e congiuntamente hanno discusso ed elaborato un documento politico, monografico sulle problematiche riguardanti il settore creditizio in regione con particolare riferimento alle realtà di nostra competenza”. Così un comunicato del Direttivo FIRST CISL Siena – Grosseto e confederazione CISL Siena Grosseto.
“Tale documento messo in votazione recita testualmente quanto segue: Gli ultimi periodi hanno conclamato nei nostri territori una criticità trasversale riguardo ad un tessuto creditizio ed imprenditoriale che ha colpito la fascia del ceto medio (famiglie e piccole imprese), nonché una larga fetta di lavoratori addetti al settore, che costituivano direttamente ed indirettamente la spina dorsale di un certo benessere locale tale da porci storicamente al di sopra della media nazionale; benessere che, piano piano, sta venendo meno; causa una crisi globale che non può però prescindere da scelte manageriali improprie, sbagliate nei tempi e nei contenuti e che ad oggi, non hanno ancora trovato risposte, giustizia ma solo penalizzazioni a carico di chi ha svolto il proprio compito sui posti di lavoro.
I casi più eclatanti riguardano Banca Etruria, MPS e Chianti Banca. A dimostrazione di ciò, si sono verificati puntualmente interventi discutibili e tardivi da parte di chi aveva il compito e la responsabilità di controllare, garantire efficienza e qualità del credito, a tutela del risparmio (così come recita la Costituzione) nonché appunto dei lavoratori bancari.
Nello specifico, il caso MPS di questi giorni risulta nuovamente oggetto di speculazioni giornalistiche nazionali e di Oltralpe, ipotizzando scenari catastrofici tesi a ridimensionare i livelli occupazionali particolarmente sulla piazza di Siena e ridisegnare la qualità di una rete storica valida su tutto il territorio italiano.
Ci chiediamo in maniera legittima e non strumentale a chi giovi questo gioco al massacro fatto di numeri esorbitanti, di statistiche improvvisate e comunque non suffragate da progetti ancora in divenire e da chiudere su tavoli internazionali. Un gioco che impedisce, invece, una reale ripresa dell’Azienda e che non fa altro che alimentare un clima di incertezza tra i colleghi da un punto di vista generazionale, teso a minare quella sana collaborazione umana e professionale riconducibile allo storico senso di appartenenza “montepaschino”.
Qualsiasi iniziativa, dunque, che venisse imposta unilateralmente dai vari interlocutori nazionali ed europei che andasse ad incidere pesantemente sulla vita dei lavoratori già chiamati da ben 5 anni a subire tagli e sacrifici, vedrà la CISL porsi in maniera critica a tutti i livelli dell’organizzazione non solo a mera tutela dei lavoratori bancari ma anche di tutto il tessuto economico del territorio. Il Direttivo coglie l’occasione di esprimere piena solidarietà ai colleghi esattoriali in vertenza per il loro futuro assetto previdenziale e che li vedrà manifestare a Roma in piazza Montecitorio il 26 maggio.