L’immaginazione può tutto. Quella di Flavia, le ha permesso di cavalcare via dalla realtà della sua malattia, scrivendo una fiaba bellissima che ora è diventata uno spettacolo di danza. “Gli Albereschi” della Compagnia Francesca Selva, debutterà a Roma in prima assoluta – martedì 7 giugno alle 20.00 al Teatro Ambra Jovinelli – in una serata speciale di raccolta fondi, il cui ricavato sarà interamente devoluto al Fondo Flavia Selva – ABE Onlus a sostegno del progetto per l’assistenza domiciliare promossa da ABE Onlus per i piccoli pazienti del reparto di emato-oncologia del’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove Flavia ha trascorso diversi mesi prima di perdere la sua battaglia contro il grave tumore infantile che l’aveva colpita all’età di 5 anni.
Per Francesca Selva questa non sarà una prima come le altre, perché le coreografie che ha ideato e montato per “Gli Albereschi” sono un regalo speciale per sua nipote, il suo messaggio d’amore per Flavia nella lingua che conosce meglio, perché possa continuare a danzare o cavalcare felice sulle ali della sua fantasia.
Lo spettacolo interpretato dalle danzatrici Silvia Bastianelli, Noelia Pampliega e Nazareth Perales, è una trasposizione in danza del libro “La Storia Vera degli Albereschi” (Irradiazioni editore), una favola piena di incanto e di magia, frutto della trascrizione fedele che Papà Marco e Mamma Silvia – i genitori di Flavia – hanno fatto dei suoi racconti fantastici durante i giorni trascorsi in ospedale.
Le scenografie sono riproduzioni di alcune illustrazioni di Adriano Pompa realizzate per il libro. La regia è di Marcello Valassina. Protagonisti della scena e dei racconti di Flavia sono gli Albereschi, creature bizzarre e quasi mitologiche, cani simili a bassotti che camminano in piedi su due zampe e vivono sugli alberi. Chi non sa connettere l’immaginazione alla mente non può vederli, ma loro sono fortissimi e in grado di fare cose eccezionali. Nei momenti più difficili sono stati gli invisibili compagni di avventure di Flavia e adesso si mostrano anche a noi, a passo di danza. Lo fanno per lei, per accompagnarci nel suo mondo e farci contagiare dalla sua voglia di vivere e dai suoi grandi occhi blu, che non smettono mai di sorridere.