Associazioni, volontari e quest’anno anche il gruppo dei giovani profughi ospiti nel Comune amiatino si sono dati appuntamento la scorsa domenica 22 maggio per combattere l’inciviltà di chi abbandona rifiuti nei boschi e negli spazi verdi pubblici e, armati di sacchi e guanti, hanno fornito il loro contributo per un ambiente ed una montagna più puliti.
Nuovi spazi e nuove aree messe nel mirino per questa terza edizione, con una sempre maggiore attenzione anche ai parchi urbani. Come purtroppo spesso accade, durante la mattinata è stato rinvenuto un po’ di tutto. Rifiuti di ogni genere abbandonati in natura, a volte da anni, segno di pessime abitudini reiterate nel tempo che certo non fanno il bene della natura e dell’ambiente.
Basti pensare che una gomma da masticare impiega 5 anni prima di essere degradata naturalmente, una lattina 100 anni, una bottiglia di vetro 400 e un contenitore di polistirolo fino a 1000 anni. Viene da chiedersi allora quanto tempo ancora la nostra montagna avrebbe dovuto ospitare le lamiere, i copertoni di automobile o i componenti dei televisori ritrovati in qualche circostanza.
Una volta raccolti, i rifiuti sono stati trasportati al centro di raccolta in via Altone, perché venissero accuratamente selezionati e trattati con le dovute attenzioni del caso.
La piacevole mattinata trascorsa in compagnia tra associazioni e cittadini, uniti nel comune intento di fare il bene della propria comunità e del proprio territorio, si è conclusa con una festa allo stadio comunale, dove non sono mancati musica e un piccolo rinfresco. Segno inequivocabile di come ormai questa manifestazione rappresenti anche un importante momento di socializzazione, di ritrovo e di amicizia.