Si prefigura un doppio utilizzo dello spazio, che conterrà le funzioni religiose e, allo stesso tempo, quelle espositive: saranno garantiti orari certi di apertura e maggiore sicurezza per le opere, grazie a una convenzione tra diocesi, parrocchia e Comune. “Si tratta di un grande risultato – osserva il sindaco Francesco Landi – che corrisponde a una nuova, importante attrazione culturale. Invito tutti i cittadini, gli appassionati di arte e storia ad essere presenti all’inaugurazione”.
L’Annunciazione di Domenico Beccafumi (1545 circa) è il dipinto più celebrato: nel 2003 il Museo diocesano di Milano gli rese omaggio, esponendolo come capolavoro assoluto, per alcuni mesi. A Sarteano, comunque, è in buona compagnia. Nella chiesa di San Martino, ad unica navata, ci sono altri due dipinti su tavola, l’Angelo annunciante e la Vergine annunciata di Jacopo di Mino del Pellicciaio, una Madonna col Bambino detta Madonna del Cardellino (1344), e un polittico intitolato alla Madonna delle Grazie; una tavola centinata di Andrea di Niccolò con la Madonna col Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano (seconda metà del XV secolo); la Visitazione della Vergine a santa Elisabetta di Matteo Rosselli (prima metà del XVII secolo); la Madonna in gloria col Bambino e santi di Alessandro Casolani (ultimo quarto del XVI secolo). Ma non è tutto: ci sono anche un crocifisso ligneo attribuito ad Antonio da San Gallo e una campana con scritta a caratteri gotici, datata 1282.