i Carabinieri del Comando provinciale di Siena (del Nucleo investigativo e della Compagnia di Poggibonsi), coadiuvati da operatori del GIS di Livorno (Gruppo di Intervento Speciale), dal velivolo del 4° Elinucleo di Pisa (che ha operato in modalità di navigazione notturna), da un cane antidroga del Nucleo cinofili di Firenze, al termine di attività investigativa, hanno tratto in arresto per coltivazione illegale di sostanze stupefacenti P.G., nato nel 1954, di origine sarda.
L’uomo, nel podere di sua proprietà, aveva avviato la coltivazione di due distinte piantagioni di cannabis sativa, per complessive 3.500 piante, dell’altezza media di 1,2 metri, estese su una superficie complessiva di 500 metri quadrati, rinvenute a seguito di perquisizione della zona, particolarmente impervia.
Le piante sequestrate, su disposizione del procuratore Aldo Natalini della Procura della Repubblica di Siena, dopo la prescritta analizzazione da parte della professoressa Elisabetta Miraldi dell’unità di biologia farmaceutica dell’Università degli Studi di Siena, sono state distrutte con l’ausilio di personale del Corpo Forestale dello Stato di Siena.
Le successive indagini, svolte nella immediatezza dei fatti e coordinate dal procuratore della Repubblica, Salvatore Vitello, hanno consentito ai militari del Nucleo investigativo di Siena di dare esecuzione, nella serata del 15 luglio scorso, ad un provvedimento di fermo, emesso dalla predetta autorità giudiziaria, nei confronti di M.G., classe 1988, anch’egli di origine sarda, individuato a pochi chilometri dalla piantagione. Quest’ultimo, unitamente ad altro soggetto tutt’ora ricercato, essendo pendente sul suo conto analogo provvedimento di fermo, ha concorso alla coltivazione della piantagione, risultata del peso di 530 chili, quale addetto alla irrigazione e vigilanza delle colture.