Dopo il grande successo della giornata di apertura, caratterizzata soprattutto dalla presenza di centinaia di persone, dall’affascinante conferenza dell’astronauta Umberto Guidoni (a cui il pubblico ha tributato la standing ovation) e dall’esecuzione in prima assoluta dell’Inno nazionale dei Licei e di quello dei Licei Poliziani, eventi che hanno fatto da cornice ideale all’oscillazione del Pendolo di Foucault, prosegue la settimana scientifica delle scuole superiori di Montepulciano, interamente dedicata all’esperimento che un secolo e mezzo fa dimostrò definitivamente la rotazione della Terra sul proprio asse.
Mentre ogni giorno, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, nel Tempio di San Biagio, si ripete l’affascinante esperienza, l’attenzione si sposta temporaneamente sul Teatro Poliziano dove giovedì, alle 21.30, andrà in scena la commedia La vera storia del pendolo di Foucault, atto unico di Raffaele Giannetti, docente dei Licei Poliziani, interpretato degli studenti con la regia e le scene di Franco Romani e la collaborazione di Arteatro Gruppo.
La collaborazione dell’Istituto di musica H. W. Henze si concretizza con la presenza in scena del maestro Alessio Tiezzi insieme a Sebastin Maccarini al pianoforte, al soprano Chiara Vestri e al tenore Marco Rencinai che saranno la colonna musicale dell’intera commedia.
In una notte buia e tempestosa, anno 1851, in una locanda presso Parigi, convengono, portati dal caso, illustri personaggi dell’epoca (fra cui, come si può ben immaginare Jean Bernard Léon Foucault). Non si tratta, comunque, solo di scienziati, perché qui si incontrano scrittori, musicisti, gendarmi e molti altri. Fra questi si distinguono Victor Hugo, Alexandre Dumas (figlio), Giuseppe Verdi, Gioacchino Rossini e perfino il musicista di Sinalunga Ciro Pinsuti.
La “brigata” appare, a prima vista, curiosamente assortita ma in realtà i personaggi di cui si parla potrebbero essersi trovati davvero nella locanda (forse con alcune perdonabili eccezioni), nella quale campeggia un pianoforte. In una situazione simile è abbastanza plausibile che le parole della scienza si mescolino alle note musicali e anche agli strepiti della locandiera e dei camerieri, ai fumi e ai sapori della cucina.
Lo spettacolo è una sorta di commedia musicale, con un sentore di café chantant e di can can; del resto, si rappresenta un’epoca nella quale ci si poteva intendere, per così dire, a colpi di romanza. Una commedia del mondo che fa vedere, sulle tavole di un palcoscenico, il mondo che gira. Un po’ alla Foucault.