“Siamo interessati a consolidare la vostra presenza in questo territorio e a fare in modo che Siena si affermi sempre più come il centro mondiale dei vaccini. Mi ha molto impressionato l’organizzazione del vostro magazzino meccanizzato e credo che la realizzazione di un magazzino centralizzato a servizio delle industrie farmaceutiche potrebbe rappresentare un’infrastruttura strategica per questo settore. So che anche voi siete interessati a questa opportunità e sappiate che la Regione è disponibile a fare tutto cio che può per favorirvi”. È con queste parole che il presidente Enrico Rossi ha ringraziato i vertici aziendali al termine della visita allo stabilimento GSK di Rosia che ha effettuato insieme ai sindaci di Sovicille e di Siena, Giuseppe Gugliotti e Bruno Valentini.
“Abbiamo accolto con molto piacere la visita del presidente Rossi presso il nostro sito di Rosia, la prima da quando siamo entrati a far parte del gruppo GSK – ha dichiarato l’azienda -. L’acquisizione delle attività nei vaccini, incluso il sito di Siena e Rosia, ha portato il nostro gruppo, un’eccellenza che fonda le proprie radici in Italia ma riconosciuta a livello internazionale, ai vertici del settore sia per il numero dei progetti di ricerca che per l’ampiezza del portfolio prodotti. In questo contesto entrambi i siti sono stati confermati quali centri strategici nel network GSK per la ricerca, sviluppo e produzione di vaccini, con un ruolo di primo piano nella lotta alla meningite a livello mondiale. La visita di oggi è stata una bella occasione per condividere con il presidente l’importanza di queste conferme sia per GSK, che per il nostro territorio, in cui siamo da sempre radicati”.
Il management aziendale composto dall’ad di GSK Italia, Daniele Finocchiaro e da Rino Rappuoli ad di Gsk Vaccines, ha illustrato a Rossi la realtà di un gruppo che vanta 100.000 dipendenti i tutto Il mondo, che in Italia fattura 1,3 miliardi di euro, esporta per 464 milioni e con mi suoi 5.000 collaboratori è la prima azienda farmaceutica in Italia e la seconda in Europa. E punta decisamente al primo posto continentale. Attiva nella produzione di farmaci etici, di vaccini e prodotti per l’igiene della persona è nei vaccini che ha il suo core business. Oggi ne produce 39 che esporta in 78 Paesi nel mondo. Lo scorso anno ne ha prodotti 88 milioni di dosi, grazie ai 2.100 addetti che lavorano a Rosia e ai 580 ricercatori che operano a Siena.
Il presidente Rossi si è complimentato anche per lo sforzo che il gruppo ha compiuto per assicurare la massima trasparenza nel rapporto con i medici per i quali ha scelto di non organizzare più convegni in ogni angolo del mondo (una scelta di molte case farmaceutiche che spesso alimentava il comparaggio, ovvero una iperprescrittivitá dei medici in cambio di favori e benefit vari) impegnandosi a fornire vaccini ai Paesi in via di sviluppo ad un quarto del costo praticato a quelli industrializzati e a reinvestire il 20% degli utili in progetti di sviluppo nei Paesi più poveri.
Il presidente Rossi ha apprezzato quelle che ha definito “pratiche d’eccellenza” e si è detto disponibile a firmare un protocollo tra Regione e azienda su questi aspetti.
Dopo il colloquio con i vertici aziendali il presidente Rossi ha incontrato anche la Rappresentanza sindacale unitaria di GSK alla quale ha detto dell’attenzione con la quale la Regione Toscana ha seguito le vicende della multinazionale del farmaco, fino alla recente acquisizione di Novartis.
“Siamo in contatto costante sia con l’azienda che con il Comune – ha precisato Rossi – che sta predisponendo la variante che consentirà alla GSK di effettuare in quest’area ulteriori investimenti consolidando la propria presenza con riflessi positivi sui livelli occupazionali”.
Il presidente ha detto che la Regione sta organizzando un osservatorio sugli andamenti industriali che avrà tra l’altro il compito di cercare di prevenire le crisi aziendali e si è detto ben disponibile a stabilire contatti diretti e periodici con le organizzazioni sindacali e aziendali.