Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica martedì 12 settembre, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
9) L’INTERROGAZIONE DI GIORDANO E CAMPANINI SULLE MODALITA’ E TEMPISTICHE DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI
<<Le attuali modalità di raccolta dei rifiuti nel centro storico – come ha detto lo scorso martedì Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) durante la presentazione dell’interrogazione consiliare firmata anche da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) – non garantiscono il dovuto decoro comportando grossi problemi per esercizi commerciali e ristoratori. E dato che l’assise ha infelicemente sottovalutato, non approvandola, la mozione che avevo presentato lo scorso gennaio insieme ad altri consiglieri dell’opposizione, nella quale si proponeva la raccolta nelle ore notturne e la sperimentazione di cassonetti interrati o a scomparsa, chiedo se alla luce dei controlli effettuati nel periodo estivo e delle rimostranze e proposte degli esercenti, il Comune intenda adottare nuove modalità e in quali tempi>>.
<<L’Amministrazione – ha risposto l’assessore all’Ambiente Paolo Mazzini – sta operando con un duplice obiettivo: far rispettare le regole che disciplinano la raccolta dei rifiuti in orario 6-9 e, in parallelo, analizzare modalità più adeguate alla realtà attuale. La prospettiva dei cassonetti interrati non appare perseguibile per i costi di realizzazione in quanto sarebbe un sistema messo in piedi solo per Siena, mentre abbiamo richiesto di sperimentare la raccolta in notturna per gli esercizi di somministrazione>>. <<Per risolvere il problema lamentato – come ha concluso l’assessore – forse necessiterebbe una decisione radicale, cambiando completamente il sistema fino ad ora adottato>>.
<<Forse a distanza di tempo – ha commentato Giuseppe Giordano – la mozione che avevo presentato è stata meglio considerata. Invito, pertanto, l’assessore, a sperimentare varie soluzioni, senza sottovalutare l’ipotesi dei cassonetti interrati, già adottati con successo in centri storici di pregio a livello europeo>>.
8) IL SINDACO VALENTINI: <<PER L’ACCESSO AL PROTOCOLLO INFORMATICO È NECESSARIO UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO E, NEL CASO, LA STESURA E APPROVAZIONE DI UN REGOLAMENTO>>
<<Secondo il consolidato orientamento del Ministero dell’interno i consiglieri comunali possono accedere al protocollo informatico dell’Ente, anche contabile, così come confermato, anche, da una sentenza del TAR della Sardegna, senza alcuna esclusione di oggetti e notizie riservate o coperte da segreto perché trattasi di soggetti tenuti al segreto come stabilito dalla normativa>>. Forti di queste considerazioni espresse da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC,SsM) nell’interrogazione presentata ieri in Consiglio Comunale, hanno anche ricordato all’assise <<che il Tar della Lombardia, con la sentenza n.163 del 2004, abbia anche ritenuto inammissibile imporre ai consiglieri l’onere di specificare in anticipo gli atti che intendono visionare, così come la successiva normativa ribadisca il libero accesso ai consiglieri>>, e su questi presupposti Giordano ha chiesto <<entro quando il Comune di Siena consentirà di accedere liberamente al protocollo informatico dell’Ente>>.
Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che <<il diritto di accesso attribuito ai consiglieri è più ampio rispetto a quello attribuito al privato cittadino e che non è soggetto ad alcun onere motivazionale e limitazione derivante dall’eventuale natura riservata delle informazioni richieste, perché la richiesta è giustificata dalla carica ricoperta che vincola, peraltro, il consigliere al segreto d’ufficio. La ratio della previsione normativa sembra riconoscere ai consiglieri il diritto di prendere visione degli atti che consentono loro di esprimere un voto consapevole sulle questioni di competenza del Consiglio Comunale e di poter esercitare il potere di iniziativa e di controllo in seno all’organo di appartenenza. Inoltre, le richieste di accesso agli atti trovano motivazione e, al contempo, limite nelle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo demandati dalla legge ai consiglieri>>. Valentini, facendo riferimento ad alcune recenti sentenze, come quella del Consiglio di Stato e del Tar della Toscana, ha spiegato come in quest’ultima sia scritto che “la richiesta, da parte del consigliere comunale, di attivazione delle credenziali di accesso ai sistemi informativi gestionali del Comune, in quanto tesa ad utilizzare, in lettura, gli applicativi informatici del Comune, appare preordinata a compiere un inammissibile sindacato generalizzato sull’attività presente, passata e futura degli organi decidenti, deliberanti e amministrativi dell’Ente e non risulta strumentale al mandato politico, che deve essere riferito a singole problematiche che di volta in volta interessano l’elettorato…”
<<Si ritiene quindi – ha proseguito – che prima di accogliere la richiesta di accesso al Protocollo informatico sia necessario procedere ad un ulteriore approfondimento e, nel caso, alla stesura e approvazione di un Regolamento che stabilisca le modalità di accesso>>.
Problema diverso – ha concluso il primo cittadino – è l’accesso cui si riferisce il parere del 22 febbraio 2011 della Commissione. L’Amministrazione Comunale ha, infatti, già da tempo, garantito ai Consiglieri la possibilità di prendere visione in via informatica di tutte le determinazioni e le delibere adottate dall’ente, in ottemperanza non solo al principio generale di economicità dell’azione amministrativa, ma anche a quello di trasparenza della stessa>>.
Come ha ribattuto Giuseppe Giordano nella replica: <<La questione non riguarda un diritto oramai acclarato già dal 1968, bensì l’esplicitazione di un principio generale già operante in diversi comuni italiani. Prendiamo quindi atto della risposta, condividendo la redazione di un agile Regolamento per l’accesso al Protocollo informatico>>. Il consigliere <<auspicando che l’atto venga adottato dalla Giunta in tempo utile prima della fine del mandato>>, si è riservato, in caso negativo, di riproporre nuovamente il tema all’attenzione del Consiglio Comunale.
7) LA REGIMAZIONE DELLE ACQUE BIANCHE IN STRADA DELLE ROPOLE NELL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI
Lo stato della regimazione delle acque bianche in strada delle Ropole è stato tema di dibattito consiliare, nella seduta odierna, con l’interrogazione di Massimiliano Bruttini (PD).
Il consigliere ha ricordato come <<a seguito dei fenomeni atmosferici di particolare intensità, in strada delle Ropole si siano verificati allagamenti che hanno determinato l’interruzione della circolazione e altri danni per i quali il condominio posto ai civici 45/47 ha promosso una citazione con ricorso per un accertamento tecnico strutturale>>. <<Di conseguenza – ha aggiunto – la Giunta, nello scorso mese di maggio, ha approvato un progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di interventi di regimazione delle acque bianche anche in strada delle Ropole>>.
Bruttini ha chiesto all’Amministrazione quale sia lo stato di avanzamento di tali opere e il cronoprogramma dei lavori.
L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha ricordato come <<a seguito delle forti precipitazioni piovose che si sono verificate alcuni anni fa nella zona di Taverne d’Arbia e che causarono l’allagamento dei garage seminterrati del condominio posto ai civici 45/47, l’Amministrazione Comunale intraprese alcune indagini per verificarne le cause, ricorrendo anche al supporto di figure professionali con specifica preparazione in ambito Idraulico/idrogeologico>>.
<<Durante l’espletamento di tali analisi idrauliche da parte del tecnico incaricato – ha aggiunto – il Comune di Siena è stato oggetto di citazione per accertamento tecnico preventivo da parte del condominio richiamato>>.
L’assessore ha proseguito con la ricostruzione della vicenda: <<Successivamente alla conclusione degli accertamenti, il Tribunale di Siena ha determinato un’apposita consulenza tecnica d’ufficio che ha evidenziato alcuni interventi idraulico-fognari da effettuare a carico della società Anas nella zona a monte del condominio suddetto>>.
Quanto all’accertamento delle cause, Mazzini ha affermato che <<i fenomeni di allagamento sono riconducibili alla realizzazione di infrastrutture e alla gestione di opere extracomunali (Anas) ma, comunque, sempre il CTU sottolineava come “anche gli interventi proposti non potranno eliminare completamente il possibile verificarsi di eventi simili, causa la quota di imposta del condominio”>>.
Mazzini ha inoltre specificato come <<gli interventi di regimazione delle acque richiamati nel testo dell’interrogazione non sono prettamente correlati ai danni subiti dal condominio, per i quali deve attivarsi Anas>>. <<Piuttosto – ha concluso – si tratta di interventi di mitigazione del rischio idraulico cui è sottoposto l’abitato di Taverne e per i quali è prevista, a breve, la presentazione del progetto definitivo con il cronoprogramma delle fasi operative>>.
Bruttini, nel prendere atto di quanto risposto dall’assessore, ha comunque rimarcato <<il perdurare del disagio causato>>, augurando che l’intervento si concluda in tempi brevi.
6) L’ASSESSORE MAZZINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI PETTI SUL NIDO “LO SCARABOCCHIO”
E’ stata completata durante la seduta consiliare di oggi la risposta all’interrogazione, presentata lo scorso 5 settembre da Rita Petti (PD), sulla chiusura per lavori di manutenzione del nido comunale “Lo Scarabocchio”.
Al quesito rimasto in sospeso: <<conoscere la tempistica per la progettazione ex novo della struttura, e per la ricerca di nuove risorse>>, ha risposto l’assessore ai LL. PP. Paolo Mazzini. <<I lavori di adeguamento sismico e antincendio al nido erano stati inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019, annualità 2017 per un costo di 150mila euro da finanziarsi tramite mutuo. Il progetto preliminare approvato con delibera del dicembre scorso così da arrivare alla progettazione definitiva ed esecutiva con due atti distinti nel febbraio 2017>>. <<Sono stati affidati gli incarichi per procedere alla progettazione definitiva ed esecutiva – ha proseguito – delle strutture e degli impianti, ma per procedere alla progettazione sono state necessarie alcune prove su parti dell’edificio. L’esito negativo della prova di reazione al fuoco dei pannelli di tamponamento interni ed esterni ha imposto un cambio di direzione riguardo la tipologia dei lavori da effettuare che nell’attuale ipotesi prevede un intervento particolarmente consistente con un importo molto superiore a quello preventivato. Trattandosi di un edificio di circa 600 mq si ipotizza un costo indicativo complessivo di un milione di euro>>.
Da quanto illustrato da Mazzini il progetto previsto nel Piano triennale non è più attuabile e si rende necessario, come ha annunciato <<estendere l’incarico ai professionisti già individuati e predisporre una nuova progettazione>>.
Rita Petti, nel ringraziare per i dettagli informativi forniti dall’assessore ha, però, espresso <<preoccupazione per quanto appreso relativamente alla portata dei lavori da effettuare, anche se già presi in carico dall’amministrazione, tale da evitare l’abbandono in disuso della struttura>>, e ha <<sottolineato il deficit nella programmazione relativa alla messa a norma delle strutture scolastiche e l’inadeguata offerta sostitutiva del servizio dell’asilo “La Pimpa” ad Abbadia a Renaccio per un decentramento rispetto allo sviluppo della città poco sostenibile per l’utenza>>.
5) IN CONSIGLIO COMUNALE L’INTERROGAZIONE DI PINASSI SULL’EMERGENZA IDRICA
L’attuale emergenza idrica, causata dai cambiamenti climatici in atto, con la conseguente drastica riduzione della quantità di acqua potabile disponibile hanno determinato l’emanazione di ordinanze sindacali da parte di numerosi sindaci, compreso di quello di Siena. Su questo problema, sempre più di attualità, l’interrogazione presentata oggi da Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle), che facendo presente l’indiscusso valore del bene acqua: <<risorsa non infinita, ma indispensabile per la vita umana; sempre più minacciata dall’inquinamento provocato dai prodotti chimici usati in agricoltura che contaminano molte falde acquifere anche nella zona del senese>>, ha ricordato come nella provincia di Siena <<vi sia un cospicuo uso di acqua da parte delle centrali geotermiche a tecnologia “open loop”, così come nella vita quotidiana ogni italiano consumi in media dai 130 ai 140 litri di acqua potabile il 96,5% dei quali per l’igiene personale, della casa, e per mezzi di trasporto, un consumo al quale si deve poi aggiungere una dispersione non trascurabile nelle condutture la cui manutenzione è a cura della società di gestione Acquedotto del Fiora>>. Il consigliere ha quindi chiesto di conoscere le strategie adottate dall’Amministrazione insieme al Fiora e all’Autorità idrica Toscana per la salvaguardia della risorsa in particolar modo nelle aree di captazione; se è in programma la realizzazione di ulteriori bacini idrici o invasi per la raccolta di acqua; se è stato avviato un piano di razionalizzazione per gli usi agricoli, industriali in modo da salvaguardare la disponibilità per le strutture sanitarie, i cittadini e le abitazioni private; quante sanzioni sono state erogate a seguito dell’ordinanza per il divieto di utilizzo per scopi non igienico-sanitari; e se il Comune ritiene opportuno stimolare una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza su un uso più attento di questo insostituibile bene>>.
L’assessore all’ambiente Paolo Mazzini, nell’informare che ad oggi non è pervenuta alla P.M. nessuna segnalazione per uso improprio dell’acqua potabile, e concordando sulla scarsità in tutta la Toscana, dal settembre 2016 a oggi, di piogge e precipitazioni nevose per circa il 40-50% che ha provocato l’abbassamento delle falde acquifere e il volume dell’acqua potabile dalle sorgenti, ha informato che <<la situazione è stata monitorata dall’Autorità idrica Toscana (AIT), che grazie ad una collaborazione con Lamma e CNR sta cercando di prevedere, sulla base di previsioni meteo su medio-lungo periodo, le ripercussioni sui più importanti sistemi idrologici che servono il servizio idrico integrato. L’AIT ha, infatti, approvato una metodologia, come da Piano operativo di emergenza, che copre tutto l’anno e che, in collaborazione con i gestori, permette di verificare lo stato di salute dei vari acquiferi, permettendo, così, di prevedere situazioni emergenziali>>.
Già dallo scorso marzo era stato emesso uno stato di allerta chiedendo ai gestori una serie di attività (ricerca perdite, riduzioni pressioni di esercizio, ricerca di nuove risorse da destinare all’idropotabile) per cercare di prevenire, a causa della mancanza di precipitazioni primaverili quello che, invece, poi è accaduto: l’invio in
data 12 giugno 2017 alla Regione Toscana della richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, alla quale è seguito il 16 dello stesso mese il decreto del Presidente della Giunta Regionale con il quale è stato dichiarata la crisi idrica idropotabile in tutto il territorio toscano. <<Immediatamente dopo – ha proseguito Mazzini – è stata istituita la “cabina di regia”, fondamentale per monitorare e gestire l’evoluzione della crisi e delle misure messe in atto>>>.
Proseguendo nella risposta l’assessore ha evidenziato che la salvaguardia della risorsa idrica e il suo utilizzo è di competenza della Regione Toscana e che <<attualmente non sono nella programmazione AIT la realizzazione di bacini idrici o invasi per uso idropotabile per il costo molto elevato che comportano questo tipo di opere, ma anche per il fatto che impattando sull’ambiente devono essere realizzate dallo Stato o dalle Regioni>>. <<Faccio, inoltre, presente che la rete idrica nel territorio senese registra solo il 14% di perdite, un dato estremamente basso se rapportato alla realtà nazionale>>.
Pinassi evidenziando <<l’impossibilità, da parte delle Amministrazioni, di agire e decidere, anche per la normativa in atto>>, ha rimarcato come le emergenze idriche diventeranno sempre più frequenti, ed ha chiesto un maggiore impegno per sensibilizzare sull’importanza del bene acqua: <<se non impariamo a risparmiare l’acqua e a recuperare quella piovana, come già facevano i nostri antenati, arriveremo a pentircene amaramente>>.
4) NOMINATI I RAPPRESENTANTI DEL COMUNE NELLA FONDAZIONE FUTURA PER DOPO DI NOI
Durante l’odierna seduta consiliare il sindaco Bruno Valentini ha comunicato la nomina dei rappresentanti del Comune nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Futura per Dopo di Noi Onlus: Andrea Bilotti, Michela Conte, Daniela Pappadà e Remo Severini. L’incarico avrà durata triennale ed è svolto a titolo gratuito.
3) LA POSSIBILITÀ DI UNA REVISIONE AL REGOLAMENTO DI POLIZIA MUNICIPALE NEL DIBATTITO CONSILIARE
L’assessore Maggi ha risposto all’interrogazione di Massimiliano Bruttini
L’eventualità di procedere con una revisione al regolamento del Corpo di Polizia Municipale è stata affrontata con l’interrogazione di Massimiliano Bruttini (PD), che ha ricordato come <<le normi vigenti risalgano al 2009 e appaia, quindi, di tutta evidenza la necessità di un loro adeguamento>>. Alla richiesta del consigliere di sapere <<se sia allo studio un’ipotesi di revisione ed eventualmente con quale tempistica>>, ha risposto l’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi, che ha affermato come <<il quadro normativo inerente la Polizia Locale non abbia, per la verità, subito particolari modifiche rispetto alla legge quadro n° 65/1986, o all’ultima legge regionale n° 12/2006 e il relativo regolamento attuativo del 2008>>. <<Né d’altra parte – ha aggiunto – è variato l’assetto contrattuale che regola il rapporto di lavoro della Polizia Municipale. Dal punto di vista giuridico, dunque, non si rileva l’urgente necessità di un adeguamento del Regolamento, né sul piano della definizione dei ruoli né su quello dell’assetto interno o delle funzioni>>.
L’assessore ha spiegato come <<piuttosto, stia cambiando il contesto sociale nel quale la Polizia Municipale si trova a operare: la riflessione sulla rivisitazione di un provvedimento amministrativo, quale è un Regolamento, deve essere accompagnata dalla necessità di fornire ulteriori unità di personale alla nostra Polizia Municipale e una formazione puntuale e specifica che sappia dotare gli operatori degli strumenti di preparazione necessari ad affrontare le problematiche emergenti>>.
Maggi ha osservato come l’obiettivo generale sia quello di poter contare su <<una Polizia Municipale che conosca e sappia gestire la particolarità di questa città e delle sue tradizioni, contemperando il diritto e la legalità con il senso civico che contraddistingue la comunità senese. Siena è un modello virtuoso dove tutte le forze di Polizia interagiscono efficacemente, ognuna secondo la propria vocazione>>.
Quanto al quadro normativo nazionale ha ricordato che c’è un forte dibattito sul riordino e il riassetto delle varie Forze di Polizia <<che ha già portato ad alcuni provvedimenti: per esempio, si prospetta la possibilità che, previo un accordo con ANCI, la Polizia Municipale sia chiamata a garantire l’infortunistica stradale in via esclusiva su tutto il territorio comunale. Parallelamente, il cosiddetto “Decreto sicurezza”, convertito in legge, ha introdotto nell’Ordinamento generale alcuni provvedimenti in capo ai sindaci che impegneranno sempre di più la Polizia Municipale in un ruolo di primo piano anche sul fronte della sicurezza. Il sistema di videosorveglianza appena attivato, e la cui centrale operativa è gestita dalla Polizia Municipale, ne è la più palese dimostrazione>>.
L’assessore ha concluso sostenendo di essere d’accordo <<sulla possibilità di rivedere il Regolamento del nostro Corpo di Polizia Municipale, purché in sintonia con quanto sta emergendo a livello nazionale e con il tempo necessario per la ricerca di un’equilibrata e condivisa soluzione>>.
Il consigliere Bruttini, nel riconoscere all’assessore particolare attenzione al problema sollevato, ha <<auspicato che durante questa o la prossima amministrazione il Corpo dei VV. UU. sia reintegrato numericamente, così da poter svolgere al meglio il servizio che la città si attende>>.
2) APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE PRESENTATA DA GIORDANO, SABATINI, TRAPASSI E STADERINI IN MERITO AL BARATTO SOCIALE
E’ stata approvata all’unanimità, dopo un preventivo passaggio in Commissione Consiliare, la mozione presentata oggi in Consiglio comunale da Giuseppe Giordano, Laura Sabatini, Alessandro Trapassi e Pietro Staderini in merito al “baratto sociale”.
L’Amministrazione, attraverso i propri Servizi sociali e in collaborazione con la Società della Salute, può adesso inserire le attività di volontariato civico nei percorsi individuali di accompagnamento sociale, stimolando l’inserimento in contesti di socialità e di scambio costruttivo con la cittadinanza, le associazioni e istituzioni del territorio. L’impegno del sindaco e della Giunta richiesto consiste nello sperimentare l’istituto del “baratto sociale” prevedendo come requisito di accesso l’essere in carico al Servizio Sociale per necessità di tipo socio-economico beneficiando di prestazioni di sostegno al reddito. Un progetto generale che prevede l’elaborazione di azioni personalizzate con il cittadino e l’individuazione di attività da svolgere a lui più confacenti senza che venga deformata la connotazione dell’intervento e create aspettative non realistiche.
1) APPROVATA LA MOZIONE PER ADERIRE ALLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI
E’ stata approvata la mozione presentata da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) ed Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) con la quale è stato chiesto l’impegno dell’Amministrazione ad aderire, con un proprio programma, all’edizione 2017 della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, l’iniziativa nata all’interno del programma comunitario Life + con lo scopo di promuovere una maggiore consapevolezza sul tema della gestione dei rifiuti attraverso una campagna di comunicazione ambientale tra cittadini, Enti pubblici e imprese.
Il documento impegna l’Ente in una programmazione di iniziative articolate e diffuse da illustrare preventivamente alle Commissioni consiliari competenti – come ribadito nell’emendamento approvato, presentato da Massimiliano Bruttini, Giulia Periccioli e Ivano Da Frassini (PD). Ciò avverrà grazie alla mozione originaria con il coinvolgimento di associazioni e organizzazioni no profit, scuole e università, imprese e cittadini del territorio senese. Come ha sottolineato Giordano: <<il ruolo del Comune è importante per la corretta diffusione di una cultura ambientale attraverso iniziative che favoriscano la riduzione dei rifiuti mediante i principi dell’economia circolare e delle esperienze maturate nel settore>>.