IL QUADRO
La giornata si apre con una prosecuzione dei movimenti che hanno dominato la settimana passata: con indici azionari in rialzo e obbligazionario debole.
Gli eventi più rilevanti sono stati:
– Il meeting della Bank of England, dove la maggioranza dei membri della banca centrale si è espresso in favore di un rialzo dei tassi nel futuro più prossimo a condizione che il quadro si evolva in linea con le attese. I mercati vedono ora un discreto rischio che il bilancio di 7-2 (7 membri in favore di tassi stabili, 2 in favore di un rialzo) muti nei prossimi mesi in favore di un rialzo. La probabilità associata ad un rialzo nel prossimo meeting del 2 novembre è attorno al 65%.
– L’inflazione USA di agosto che, dopo cinque mesi di numeri inferiori alle aspettative, ha sorpreso (moderatamente) al rialzo (l’indice core al 1,7% anno su anno contro 1,6% atteso); tanto è bastato perché il mercato rivedesse al rialzo la probabilità associata ad un rialzo dei tassi a dicembre (ora al 43%).
In termini di maggiori movimenti di mercato il bilancio della settimana ha visto l’apprezzamento della sterlina (+3% verso dollaro in settimana, +5% dall’inizio del mese), e rendimenti obbligazionari in rialzo (UK in particolare). I mercati azionari sembrano anestetizzati rispetto alla prospettiva di politiche monetarie più restrittive e non hanno reagito neanche all’ennesimo test missilistico nordcoreano, consegnando una settimana di discreti rialzi.
SEGNO DEI TEMPI
Nell’ultima edizione di una tra le più seguite survey tra i gestori di fondi la risposta alla domanda “Quale è la posizione più affollata” (cioè quale è la posizione su cui al momento gli investitori puntano di più) la risposta è stata: Bitcoin (e immaginiamo tutte le altre criptovalute).
Questo emerge negli stessi giorni in cui il CEO di JP Morgan ha dichiarato che bitcoin e simili costituiscono una truffa e la Cina ha proibito ulteriori ICO (Initial Coin Offering, il processo attraverso cui le criptovalute vengono create e distribuite). Complici anche queste notizie, dal picco del 1 settembre il Bitcoin ha perso circa un terzo del suo valore verso il dollaro, dopo essersi apprezzato di circa il 400% da inizio anno.
LA SETTIMANA
– Il piatto forte della settimana è il meeting della Fed di mercoledì, dove saranno annunciati i dettagli del piano di normalizzazione del bilancio della Fed (essenzialmente la diminuzione di titoli detenuti dalla banca centrale). In aggiunta, le previsioni economiche verranno aggiornate. L’elemento principale del meeting, a cui il mercato sarà particolarmente sensibile, sarà la proiezione dei tassi ufficiali dei membri della Fed (dot plot). Al momento questa intravede un ulteriore rialzo quest’anno e tre rialzi nel corso del 2018; la sorpresa negativa per il mercato obbligazionario sarebbe se i moderati segni di un’inflazione più vivace ad agosto determinassero un cambiamento nel senso di un ritmo di rialzi più aggressivo.
– Venerdì a Firenze è in programma un discorso del PM britannico May. Il discorso è molto atteso dal momento che dovrebbe riuscire a far superare l’impasse in cui si trova la prima fase delle negoziazioni sulla Brexit.
– Le elezioni politiche tedesche di domenica, pur importanti per quanto riguarda il futuro assetto dell’Unione Europea, hanno perso un po’ del loro interesse dal punto di osservazione dei mercati. Secondo i sondaggi, quello che è in dubbio è l’entità della vittoria della Merkel e il tipo di coalizione (riedizione dell’alleanza con la SPD o nuova alleanza con i verdi).