Raccontato attraverso l’ironia dei dialoghi che diventano la forza narrativa del libro, “Capo Verde” prende forma come un romanzo picaresco moderno, elogio della fuga e della voglia di cambiamento che spesso viene tralasciata per l’irrefrenabile paura di abbandonare la rassicurante routine quotidiana.
“Capo verde”
Dopo il consueto aperitivo del giovedì, Diego passa a trovare l’amico Massimo che ha un piccolo bar in centro. I due si conoscono da tempo, hanno lavorato insieme anni addietro, adesso però Diego è in cassa integrazione e Massimo ha difficoltà a far funzionare il suo nuovo locale. Dopo essersi salutati, Massimo confida all’amico che vorrebbe abbandonare tutto e andare a Capo Verde. Diego prova a dissuaderlo, ma dopo un paio di bevute viene convinto a partire, e pochi giorni dopo sono all’imbocco dell’autostrada con il pollice alzato, in attesa di un passaggio. Verranno raccolti da Ermete un vecchietto stralunato che inizierà i due amici a un funambolico, esilarante e surreale viaggio attraverso l’Europa.
L’iniziativa è promossa dalla libreria Il Mondo dei Libri con il patrocinio del Comune.