”Ho incontrato, incontro e incontrero’ chiunque voglia, sia esso del centrosinistra che del centrodestra, del centro, di qualunque altra aggregazione chieda un colloquio; questo ora e per il futuro. Questo non significa ovviamente che, una volta scelta una linea, io non rispetti quella linea, ma il parlare, il potersi confrontare, il poter parlare, è qualcosa che mi appartiene senza alcuna censura o limitazione. Quindi lo dico ai giornalisti che sanno fare perfettamente il loro lavoro, lo dico ai cittadini: guardatevi dai guardoni” ha affermato De Mossi.
“Perchè vi ho convocato qui (presso la Porta del Duomo Nuovo di Siena, ndr). Vi ho convocato qui perchè è uno dei luoghi – ce ne sono molti, ce ne sono moltissimi di luoghi suggestivi in questa nostra straordinaria città – perchè questo è un sogno di nostri concittadini di tanti tanti anni fa, un sogno che forse non si è realizzato per condizioni avverse, forse anche per qualche errore strutturale (questo lo diranno gli storici), ma è un sogno grande, è un sogno che fa sì che comunque quello che rimane sia un capolavoro. Per noi oggi non è così. Per quello che c’è stato negli ultimi anni non c’è stato un sogno, c’è stato il fatto che la città si è inabissata nel mar Tirreno.
Oggi, e questo è il senso di questa mia comunicazione, è necessario lo sforzo di tutti, senza differenze, senza alcuna pregiudiziale per ritirare su questa città dal mar Tirreno, per ricollocarla con una transizione ordinata e corretta, nella Toscana, nell’Italia e nell’ambito delle autonomie locali europee.
Noi abbiamo avuto sempre una tradizione importante, un legame con l’Europa, oggi a stento arriviamo a Firenze.
Per fare questo è necessario che tutti noi, in qualunque ruolo, non solo nei ruoli istituzionali, ci diamo da fare.
Come sapete io non ho mai avuto tessere di partito, non ho mai avuto iscrizioni, non ho attualmente iscrizioni. Io credo che un civismo, trasparente e solidale, inclusivo e non esclusivo, sia la cifra per poter governare questa città.
Credo che bisogni mettere da parte tutti i nostri interessi particolari, i nostri risentimenti, i nostri piccoli problemi, e capire quale puo’ essere un percorso che ci riconduca là dove siamo sempre stati, in un luogo non immaginario della nostra vita, in un luogo in cui Siena abbia la dignità, l’orgoglio e la capacità di essere sè stessa, non quello che è stata fino ad oggi.
Credo anche che sia necessario percio’ che vi siano alcune osservazioni da fare.
Comincio con il dire che la mia persona è disponibile ad una valutazione, perchè io non ho fatto alcun tavolo, alcun incontro con alcun tavolo: questo tengo a dirlo e lo posso provare in qualunque momento.
Ci sono delle persone che bontà loro hanno pensato, non so su quali basi, che io possa essere un candidato, ma ancora il tavolo politico su cui si discute della mia persona e anche di altre se nel caso non è ancora avviato. partirà dall’inizio della prossima settimana”.
“Io intendo parlare ai cittadini non per fare il libro dei sogni – ha proseguito De Mossi -, cioè un programma di cento pagine che poi finisce su un tavolo o in un cassetto polveroso che nessuno più guarda, ma io voglio sapere le loro necessità e le loro urgenze: stiamo parlando di questo. Voglio conoscere quali sono le loro necessità e urgenze e per farlo mi rechero’ a San Miniato, mi rechero’ all’ospedale, mi rechero’ all’Isola d’Arbia, mi rechero’ dovunque i cittadini vogliano dialogare con me e portero’ queste istanze al tavolo.
Se queste due posizioni, le istanze, le urgenze, le necessità dei cittadini e le richieste del tavolo si coniugheranno, allora la mia candidatura sarà possibile. Diversamente ringraziero’ tutti e faro’ scelte diverse che saranno sempre scelte di impegno civile come sono sempre state a favore dei cittadini, a favore della libertà di stampa se mi permettete visto che siete giornalisti, che ho sempre difeso, a favore percio’ di questa città. Non ci sarà nessun cambio di passo, nessun cambio di rotta. Non mi sentiro’ offeso se non possiamo coniugare i nostri comuni interessi.
Dico anche questo: nessuno possa pensare di cambiare la mia natura. La mia natura è quella che conoscete bene, che conoscono bene i giornalisti che fanno la giudiziaria. Quindi io non voglio essere tirato per la giacca, non voglio avere lacci o lacciuoli. Rispetto tutti, ho intenzione di rispettare tutti, anche quelli che pensano che io non sia adatto perchè è giusto che ci sia una diversità di opinione, anche sulla mia persona.
E’ finito il pensiero unico, cari signori, io faro’ degli errori, e questo è quasi sicuro perchè tutti li fanno, vi chiedo anche eventualmente se ci fosse questo rafforzamento della mia persona, e poi una definitiva candidatura, che questi errori, che si spera non siano gravi, siano tollerati dalle persone. E quando faro’ gli errori lo diro’, non mi nascondero’ dietro ad un dito, non faro’ la politica politicante.
Un’altra cosa voglio dire: io sono diverso per natura da quello che è successo fino ad oggi perchè rappresento un percorso di vita diverso; è tutto qui. Se vi fidate e queste persone che intendono candidare me si fidano, e c’è una comunione di interessi che dev’essere la più ampia possibile.
Ho visto stamani che alcune componenti civiche hanno osservato appunto che il mio nome non gli va bene. E’ giusto, è legittimo, non c’è niente di male, non sono offeso. E’ del tutto legittimo che ci siano persone che possano pensare che io non vada bene come ci possono essere persone che possano pensare che io non sia un avvocato bravo: non sono offeso affatto. A queste persone pero’ dico: il tavolo incomincia lunedì, non ci sono primogeniture, venite tutti, venite con animo trasparente e venite con la volontà di collaborare tutti insieme e vedrete che troveremo la quadra. Venite tutti.
Sui principi sono in parte condivisibili e sono accettati pero’ con una condizione: che non ci siano più osservazioni sugli altri, che non ci siano questioni interne, che non ci siano battibecchi che non ci possiamo più permettere. Chiudiamo qui quello che è successo e partecipiamo tutti ad un’unica idea: il sogno di una Siena, di un’Italia, di una Europa solidale e trasparente.
Voglio anche dire un’ultima cosa. Non è mia intenzione, se dovessi alla fine di questo percorso riuscire a far quadrare questo cerchio, effettuare vendette o colpire nessuno: non è il mio stile. Si combatte fino a che non si vince ma poi bisogna essere soprattutto all’altezza del ruolo che uno va a ricoprire. Quindi nessun xxx, vendette trasversali, piccoli ricatti o cose del genere. Con me questo deve finire, si guarda al futuro, il passato lo giudicheranno in altri luoghi, in altri posti, non è mia competenza nel caso parlare del passato o fare delle vendette o colpire delle persone. Anche questa è una cifra che deve distinguere l’amministrazione, chinque sia il sindaco che andrà a gestire l’amministrazione comunale.
C’è tanto da fare su tante cose. L’idea è che questa transizione ordinata deve portarci al futuro riportando Siena sulla carta geografica. Questa è la vicenda.
Voglio dire un’ultima cosa e concludo. E’ mia intenzione, lo dico, credo sia necessario, che io faccia una lista coordinata con tutte le forze che mi appoggeranno ma una lista mia. Poi sul nome, su questo tipo di valutazione, lo faremo insieme, ma credo che sia opportuna anche questa cosa. E vi dico subito che io non partecipero’ alle riunioni per la formazione delle liste, questo tanto per darvi la misura di quello che è la mia intenzione di fare la politica col manuale Cencelli.
Rimettiamo tutti insieme – ha concluso Luigi De Mossi -, in un ruolo o con un altro, anche da semplice avvocato se questa cosa non andasse bene, Siena sulla carta geografica di questa regione. dell’Italia e dell’Europa. Grazie”.