattutto i suoi controllori) abbiano fatto qualche passo indietro rispetto alla proposta iniziale di incentivare al licenziamento volontario oltre 100 dipendenti per realizzare un primo profitto immediato come nello stile di tutti i grandi gruppi finanziari.
Profitto da incrementare poi sulle spalle dei restanti dipendenti che verrebbero ripartiti all’interno dell’Ausilia S.r.l. e della nuova compagnia, ancora tutta da definire, che dovrebbe occuparsi dei servizi di contact center.
Qualora questo passaggio andasse in porto, molto probabilmente, i lavoratori verrebbero inquadrati in contratti peggiori e in livelli inferiori rispetto agli attuali dove già sono la maggioranza coloro i quali, pur operando all’interno di questo settore tutto legato al mondo bancario e creditizio, si ritrovano con contratti di minor costo salariale e con minori garanzie (vedi soprattutto gli inquadrati nell’ambito del contratto del commercio).
Come Potere al Popolo, denunciamo per l’ennesima volta come i processi di outsourcing (cioè l’appalto a società esterne di funzioni, servizi e interi processi produttivi) spinti all’inverosimile non facciano altro che frammentare e indebolire il fronte dei lavoratori peggiorando le condizioni salariali e lavorative oltre che impoverire il tessuto produttivo.
Se a questo, sommiamo il continuo allontanamento dei centri decisionali e la subordinazione di questi ultimi a grandi gruppi di investimento con proprietà finanziarie allocate in ogni parte del mondo (meglio se nei paradisi fiscali degli evasori) estranee alle comunità di lavoratori e delle loro famiglie, capiamo chiaramente come sia sempre più difficile influire su processi economici dove il lavoro diventa una variabile totalmente dipendente dal capitale.
Nel caso specifico della Bassilichi ci preme ad esempio ricordare come questa sia diventata nel 2017 una società del tutto di proprietà della Nexi e come lo stesso gruppo Nexi sia, a sua volta, di proprietà di una compagnia dal nome Mercury UK Holdco Limited la quale è posseduta anch’essa da tre fondi d’investimento internazionali di cui la Advent International e la Bain Capital con sede in Luxemburgo e dalla società di gestione risparmio Clessidra”.