Sul mercato monetario, l’Euribor a 3M incrocia stabilmente al minimo del -0,012%; invariato anche il tasso a 6M allo 0,054%; l’1M scende al -0,053%, mentre il 12M sale allo 0,163%. In ribasso il tasso overnight Eonia che venerdì scorso quotava al -0,14%. La BC israeliana lascia invariato il tasso benchmark allo 0,10%.
Sostanzialmente in leggero rialzo la curva dei rendimenti europei; invariata quella americana nel giorno di chiusura dei listini statunitensi per il Memorial Day (chiuse anche le borse di Hong Kong, Londra e Francoforte). In rialzo i rendimenti italiani con lo yield decennale all’1,86%. Sullo spread Btp10Y-Bund stabile intorno i 125 pb., e sui differenziali di rendimento degli altri periferici (così come sui CDS 5Y) influiscono le dichiarazioni del Ministro delle Finanze ellenico Varoufakis circa l’impossibilità di rimborsare la nuova tranche di debito al FMI da parte di Atene stante la carenza di liquidità nelle casse statali. Intanto alle elezioni amministrative spagnole vittoria per il partito anti austerity Podemos, mentre nelle presidenziali polacche i sondaggi vedono prevalere l’opposizione del conservatore Duda. La Russia cancella l’emissione di titoli FX repo ad un anno prevista per oggi. Tra i pochi dati macro di giornata, ad aprile il PPI spagnolo avanza dello 0,4% m/m; nello stesso mese in Giappone la bilancia commerciale segna un deficit di 53,4Mld di yen.
Tra le valute, ancora apprezzamento generalizzato per il dollaro sulla scia dei recenti dati sull’inflazione statunitense che potrebbero aprire ad un rialzo del costo del denaro da parte della Fed nel breve periodo. Il cross €/$ scende sotto quota 1,10. Euro ai minimi da due mesi e mezzo contro la sterlina inglese.
Tra le commodity il gas naturale (-1,7%) scende ai minimi da due settimane; in ribasso anche il frumento (-1,3%) sui timori che le piogge attese negli States possano comprometterne le piantagioni. Risale il brent che avvicina i 66$ al barile.
FTSE Mib: -2,09%
BMPS: +11,28%