Dopo un’annata paliesca 2014 avara di successi, Giovanni Atzeni detto Tittia è pronto per affrontare il Palio di Siena del 2 luglio da protagonista, forte degli ottimi rapporti costruiti da tempo con diverse dirigenze.
Giovanni, lo scorso anno sei rimasto all’asciutto. Adesso come ti appresti a vivere questa annata paliesca?
“L’anno scorso il palio “a terra” è stato perfetto ed i cavalli giusti sono andati nelle contrade dove potevo montare. Purtroppo la sorte non è stata benevola assegnandomi posti al canape molto svantaggiosi. L’inverno, poi, è stato molto positivo ed in tanti hanno investito su di me. Adesso mi presento con tutte le carte in regola per fare molto molto bene, con tante strade aperte. Con i colleghi ho ottimi rapporti ed ho lavorato per avere più “amici” possibili a cavallo e contrade con le quali condividere un percorso importante”.
Parlavi di contrade. Quanto sei orgoglioso di poter essere la prima scelta di molte?
“Diciamo che in qualcuna scelgo per primo ed in altre no, ma tra quelle presenti a luglio posso dire di avere un 50% di possibilità di montare come prima scelta. Sono molto orgoglioso e spero di continuare così, augurandomi di arrivare a fine carriera e poter contare tanti palii vinti”.
Si dice che esistano due schieramenti di fantini. Da una parte lo “schieramento-Tittia” e dall’altra quello “Mari-Bruschelli”. E’ così?
“Credo di no. Molto dipende dalle situazioni che si creano sul momento. Da parte mia dico che sono più le contrade che fanno il palio rispetto ai fantini e molto dipende dalla contrada dove monti. Tra i nomi che hai fatto, io ho ottimi rapporti con tutti e come ti dicevo, dipende tanto dalle situazioni di palio che si vengono a creare”.
Prima hai parlato di 5 contrade su 10 dove scegli per primo. Negli ultimi giorni però si parla insistentemente del Nicchio…
“E’ una contrada che mi è stata molto vicino nell’inverno e dove posso montare, ma la situazione giusta si creerà al momento dell’assegnazione, perchè il cavallo farà la differenza. E’ chiaro che le contrade vicine vengono per prime, ma arrivo al palio libero di scegliere e senza alcuna chiusura con nessuno”.
Il tuo inverno è stato molto proficuo, con rapporti che si sono rinforzati ed altri che sono maturati…
“Una buona base c’era già e partiva dagli ultimi anni e da quelle contrade vicine con le quali ho impostato un percorso comune per un unico risultato. Qualche altra contrada si è avvicinata in questo inverno, ma devo dire che i rapporti ci sono sempre stati e vengono da lontano”.
Parliamo di cavalli. Con tutte queste rivali ti aspetti un lotto con i big oppure livellato verso il basso?
“Ad oggi, se verranno scelti tutti i cavalli migliori, il lotto sarà certamente più livellato. Inserendo 3-4 punte, più 2-3 ottimi soggetti e qualche altro esperto o nuovo, c’è la possibilità di creare un gran bel lotto. Eliminando i migliori si rischia invece di squilibrare la situazione, con 1-2 cavalli molto più forti degli altri e che possono fare la differenza”.
Quindi sei favorevole ad un lotto alto…
“E’ molto più facile fare un lotto alto che scegliere 10 cavalli equivalenti togliendo i migliori”.
Parliamo dei cavalli che hai presentato alle previsite, ovvero Quasas e Querida de Marchesana. Sono pronti all’esordio?
“Stanno molto bene. Lo scorso anno fecero la tratta e andarono bene. Quest’anno in provincia hanno fatto vedere ottime cose, montati da Andrea Coghe. Sono molto soddisfatto. Sono maturi e pronti all’esordio”.
A proposito di Andrea Coghe. La scelta di fargli montare i tuoi cavalli ha fatto molto parlare. Puoi spiegarci come è maturata?
“Sono stati i proprietari dei cavalli a decidere. Io avevo l’esigenza di montare meno in provincia e le due cose si sono perfettamente intersecate. Lo scorso anno quando montai nella Selva, capitan Targetti fece correre la terza prova ad Andrea e da li è nato un ottimo rapporto tra noi. Comunque ripeto che la scelta è stata dei proprietari”.
Per la prossima carriera si parla proprio del Coghe come un possibile debuttante. Credi che la presenza di molte rivali possa far propendere i capitani verso una scelta d’esperienza o ritieni possibile qualche esordio?
“Penso che alcuni ragazzi validi ed in grado di debuttare ci siano. Se troveranno o meno le porte aperte, molto dipenderà dai vari incastri. Vediamo se ci saranno uno o due debutti o se saranno sfortunati e dovranno rimandare l’esordio…”.