I risparmi dei clienti del Monte dei Paschi “non sono mai stati a rischio, neanche nelle settimane turbolente di gennaio”. Così il presidente di Banca Mps, Massimo Tononi, in audizione alla commissione Finanze della Camera. Tononi ha ricordato che la banca ha una liquidità di 20 miliardi e “su quel fronte non abbiamo mai avuto tensioni, neanche nei mesi turbolenti”.
Intanto “la ricerca di un partner per Mps continua anche perchè la Bce ci sollecita da più di un anno”. Nella ricerca, rileva Tononi “siamo diligenti, un’aggregazione la riteniamo nell’interesse della banca per dare valore agli azionisti e stabilità alla banca. Il contesto pero’ non è favorevole, se si guarda il panorama europeo le aggregazioni sono assenti. Quindi ad oggi non ci sono novità”.
Banca Mps “dopo anni difficili si sta riprendendo bene”, afferma inoltre il presidente dell’istituto di credito. “Da quando c’è l’amministratore delegato Fabrizio Viola (2012, ndr), e la squadra interamente rinnovata rispetto alla precedente gestione, la performance della banca è cambiata”.
Tononi, presidente dell’istituto dal settembre scorso, risponde alle domande dei deputati della commissione Finanze della Camera anche sui “guasti” prodotti dalla precedente gestione. Il prezzo di Antonveneta? “Ai multipli di oggi non si sarebbe pagato, allora (nel 2007) forse sì”. A chi gli chiede se la Banca oggi sia in grado di evitare gli errori del passato risponde: “Ci conto. Abbiamo un management di prim’ordine, motivato e compatto”.
Il “problema” delle sofferenze per il Monte dei Paschi “si ridimensiona se si guarda alle cifre nette e alle garanzie”. La banca, ricorda Tononi, ha 47 miliardi di crediti deteriorati, quelli netti sono 24 miliardi e di questi 10 miliardi sono le sofferenze coperte con tassi superiori alla media di sistema. Tononi aggiunge che i 10 miliardi di sofferenze sono in gran parte “garantiti da beni reali. La tematica importante, ridurle è una priorità per la banca ma se si guarda alle cifre nette e alle garanzie il problema si ridimensiona”.