La partita è stata intensa, sempre interessante e a tratti ben giocata dalla formazione senese, che però ha palesato le stesse incertezze mostrate nella gara d’esordio contro la Blu Volley Quarrata.
Tutti e tre i set hanno mostrato una faccia pressoché speculare. Il CUS gioca finché le energie mentali e nervose glielo permettono, poi si smarrisce. Nella prima frazione parte bene, si porta sul 6-2 grazie anche a due aces consecutivi di Giardi, poi le avversarie rimontano e si prosegue a fasi alterne fino al 19 pari, quando la Maxitracce non concede altri punti alle ragazze senesi e va a vincere il set. Stesso discorso per la seconda frazione, anzi, la squadra ospite accusa un lieve sbandamento verso la metà, inanellando una serie di errori, ma il CUS non sa approfittarne, e pur arrivando a quota 22, il set va alle altre. Idem preciso nella terza frazione, le senesi operano un break sul 12-9 che fa ben sperare, ma le ospiti rispondono con un contro break di sei punti consecutivi che le porta sul 12-15, e da lì prendono il volo, il CUS non riesce più ad opporre una resistenza valida e la partita si chiude.
Diciamolo ancora, il CUS non gioca male, anzi, potendo contare all’incirca sulle stesse giocatrici, è forse su uno standard più elevato di quello dello scorso anno. Ha pressoché le stesse percentuali a muro (9 muri-punto contro 5 delle avversarie) e in battuta (6 aces contro 1), ma siamo saliti di categoria, ed evidentemente questo non è più sufficiente. Al di là del fatto che ci sono squadre più forti, nello sport, e nella pallavolo in particolare, oltre a giocare meglio, vince anche chi sbaglia di meno. Il CUS ha mostrato una buona ricezione e una difesa attenta (una menzione particolare al libero Chelattini, che si è dannata l’anima), ma in fase di costruzione del gioco e di attacco si sono viste luci e ombre: invasioni banali, battute sbagliate quando conta, muri scomposti e in ritardo, palle abbastanza comode tirate fuori per troppa fretta o per scarsa concentrazione, direzioni d’attacco spesso scontate, qualche problema di intesa fra palleggiatrice e centrali. Anche Costagli, il martello più potente che abbia il CUS in questo momento, ha alternato una serie di ottime giocate a errori banali in battuta e conclusione. Quindi, il problema è trovare una maggiore continuità: non disunirsi quando si è in vantaggio, cercare di mantenere la concentrazione per evitare al massimo gli errori, anche contro squadre di maggiore caratura, perché con il rally point system, nelle sere inferiori come in serie A, una minima distrazione e va tutto in malora.
Fatte queste dovute considerazioni, se la Maxitracce ha vinto tutte e cinque le prime partite della stagione un motivo ci sarà. Anch’essa neopromossa, con ben tre turni di anticipo, è una squadra coesa, molto solida, molto ben disposta, mobilissima, con ottime individualità, fastidiosissima in difesa, con questo libero, Irene Sasselli, che raccatta tutto, in attacco può vantare alcune combinazioni, soprattutto di palla veloce, che più volte hanno messo in serio imbarazzo le cussine, costrette, come già accennato, a muri scomposti, utilizza bene le mani del muro avversario, cosa che le ragazze senesi ancora non fanno, ha mostrato una serie di colpi soprattutto in diagonale difficilmente contenibili.
Però va detto anche che, al di là della vittoria ottenuta contro una squadra oggettivamente non competitiva, tre delle quattro sconfitte subite dal CUS sono maturate contro le tre compagini che al momento occupano i primi tre posti in classifica. Si potrebbe dire che il campionato del CUS deve ancora iniziare, a partire proprio da sabato prossimo, a Firenze contro la Rinascita, anch’essa ferma a 3 punti e diretta concorrente per la salvezza.